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Millevoi: un sit-in per l’Agro Romano

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Cabina Acea, ma anche le nuove edificazioni dell’area, questi gli argomenti dell’incontro promosso dal Coordinamento Agro Romano Bene Comune

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L’INCONTRO IN VIA MILLEVOI – È previsto per oggi alle 18.00 un sit-in in via Millevoi per protestare contro la costruzione di una nuova cabina primaria Acea su un’area fino a poco tempo fa destinata a verde pubblico. Su questa vertenza il Comitato di Quartiere si è attivato già da diverse settimane, con molti incontri e con una assemblea pubblica che ha visto un discreto successo.

IL COORDINAMENTO – Ma la protesta di questa sera è stata organizzata dal nascente Coordinamento Agro Romano Bene Comune, che in una nota spiega le ragioni dell’incontro: “Con il recente avvio dei lavori per la realizzazione della cabina elettrica primaria Cecchignola, tra via Millevoi e via della Cecchignola è di fatto partita la nuova corsa alla cementificazione – spiegano – Per contrastare questa scelta, che sottrae al quartiere Millevoi e a tutta la collettività oltre 5000 mq di verde pubblico, abbiamo organizzato in via Millevoi un sit-in di protesta per aprire ufficialmente la vertenza a tutela di questo straordinario pezzo di Agro Romano che sta per essere interamente cancellato da un’autentica devastazione con l’arrivo di oltre un milione di metri cubi di cemento, dei quali l’edificazione del primo comparto della convenzione ‘Cecchignola Ovest’ non costituisce che il primo assaggio avvelenato”.

LA TUTELA DELL’AGRO ROMANO – Per il Coordinamento l’intervento dell’Acea è solo il primo segno di un progetto molto più ampio che porterà alla distruzione dell’Agro Romano così come l conosciamo: “Un’aggressione all’Agro Romano che vede nella cabina Acea il primo tratto di un orrendo disegno (“Colle delle Gensole”, “Prato Smeraldo”, “R-66”, “I-39”, “Cecchignola Nord”), che vorrebbe portare alla scomparsa di un patrimonio ambientale, paesistico e culturale inestimabile, fatto di paesaggi incantevoli e beni archeologici disseminati ovunque, anche immediatamente a ridosso dell’area destinata alla nuova cabina. Si tratta – prosegue il coordinamento – di un’autentica e inestimabile ricchezza che, al contrario, andrebbe con forza tutelata e valorizzata al fine di rendere possibile la fruizione collettiva”.

SULLA STRADA INDICATA DALLA COSTITUZIONE – “Il principio fondamentale sancito dall’articolo 9 della Costituzione per il quale la Repubblica tutela il paesaggio farà da faro ad ogni iniziativa che, – conclude il Coordinamento – lanceremo di qui in avanti per contrastare una devastazione annunciata, che può e deve essere evitata”.

Leonardo Mancini