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Laurentina: passi avanti sulla mobilità, ora si punti alla sicurezza stradale

laurentina manifestazione repertorio

Si procede con il corridoio e il cavalcavia, ma resta il nodo dei cantieri eterni nel tratto extra GRA

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Tratto da Urlo n.134 aprile 2016

VIA LAURENTINA – La Laurentina, da viale dell’Umanesimo in poi, è un cantiere da tempo. Lavori continui, deviazioni e “provvisorietà dilagante” che raccontano una storia che parte da lontano. Dai lavori per il corridoio della mobilità, passando per le tangenti sui filobus, fino ad arrivare ai ritardi e all’immobilità sulla costruzione dell’attesissimo cavalcavia sul GRA. Ma proprio questo intervento, forse il più importante del quadrante, per caratteristiche (sarà lungo 177 metri, per 450 tonnellate di acciaio e cemento armato e un costo di circa 4 milioni di euro) e per funzionalità, perché permetterà il transito preferenziale al trasporto pubblico e alla mobilità ciclabile e pedonale, sta andando avanti velocemente, facendo addirittura azzardare al Presidente Santoro una tempistica del tutto ottimistica: “Si sta rispettando il cronoprogramma, quindi credo che per giugno si ultimerà il cavalcavia”. Ottima notizia, vista la sua importanza strategica, poiché collegherà direttamente il quartiere Fonte Laurentina Ostiense con la via Laurentina, all’altezza dell’incrocio con via di Tor Pagnotta e scavalcando il GRA. Il calendario dei lavori prevede ancora una nottata di chiusura della porzione di Raccordo interessata, esperimento già effettuato in due occasioni e che non ha causato particolari problemi. Poi c’è da completare la rampa d’accesso al cavalcavia, in carico a Roma Metropolitane, i cui tempi sono diversi, infatti i lavori partiranno dopo l’ultimazione del ponte. “Questo – spiega Santoro – è il problema strutturale di tutto l’intervento. Su quest’opera insistono otto soggetti diversi che vanno coordinati: quando siamo arrivati non dialogavano tra loro e si è perso tanto tempo”. Quindi da settembre, sul Corridoio della Mobilità, dovrebbero finalmente entrare in funzione i filobus, arrivati da Bologna e al momento in test su via Nomentana. Ma il servizio per i primi mesi si fermerà al deposito di Tor Pagnotta, in attesa della conclusione dei lavori sulla rampa. Resta aperta, inoltre, la vicenda del prolungamento di questo servizio, che dovrebbe arrivare a toccare anche il quartiere di Trigoria: “Il Municipio IX – assicura Santoro – sarà la cabina di regia, coordinando i Dipartimenti, i Sub-Commissari e il Campus Biomedico. Il Primo incontro è previsto per aprile”.

Superato l’anello autostradale della Capitale la situazione peggiora notevolmente. La strada si allarga, si superano agevolmente due grandi rotatorie e poi si entra nel regno dell’incertezza: lavori iniziati e mai conclusi, con cantieri abbandonati e segnaletica, orizzontale e verticale, ormai sparita. Il tutto costellato dalle immancabili micro-discariche abusive, per combattere le quali però il Municipio IX ha già annunciato l’installazione di telecamere in collaborazione con l’AMA. “La segnaletica è ormai inesistente e il manto stradale completamente dissestato – afferma Lorella Seri, Presidente Comitato di Quartiere Cinque Colline – gli incroci non sono segnalati e persiste il problema dell’alta velocità”. Una situazione critica, che peggiora notevolmente di notte e in caso di pioggia: “Bastano poche gocce per allagare interi tratti e in quel caso tornare a casa è una vera sfida”.

I numeri parlano chiaro: nell’ultimo anno ci sono stati 57 incidenti, 17 dei quali con feriti e in tre occasioni anche delle vittime. E pensare che gli investimenti sull’arteria sono stati considerevoli: un totale di 14 milioni di euro, 10 dei quali già utilizzati. Una vicenda, tra rallentamenti e momenti di stop completo, che va avanti da otto anni, mentre il 10 febbraio scorso sono scaduti i 90 giorni disposti dalla Provincia per completare i lavori. “Negli ultimi due anni abbiamo avuto il Patto di Stabilità che non permetteva di proseguire e nel mentre si sono svuotati i poteri della Provincia – ricorda Rossella Seri – poi le dimissioni del Sindaco, che valgono anche per Roma Città Metropolitana”. Lo scorso anno i cittadini hanno organizzato una grande manifestazione per denunciare la pericolosità della strada, con dei fantocci insanguinati, i “Laurentini”, appesi per molti chilometri e nei punti più pericolosi. Poi dieci mesi è arrivato anche l’esposto-denuncia alla Procura della Repubblica presentato dal Municipio IX: “Per capire chi ha responsabilità sui ritardi e sugli incidenti – seguita Santoro – Siamo stati ascoltati e la Procura farà le sue verifiche per capire se ci saranno delle responsabilità che in primo luogo saranno dell’impresa che ha lasciato inconclusi i cantieri. Le vittime non possono cadere nel dimenticatoio e i responsabili non possono farla franca. Sono otto anni che si lavora a pezzi e nell’ultimo anno e mezzo non si è lavorato affatto”.

La Polizia Locale del IX Gruppo ha persino multato la Provincia per l’assenza di segnaletica stradale, mentre nei giorni scorsi il Municipio e i cittadini hanno richiesto un nuovo incontro per cercare una soluzione e riattivare i cantieri: “Le imprese impiegate nei lavori pubblici, se non li compiono correttamente, vanno radiate dagli elenchi dei fornitori – afferma Santoro – È impensabile che l’impresa fermi i lavori pur essendoci i fondi, creando questa situazione di pericolosità”. Tra gli interventi più urgenti c’è sicuramente il ripristino della segnaletica, operazione che purtroppo non rientra nelle competenze del Municipio IX, essendo il tratto in capo alla Provincia. “Monitoriamo continuamente i cantieri e possiamo dire che è stato gestito malissimo dai tecnici della Provincia – seguitano dal CdQ – non sono stati in grado di monitorare i lavori e di tirare fuori un progetto adeguato. Viviamo nello sfacelo, ma se tutti avessero fatto il loro dovere il cantiere non sarebbe durato otto anni”.

Ultimo appuntamento indetto sulla vicenda della Laurentina è stata la riunione della commissione Trasparenza della città Metropolitana di Roma Capitale, avvenuta il 31 marzo scorso. Nell’incontro, alla presenza dei cittadini e del delegato alla Viabilità, Massimiliano Borelli, si è tornati sulla pericolosità della Laurentina e sulle necessità di intervento: “Una realtà infrastrutturale grave che adesso necessita dell’immediata azione della Città metropolitana – affermano il Presidente della commissione, Massimiliano Giordani e il Consigliere di Fi in Municipio IX, Massimiliano De Juliis – Sia con interventi di manutenzione ordinaria che straordinaria. La sistemazione delle buche e della segnaletica stradale, l’incremento dei controlli con l’ausilio della Polizia provinciale e, chiaramente, la riapertura entro aprile dei cantieri per la messa in sicurezza della via Laurentina. Da parte nostra – aggiungono Giordani e de Juliis – continueremo a vigilare sull’operato della Città Metropolitana e annunciamo che entro una ventina di giorni sarà nostra cura convocare una nuova audizione per verificare che dalle parole si passi ai fatti. La messa in sicurezza della via Laurentina, ad oggi vera e propria strada killer, non può più attendere”.

Leonardo Mancini