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Nella Scuola Domenico Purificato a Fonte Meravigliosa è nato St’Orto

L'orto inclusivo è stato realizzato e curato dai ragazzi, assieme ad un laboratorio di cucina

NASCE ST’ORTO

È stato inaugurato il 3 giugno scorso l’orto didattico ‘St’Orto’ realizzato dai ragazzi della Scuola Domenico Purificato a Fonte Meravigliosa. Il progetto comprende un orto inclusivo e un laboratorio di cucina che, come spiega il Prof. Francesco Pettinari, “rappresentano il nostro modo operativo e concreto per realizzare l’inclusione dei ragazzi con bisogni educativi speciali insieme ai loro compagni”. Nel corso di quest’anno ogni settimana a turno una classe si è occupata dell’orto, coltivandolo e innaffiandolo.

DALLA TERRA ALLA CUCINA

Non sono mancati momenti di formazione per i ragazzi, assieme ad esperti hanno potuto acquisire maggiore consapevolezza sulla nutrizione e sulla sostenibilità ambientale. “Questo progetto è stato realizzato anche grazie alla presenza di alcuni tecnici che hanno aiutato i ragazzi nella realizzazione dell’orto – aggiunge Pettinari – tra questi il Signor Domenico Ciucci che ci ha seguito con la sua azienda agricola Eredi Savi”. Oltre alla fatica del lavoro nell’orto, i ragazzi hanno potuto anche godere dei frutti dei loro sforzi, grazie al laboratorio di cucina ricavato nel 2017 recuperando alcuni locali inutilizzati della scuola.

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INCLUSIONE QUOTIDIANA, CONCRETA E COLLETTIVA

La Dirigente della Scuola, la Prof.ssa Manuela Fini, ha parlato dell’inclusione come di una scelta quotidiana, concreta e collettiva, compiuta all’interno della Purificato: “Quotidiana perché è un impegno, una scelta che va rinnovata ogni giorno non appena varchiamo la porta delle nostre aule; concreta perché non può rimanere un valore astratto, una parola vuota ma deve realizzarsi attraverso una didattica che sa rispondere ai bisogni educativi di tutti; collettiva perché l’inclusione va sempre declinata al plurale, è un opera a più voci, sinfonica, che coinvolge e riguarda tutta la scuola, dalla dirigente ai docenti, al personale amministrativo, alle collaboratrici scolastiche, alle famiglie e alle istruzioni del territorio”.

Andrea Calandra