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Nuvola di Fuksas: senza parcheggi nessuna apertura

Dopo il “no” della Sovrintendenza, i due parcheggi multipiano non verranno costruiti a piazzale Marconi.

Si aggiunge un altro capitolo alla tormentata genesi dell’innovativa struttura dell’archistar romana Massimiliano Fuksas. A pochi mesi dall’apertura, prevista per la fine del prossimo gennaio, la struttura divampa non solo per l’incendio che poco più di un mese fa ha interessato una parte del cantiere, ma anche per i focolai di polemiche che continuano incessantemente ad accendersi. Questa volta la problematica è quella legata ai parcheggi.

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Su questa “Nuvola”, infatti, non ci si arriva volando, ma ovviamente guidando. Sorge dunque spontaneo chiedersi dove si collocherebbero le autovetture dei congressisti, in un quartiere già saturo e che vive quotidianamente il dramma del posteggio. La soluzione proposta era stata quella di costruire tre aree di parcheggio: una sotto la “Nuvola” stessa e due interrate multipiano a piazzale Marconi. Soluzione consona a risolvere il problema, non fosse per l’intervento della Sovrintendenza che si è opposta alla realizzazione delle due ultime strutture ed ha imposto la ricerca di una nuova collocazione. Le nuove aree, da realizzare a stretto giro, sorgerebbero dunque a piazza Sturzo e viale della Civiltà del Lavoro. “La Nuvola non può essere aperta senza parcheggi. Lo stabilisce la delibera comunale: se i parcheggi non vengono costruiti non potrà essere inaugurata”. Le parole del Presidente del Municipio XII, Pasquale Calzetta, non lasciano adito a dubbi. “Si può ragionare – prosegue il Presidente – sull’idea per cui, se tutta la quantità di parcheggi previsti non è stata ultimata, si può aprire la Nuvola solo in parte: con tutti i posti auto a disposizione è possibile garantire la totale capienza di 4-5000 persone, mentre con la metà dei parcheggi si arriva al massimo a 2000”.

Le strette contingenze temporali richiedono tutto l’impegno possibile da parte della burocrazia capitolina, a riguardo Pasquale Calzetta sottolinea: “L’Amministrazione Comunale sta lavorando in modo tale da accelerare per quanto possibile il disbrigo delle pratiche, ma si sa che successivamente si devono effettuare altre procedure, come le conferenze di servizi o le riunioni con i comitati di quartiere. Di conseguenza può succedere molto facilmente che si incorra in rinvii di venti o più giorni, che implicheranno necessariamente una concentrazione elevata sul riuscire ad ottenere un risultato in tempi rapidi”. Proprio la tempistica è al momento l’ostacolo maggiore, come sottolinea Andrea De Priamo, Presidente Commissione Ambiente al Comune di Roma: “Finché non viene approvata la delibera non è possibile immaginare dei tempi. Vista l’urgenza della situazione, una volta approvata, si potrà procedere in tempi brevi, ma al momento siamo assolutamente fermi”. In quella che sembra essere una vera lotta contro il tempo, si sente comunque il bisogno di fermarsi per riflettere sul come si sia arrivati ad un punto di simile criticità e sui possibili rimedi da adottare in prospettiva futura.

A giudizio di De Priamo “all’EUR è indispensabile che si mettano insieme sul piano complessivo dei grandi interventi infrastrutturali, sia quelli per la mobilità tradizionale che per quella sostenibile. È di primaria importanza adeguare il quartiere alle tante trasformazioni urbanistiche in atto, onde evitare, come accaduto sotto la precedente amministrazione, che si prevedano una corposa serie di grandi interventi di trasformazione senza adeguarli a quelli sulla mobilità”. Sull’operato della precedente amministrazione torna a soffermarsi anche Calzetta: “Abbiamo ereditato un progetto oneroso che, se non fosse stato già avviato e non versasse in uno stato tale da rendere impossibile lo stop ai lavori, forse non avremmo portato avanti. Ci siamo infatti trovati ad affrontare una serie infinita di problemi legati ad una mancata programmazione e progettazione strutturale”. Una Nuvola su cui viene oltretutto proiettata tutta l’oscurità dell’intreccio legato alle Torri delle Finanze. A riguardo, il Presidente del Municipio XII non usa giri di parole: “Le Torri delle Finanze sono uno scandalo. Nonostante l’impegno di cui si è fatto carico, il privato che doveva costruire in quell’area si è tirato indietro, rendendo vane le delibere e gli atti autorizzativi deliberati dall’Amministrazione comunale. Ciò ha penalizzato l’intero quadrante, perché in quell’intervento erano previsti quasi 30 milioni di euro di oneri concessori che il Municipio avrebbe investito nella costruzione di un sottopasso su viale Cristoforo Colombo, proprio davanti la Nuvola, per agevolare il transito dei congressisti e prevenire i problemi di intasamento che potrebbero crearsi su un’arteria così trafficata”.

Matilde Spadaro, Consigliere SA al Municipio XII, rimarca la gravità di un problema urlato da lungo tempo ma da nessuno ascoltato: “La situazione al momento mi spaventa molto, il problema dei parcheggi è urgente ma ancora non si sa ancora con certezza come risolverlo. Per quanto ci riguarda è da due anni che denunciamo questa paradossale ed intollerabile realtà, ma non abbiamo mai avuto alcuna risposta”. Si addensano nubi sulla Nuvola, e per sapere se spunterà il sereno non serve un meteorologo, ma tanto buon impegno.

Simone Dell’Unto