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La Nuvola è spostata di due metri. Comune ed Eur Spa cercano una soluzione al restringimento di Viale Europa

Eur Spa conferma il tavolo di confronto, mentre si stanno “verificando le responsabilità che potrebbero essere singole o diffuse”

EUR NUVOLA fuksas AP

LO SPOSTAMENTO – La Nuvola sporge di due metri sulla carreggiata di viale Europa. Rimuovere il cantiere in questo modo comporterebbe un marciapiede di circa un metro e mezzo in un quartiere dove misurano perlomeno 3 metri. Altrimenti, cosa più che plausibile, il restringimento della strada in atto da anni potrebbe diventare una misura definitiva. Al momento non ci sono spiegazioni, accuse o ammissioni di responsabilità, per un errore che presumibilmente è stato commesso nelle prime fasi di cantierizzazione dell’opera.

IL TAVOLO DI CONFRONTO – Da Eur Spa intanto è arrivata la conferma delle notizie diffuse in questi giorni dagli organi di informazione. Attraverso una nota nella serata di ieri la Società partecipata ha parlato di ‘traslazione del fabbricato’: “In fase di sistemazione delle aree esterne, a seguito degli approfondimenti tecnici necessari, è stata riscontrata la traslazione del fabbricato costruito rispetto a quanto previsto dal Permesso a costruire, che ha comportato una riduzione della carreggiata di Viale Europa di circa 2 mt. Tale circostanza è stata analizzata congiuntamente all’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale, oltre che in sede di Commissione Urbanistica al Municipio IX. L’errore è avvenuto nel 2008 in fase di start-up del progetto. In proposito al fine di risolvere la problematica puramente tecnica l’Assessorato all’Urbanistica ha aperto un tavolo di lavoro congiunto con gli uffici tecnici di Eur S.p.A”.

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SI CERCANO DELLE SOLUZIONI – Sempre a quanto affermato da Eur Spa si sarebbero già svolti due incontri per valutare delle soluzioni “a garanzia dell’interesse dei cittadini, ottimizzando la fruibilità veicolare e pedonale del contesto urbano – seguita – Parallelamente Eur S.p.A. sta verificando le responsabilità che potrebbero essere singole o diffuse, interne e/o esterne all’Azienda. Soltanto quando si avrà un quadro certo, verranno valutate tutte le azioni necessarie a tutela dell’immagine della Società e a risarcimento di eventuali danni economici”.

Leonardo Mancini