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Non sembrano più rimandabili i lavori per le rotatorie su via Ardeatina

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Nel Municipio IX il Consigliere De Juliis chiede lo sblocco delle opere e l’affidamento dei lavori

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MOBILITÀ IN CRISI – Si continua a parlare dei problemi relativi alla mobilità dell’importante arteria di via Ardeatina. In particolare è il vice Presidente della Commissione Mobilità al Municipio IX, Massimiliano De Juliis, a richiamare l’importanza di sbloccare l’iter per la costruzione delle rotatorie per il tratto interno al Gra: “Sulle rotatorie di via Ardeatina interne al GRA, ovvero nelle intersezioni con Via di Vigna Murata, Via della Cecchignola e Via di Torricola/Tor Pagnotta, c’è la completa assenza del Municipio IX e del Comune di Roma”.

UNA GARA D’APPALTO CONCLUSA – già prima della fine della scorsa consiliatura, della quale, ad oggi, non hanno notizie: “Prima che finisse la precedente consiliatura la gara d’appalto era già stata espletata ed esisteva, quindi, una ditta vincitrice – spiega il Consigliere De Juliis – Dall’insediamento delle nuove Giunte Marino e Santoro non abbiamo visto un atto né sentito una parola su queste importantissime opere – seguita – Vista la completa assenza del centrosinistra anche su questo tema e considerando la gara d’appalto conclusa da molto tempo, non comprendiamo i motivi per i quali non si debba procedere con i lavori”

UN PROBLEMA IN VISTA DEI NUOVI INSEDIAMENTI – che dovrebbe andare ad incidere sul già congestionato asse viario. In particolare, seppur inserito all’interno dell’adiacente Municipio VIII, il piano di recupero del toponimo ex abusivo di Cava Pace, in prossimità di via Vigna Murata: “Il tutto mentre sono in partenza nuovi i insediamenti urbanistici previsti dal NPRG che non potranno che peggiorare la situazione del traffico di tutto il quadrante che è già paralizzato negli orari di punta. Per questo – conclude De Juliis – abbiamo presentato un documento che chiede lo sblocco immediato delle opere e l’affidamento dei lavori per la realizzare quelle che sono le opere della mobilità maggiormente sentite da tutto quel quadrante della città”.

Leonardo Mancini