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Porta a porta Municipio IX: tra polemiche e criticità il piano è ancora in rodaggio

bidoncini

Problemi sui tempi di ritiro dei rifiuti e sul posizionamento dei bidoncini, mentre vanno avanti le rimozioni dei cassonetti stradali

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In funzione dal 15 luglio scorso, il nuovo sistema di Raccolta Differenziata Porta a Porta nel Municipio IX ancora presenta molte criticità. Cittadini e comitati nelle ultime settimane hanno intasato i centralini del Municipio e di Ama per segnalare il mancato ritiro dei rifiuti o inefficienze nella distribuzione dei bidoncini. Critiche anche sulla campagna informativa, a detta di molti, non così capillare come i cittadini avrebbero sperato.

Tutto questo in un territorio che, negli ultimi mesi, ha lottato contro l’indicazione del sito della Ecofer a Falcognana come discarica provvisoria. “In questi due mesi sono state tante le segnalazioni dei cittadini e si è andando avverando quello che avevamo previsto, cioè che il nuovo sistema non sta funzionando – ha affermato il Consigliere Pdl al Municipio IX, Massimiliano De Juliis – Non è stata nemmeno predisposta una mappatura delle problematiche presenti sul territorio ma, solamente dopo due mesi, un vademecum sul posizionamento dei cassonetti. Questo vuol dire che non si è voluto analizzare nulla con i comitati e con gli amministratori di condominio su quelle che sono le reali necessità e criticità – seguita De Juliis – C’è da dire che segnalazioni e report di questo tipo li stanno portando avanti autonomamente i cittadini attraverso i social network, producendo delle relazioni e passando le segnalazioni ad Ama”.

Questa azione di monitoraggio è stata portata avanti dal Coordinamento No Discariche No Inceneritori Municipio IX insieme a Infopoint Divino Amore, Comitati di quartiere e Associazioni: “La nostra rilevazione è stata effettuata con le segnalazioni tramite la pagina Facebook ‘Porta a porta IX Municipio’. Emerge una situazione non soddisfacente – spiega il Presidente del Coordinamento dei Comitati Massimo Falco – Soltanto in 3 quartieri (Canzone del Piave, Ferratella e Vallerano) si è riscontrata una situazione accettabile. Totalmente insufficiente il servizio in parte della periferia (Schizzanello e Colle dei Pini), mentre per il resto la situazione della raccolta porta a porta è effettuata a singhiozzo sia nella periferia sud che nelle zone centrali di Eur e Torrino”. I comitati hanno poi preparato una relazione per Ama con l’indicazione delle singole strade e dei problemi rilevati.

Sulle vicende e i problemi legati al nuovo sistema di raccolta abbiamo sentito il vice presidente del Municipio IX nonché Assessore all’Ambiente, Alessio Stazi, che ha spiegato come un sistema di mappatura delle criticità sia in atto anche a livello istituzionale: “È strutturato strada per strada, categorizzando i problemi come la consegna dei kit, il mancato ritiro del rifiuto esposto, la permanenza dei rifiuti in strada e il posizionamento dei cassonetti. Tra tutti i problemi quello dell’esposizione dei cassonetti è il più diffuso – seguita l’Assessore in relazione al Vedemecum proposto nelle scorse settimane – quel documento è pensato per proporre soluzioni, non obbligatorie, ma all’interno delle modalità previste dalla legge”.

Le stesse problematiche vengono rilevate anche dall’opposizione municipale: “Spesso nascono dalla collocazione dei cassonetti e dai giorni prestabiliti di raccolta che vengono saltati – spiega il Consigliere Pdl al Municipio IX, Gino Alleori – lasciando i rifiuti in strada, fattore che nuoce sia a livello igienico che di decoro”. Proprio a questo si riferiscono i suggerimenti proposti nel vademecum, come l’installazione di pulsantiere elettroniche per permettere l’accesso agli operatori, l’individuazione di piazzole all’interno delle aree condominiali, la costruzione di nuovi accessi dedicati oppure, in ultima analisi, l’occupazione di suolo pubblico. “Questi non vogliono essere balzelli indiretti – sottolinea l’Assessore descrivendo il documento come un insieme di possibili soluzioni – Nessun cittadino è obbligato a seguire il vademecum, ma solo le regole sulla differenziata. Spero si trovino soluzioni a costi minori, come l’esposizione giornaliera dei cassonetti”. Critiche rilevate anche sulla modalità di ritiro dei cassonetti stradali, con i cittadini che a gran voce chiedono una proroga fin quando il nuovo sistema non inizierà a funzionare a regime: “La rimozione dei cassonetti sta procedendo a tappe su nostra richiesta, dato che l’Ama voleva ritirarli tutti tra il 20 e il 26 agosto – racconta Stazi – Abbiamo chiesto di posporre il ritiro con un crono-programma sui circa 4000 cassonetti del Municipio, in relazione alle risoluzioni delle criticità”.

Altre critiche avanzate dalla cittadinanza riguardano i tempi di ritiro, che spesso si prolungano sull’intero arco della giornata: “è facile rilevare come, in cui alcuni casi, i rifiuti rimangano in strada dalla mattina fino al tardo pomeriggio – continua Stazi – Questo fa pensare che il numero di uomini e mezzi impiegati non sia adeguato a concludere le operazioni nelle prime ore del giorno”. Ma in un Municipio ‘verde’ come quello in questione, il problema della rimozione degli sfalci e delle potature dei giardini privati non può essere lasciato da parte: “Soprattutto per gli abitanti di Vitinia ma anche di altri quartieri, c’è anche questo problema – spiega Alleori – La raccolta porta a porta è di per sé positiva, ma deve funzionare bene altrimenti non risolve i problemi ma li aggrava”.

Anche questo tipo di rifiuti sono al vaglio delle autorità municipali che, come spiega l’Assessore all’Ambiente, stanno proponendo delle giornate dedicate lavorando con Ama per predisporre un piano anche per questo tipo di ritiro. Ultimo elemento da prendere in esame riguarda le porzioni di territorio che, a causa della particolare densità abitativa, seguiranno il nuovo sistema di raccolta stradale a cinque frazioni. In queste zone, come via Ignazio Silone, parte di Spinaceto e una porzione di Tor de Cenci, i cittadini dovranno abituarsi all’inserimento di due nuovi cassonetti: quello per l’organico e la campana per la raccolta del vetro. “Se in partenza si è scelta questa modalità, i tecnici dell’Ama avranno le loro motivazioni – afferma De Juliis – Sicuramente nel momento in cui il Piano andrà a regime bisognerà lavorare perchè anche questi settori siano integrati.

La forte densità abitativa infatti può dare un apporto sensibile alle percentuali di raccolta, un discorso che andrà fatto su tutti i territori di Roma”. Dello stesso avviso anche l’Assessore Stazi, che avrebbe fatto partire il porta a porta contestualmente anche in queste zone: “Io ho contestato questa decisione unilaterale di Ama. Anche i cittadini di questi quartieri vogliono fare il porta a porta e contribuire alla riduzione dei rifiuti”. Ultimo atto in scena proprio nel momento in cui scriviamo, riguarda la possibilità o meno di calendarizzare un Consiglio Straordinario in materia di rifiuti: “Da tempo chiedo a gran voce al Presidente del Consiglio del Municipio ed alla Conferenza dei Capigruppo – conclude Alleori – di calendarizzare un Consiglio straordinario a cui invitare cittadini, comitati di quartiere, Ama e Assessore competente di Roma Capitale, per poter far fronte tutti insieme a tali difficoltà”. La risposta a queste richieste arriva dall’Assessore Stazi, che ritiene “necessario un momento assembleare, ma destinato ai cittadini che hanno bisogno delle spiegazioni di un tecnico dell’Ama, non del teatrino della politica con le sue strumentalizzazioni”. Continueremo a parlare del Piano di raccolta differenziata anche nei prossimi mesi, in vista della partenza del porta a porta in altri territori.

Leonardo Mancini