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LA SCUOLA ITALIANA SI RINNOVA O TORNA AL PASSATO?

I pareri degli Assessori dei Municipi XI e XII
"Il futuro dei bambini non fa rima con Gelmini": con queste parole si potrebbe riassumere il pensiero dei genitori che protestano fuori dalle scuole di tutta Italia

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. Sono in atto manifestazioni in decine di scuole elementari da parte di genitori, docenti e dirigenti scolastici che metteranno al braccio una fascia di lutto per sostenere il tempo pieno e dire no al maestro unico. Nei prossimi giorni il ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, presenterà ai sindacati il piano programmatico per gli interventi di razionalizzazione del sistema di istruzione secondo l’articolo 64 della legge 133/2008. Facciamo una sintesi dei punti chiave del piano: la riforma prevede il docente unico per le classi di scuola primaria funzionanti a 24 ore settimanali, e nelle classi con orario più lungo è prevista la figura del docente con orario prevalente per alcune materie; tornano gli anticipi di iscrizione nella scuola dell’infanzia ed è confermato il nuovo servizio educativo per bambini tra i due e i tre anni, attualmente a gestione regionale; si prevede che l?adozione dei libri di testo avverrà con cadenza quinquennale; inoltre in futuro la durata dell’intero percorso d’istruzione  potrebbe ridursi dai 13 anni attuali a 12, come avviene nella maggioranza degli altri Paesi europei.

 

Da settembre 2009 partirà la riforma delle superiori e il ministero della Pubblica Istruzione sta valutando anche una riduzione dell?attuale numero di ore settimanali. ?Il nostro obiettivo?, sottolinea il ministro  Gelmini ?è affiancare al sistema dei licei, che funziona benissimo, una riqualificazione della formazione professionale e degli istituti tecnici, che non devono essere considerati una scuola di serie B?. Riguardo alla scelta di tornare al maestro unico, per la Gelmini quello della sinistra è ?un allarmismo ingiustificato?, visto che il piano del Governo permette ?di mantenere il tempo pieno, ma anche di migliorarne la qualità e di estenderne l?orario del 50 per cento?. Gemma Gesualdi, Assessora alle Politiche sociali, sanitarie, educative e scolastiche del Municipio XII, ha espresso il suo parere favorevole alla riforma perchè rappresenta un punto di partenza per dare eccellenza al sistema scolastico: ?Sono favorevole alla riduzione degli anni scolastici dato che interpreta le linee guida europee e credo che la scelta del maestro unico sia una possibilità di guadagnare in organizzazione vista la dispersività dell’insegnamento di oggi.? Dal Municipio XI, Nicola Cefali, Assessore alle Politiche del Commercio, Scuola e Personale, ha affermato: ?La riduzione del tempo scuola a 24 ore settimanali e il ritorno al maestro unico non sono operazioni dettate da esigenze pedagogiche: il progetto del Governo aggredisce quel segmento della scuola italiana che, con il modulo di tre insegnanti su due classi, lo colloca tra i primi al mondo senza contare il ritorno del voto in condotta e la valutazione per decimi, tutte cose che credevamo di aver superato. Il maestro unico dovrà occuparsi dell’insegnamento dell’inglese, della religione, dell’informatica, dell’attività motoria: con quali risultati??. Sugli obiettivi dei Municipi l’Assessora Gesualdi ha aggiunto: ?Lo scopo del Municipio XII è quello di ottenere l’apertura di varie scuole e dell’asilo nido nell’ospedale Sant’Eugenio: migliorare i servizi per i bambini e per i genitori senza problemi riguardanti le mense o il trasporto pubblico; la scuola deve diventare un momento di gioia e siamo molto felici di essere riusciti a creare un accordo con i costruttori di Tor Pagnotta Due per far sì che la costruzione delle scuole sia primaria rispetto a quella delle abitazioni, una cosa non certo usuale?. ?Il Municipio XI si sta attivando per portare la cultura della raccolta differenziata nelle scuole: dal 23 al 26 ottobre a Torino si svolgerà Terra Madre, il meeting mondiale della comunità del cibo, e la scuola ?Torre di Babele?, unica di Roma, è stata scelta per partecipare all’evento; questa sensibilizzazione è importante data la grave eliminazione dei menù etnici dalle scuole, strumento di integrazione, conoscenza e cultura in un paese sempre più multietnico.? ha aggiunto l’Assessore Nicola Cefali. La qualità della scuola italiana non è più alta come un tempo: bisogna solo capire se la soluzione che si sta cercando alla crisi di oggi è uno sviluppo per il futuro o un ritorno al passato.

 

Arianna Adamo