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LA PREOCCUPANTE SITUAZIONE DELLE SCUOLE D’INFANZIA E DEGLI ASILI NIDO DEL TORRINO

Un problema sottovalutato e mai risolto.
Parte dal vicepresidente del consiglio del XII Municipio, Federico Siracusa (PD), la denuncia sulla preoccupante situazione delle scuole dell’infanzia e degli asili nido, sia comunali che statali, dei quartieri Torrino, Spinaceto e delle nuove strutture di Mezzocamino.

 “Sia per quanto riguarda le scuole d’infanzia” – afferma Siracusa – “che prevedono richieste per bambini dai tre ai sei anni, sia per gli asili nido, che prevedono richieste di bambini da zero a tre anni, i dati sono agghiaccianti. Infatti il 70% dei bambini che hanno richiesto di poter frequentare una di queste strutture non sono stati ammessi!” La scuola d’infanzia “Amico Ulivo”, ad esempio, in via Pianeta Venere, ha ricevuto centonovantadue domande d’iscrizione, ma i posti disponibili erano solo cinquantacinque, con il risultato di centoquarantadue domande di iscrizione in lista di attesa. Ma il dato numerico potrebbe essere ancora più drammatico se si prendono in considerazione le numerose richieste d’iscrizione presentate fuori termine al Municipio XII. La situazione delle scuole statali non è migliore rispetto a quelle comunali, anzi! Il “Circolo Didattico 300 gradi”, in via dell’Orsa Maggiore, ha cinquantatre posti disponibili a fronte di centoventiquattro domande presentate, con il 57% delle domande di iscrizione non accolte. Se si considerano poi anche gli asili nido, la situazione appare ancor più preoccupante, in quanto i dati generali delle domande di iscrizione presentate nell’intero municipio sono i seguenti: seicentocinquantasette posti messi al bando a fronte di millequattrocentoquarantuno domande di iscrizione presentate agli asili nido comunali, privati e convenzionali, con oltre metà dei bambini fuori dalle graduatorie. Perché questa carenza di posti, e perché questa situazione va avanti per anni nonostante ci siano maggiori richieste annue? “Non si tratta solo di edifici non predisposti ad accogliere un gran numero di bambini, ma anche del fatto che molti di questi edifici sono stati adibiti ad altri fini. –continua Siracusa- Per esempio alcune strutture scolastiche sono state utilizzate come uffici comunali del Condono edilizio (in via di Decima), oppure come deposito dell’AMA (Spinaceto, in via Renzini), spazi scolastici che sono stati trasformati in centri per anziani o in sedi di associazioni private (sempre a Spinaceto, in via Carlo Avolio)”. Per la segreteria dell’Assessore alle Politiche sociali e Scolastiche, Gemma Gesualdi, “questo è un problema  che lo scorso governo non è mai riuscito a risolvere e che ora si sta cercando di affrontare con cautela e in maniera efficace per il futuro, anche con la costruzione di nuovi edifici e la riabilitazione di vecchie strutture”. Se poi prendiamo in considerazione il nuovo comprensorio di Mezzocamino i nuovi edifici scolastici devono ancora vedere la luce, e si spera che per la fine del 2009 vengano conclusi i lavori. Ma anche in questo caso, nasce spontanea la domanda: come si fa a concepire e a dar vita ad un nuovo quartiere, senza fare un piano sulle strutture scolastiche? Soprattutto in una società completamente trasformata come la nostra, in cui entrambi i coniugi, e per necessità e per libera scelta, lavorano almeno otto ore al giorno. Come aiutare le giovani coppie che, con coraggio, decidono di metter su famiglia? Un’alternativa è rappresentata dalle scuole e dai nidi a gestione privata, ma quante sono le coppie che possono permetterselo? Con la speranza che questa denuncia sia raccolta da chi di competenza, un augurio a tutti quei bambini che attendono di ricevere ancora risposte, e un grande in bocca al lupo ai pazienti genitori!

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Emanuela Maisto

Urloweb.com