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Filobus Laurentina: la prova del nove con il sistema a regime

Tempi di percorrenza, trasbordi e preferenziali alla prova del traffico di settembre

Tratto da Urlo n.171 Settembre 2019

LAURENTINA

L’8 luglio scorso, dopo oltre 10 anni di attesa, è stato finalmente inaugurato il Corridoio della Mobilità di via Laurentina. Collegamento diretto tra il capolinea della metro B e il quartiere di Fonte Laurentina al di fuori del GRA, poco più di 11 km tra andata e ritorno, che vengono ora serviti da un sistema di trasporto pubblico veloce e in corsia protetta (per quasi tutto il tragitto). Ma l’entrata in servizio del filobus ha portato anche alcune importanti modifiche nell’assetto dell’intero sistema di trasporto di superficie del quadrante, creando qualche malumore tra i cittadini delle zone più periferiche.

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TEMPI LUNGHI E TRASBORDI

In queste prime settimane di attività del Corridoio della Mobilità, non sono mancate le critiche al servizio, oggetto anche di una speciale commissione Mobilità municipale del 25 luglio scorso. A parte i residenti nelle aree a ridosso del tracciato del filobus, generalmente i problemi richiamati dai cittadini delle aree periferiche sono l’aumento dei tempi di percorrenza verso la Stazione Laurentina e l’Eur, così come il peggioramento dei collegamenti radiali tra i vari quartieri. Oltre ai tempi più lunghi rispetto a quelli precedenti alla razionalizzazione delle linee, da molti quadranti viene lamentata la necessità di utilizzare due mezzi (invece che uno) per giungere alla metropolitana. Nella maggior parte dei casi si tratta dell’utilizzo di una linea periferica e del Filobus. Il Dipartimento Mobilità a fine luglio ha incontrato molte realtà organizzate dei territori per rivedere e migliorare le prestazioni del sistema di trasporto di superficie, applicando in queste ultime settimane alcuni correttivi.

IL SISTEMA A REGIME

Dal Municipio IX, che in questi mesi ha seguito passo passo l’attivazione del filobus e la razionalizzazione del sistema di trasporto di superficie, è il consigliere del M5s e presidente della commissione Mobilità, Giulio Corrente, a spiegare perchè i cittadini percepiscono un servizio peggiorato in questa prima fase d’avvio. “I tempi di collegamento riguardano anche le frequenze dei mezzi, che potranno essere valutate soltanto quando saranno a pieno regime”. Corrente spiega come la nuova centralità del sistema sia il filobus, quindi “le vecchie linee periferiche che arrivavano fino all’Eur ora si interrompono all’intersezione con il Corridoio della Mobilità – aggiunge – Ciò permette al bus di tornare indietro più celermente e di fare più corse verso il filobus, aumentando quindi la frequenza dalla periferia”. Un miglioramento non percepito affatto dai cittadini, probabilmente, come spiegato dal consigliere penta-stellato, a causa della riduzione di frequenza e mezzi dovuta al periodo estivo. “Basti pensare che al 31 luglio c’è una riduzione del 30%, mentre ad agosto si tocca il 50%, per poi tornare a pieno regime nelle settimane di settembre – seguita Corrente – Il sacrificio iniziale dei cittadini serviva per mettere mano al sistema con delle azioni correttive, in vista proprio delle prossime settimane in cui il sistema andrà a pieno regime”.

LE PREFERENZIALI

Al momento nel tratto tra viale dell’Umanesimo e la Stazione Laurentina sono rimaste in funzione anche le corsie preferenziali in corrispondenza degli attraversamenti semaforici. Un aspetto di questo progetto tra i più criticati sia da parte dei cittadini della zona, che hanno anche visto eliminare dei punti di ingresso e uscita dal quartiere Giuliano-Dalmata, che dalla politica locale. Il Municipio IX infatti, in maniera trasversale tra tutte le forze politiche, ha approvato un documento che chiede al Comune di rimuovere questa misura (che tutt’ora sarebbe in via sperimentale) per tornare al vecchio regime di traffico. Il rischio è che la presenza di questi ‘tronchetti’ di preferenziale, oltre al restringimento della carreggiata per le auto private, possa portare anche a non pochi rallentamenti per il filobus, costretto ad uno zig-zag attraverso il traffico privato, spesso congestionato durante le ore di punta. “Questa misura sarà valutata dagli uffici a pieno regime – spiega il Consigliere Corrente – secondo noi non è la soluzione migliore, anzi scontenta tutti”. È probabile che con la ripresa delle scuole e il definitivo ritorno al normale traffico della Capitale, i limiti di questa decisione diventeranno palesi. La speranza è che nei prossimi mesi, qualora la situazione divenga insostenibile (anche a fronte dei tempi di percorrenza del filobus) sia ancora possibile fare un passo indietro.

Leonardo Mancini