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Il quartiere Fonte Meravigliosa si mobilita per le aree del Casale Santa Rita

Il Tar del Lazio riconosce al Comune di Roma la disponibilità delle aree del Consorzio Fonte Meravigliosa.
A seguito delle sollecitazioni da parte del Comitato di Quartiere di Fonte Meravigliosa, il 25 settembre 2009, in relazione alla mancata cessione del Santa Rita (via Tommaso Arcidiacono 192) da parte del Consorzio Fonte Meravigliosa, l’Avvocatura Comunale ha evidenziato la presenza di un giudizio innanzi al Tar del Lazio.

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Dopo aver accertato che il Consorzio non aveva prestato fede agli impegni sociali inscritti  negli atti d’obbligo, si è evidenziata la necessità di acquisire le suddette aree da parte del Comune. La sentenza è stata depositata e pubblicata in data 14 ottobre 2009, con esito favorevole per il Comune di Roma. In particolare il Tar del Lazio ha respinto tutte le domande formulate dal Consorzio dichiarando la non intervenuta prescrizione degli obblighi assunti dal Consorzio stesso e quindi la piena validità dirigenziale delle aree a destinazione pubblica. Infatti il Consorzio adibiva l’edificio a scopi privati e non pubblici. Inoltre si obbligava “nei confronti del Comune di Roma a portare avanti impegni sociali volti a tutti gli abitanti del quartiere”. A tutt’oggi in seguito ai vari solleciti da parte del Comitato di Quartiere e alla raccolta firme degli abitanti, l’edificio comunemente noto come “Santa Rita” ancora non è nella disponibilità pubblica e quindi del quartiere, il tutto con grave danno per i cittadini ivi residenti. Per questo la sentenza assume un’importanza fondamentale. perché con un colpo solo sgombra il campo dall’atto d’obbligo del Consorzio e dall’altro dà via libera al Comune per compiere i definitivi atti di immissione anticipata di tutte le altre aree a destinazione pubblica non cedute dal Consorzio ma ancora oggetto degli atti d’obbligo, tra cui il Santa Rita. I giudici del TAR ben evidenziano come la parte del verbale di cessione gratuita di aree del quartiere sia valida e attuabile essendo destinate a servizi pubblici. Il Comitato di Quartiere è profondamente convinto della legalità e legittimità  delle azioni fino ad oggi portate avanti e ritiene che la sentenza pone le basi essenziali per poter procedere celermente al completamento del Piano di Zona ed in particolare sulla questione “SANTA RITA” e pertanto continuerà ad insistere perché il Comune, esercitando il suo potere autoritativo, disponga l’anticipata immissione in possesso del bene finalizzata all’acquisizione del patrimonio comunale. Va, infatti, sottolineato che allo stato attuale nel  quartiere manca proprio un centro di servizi sociali presso il quale possano radunare le varie entità presenti, tra le quali il Comitato di Quartiere, l’Associazione Centro Anziani Vigna Murata, l’associazione culturale La Vigna, gli Scout Roma 40, nonché i giovani e tutti i cittadini. Parte del detto edificio inoltre potrebbe essere adibito ad ufficio postale da sempre richiesto e mancante nel quartiere. L’edificio sarà così consegnato al più presto al Comune di Roma perché possa essere utilizzato dal quartiere in piena agibilità, però solo in seguito alla manutenzione dello stesso da parte del Consorzio.

Emanuela Maisto
Urloweb.com