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Rifiuti: torna lo spettro dell’emergenza

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Mentre il Tar riapre la partita su Falcognana, il Sindaco chiede al Governo di utilizzare gli impianti Co.La.Ri.

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Tratto da Urlo n.114 aprile 2014

ROMA – L’emergenza in materia di rifiuti sembra non avere mai fine e, nonostante in molti abbiano tirato un sospiro di sollievo dopo gli arresti di esponenti chiave del sistema rifiuti del Lazio, si profila all’orizzonte una nuova emergenza. A dichiararlo è il Sindaco Marino, che in un videomessaggio su Facebook dichiara di avere le idee chiarissime in merito al ciclo dei rifiuti: “A Roma c’era un grande buco di 240 ettari dove veniva buttato tutto. L’Europa ci aveva condannato e ci imponeva di chiuderlo il 31 dicembre del 2007, non è stato fatto ma io l’ho chiuso in 90 giorni. Dal mio punto di vista – seguita Marino – era imprevedibile che il proprietario di quella discarica e di due impianti di trattamento venisse arrestato. I due impianti trattano il 50% dei rifiuti a Roma. Ora che la discarica è chiusa sono ancora di più i rifiuti che devono essere trattati in quegli impianti”. Il Sindaco ha continuato spiegando di aver firmato l’ordinanza, che scadrà il 26 maggio, per utilizzare i due impianti di trattamento del Co.La.Ri., visto il parere negativo del Prefetto a causa della presenza di una interdittiva antimafia. “Ecco perché ho bisogno dell’aiuto del Governo per continuare ad usarli – spiega Marino – Le idee le abbiamo molto chiare, vogliamo continuare sulla strada della differenziata creando un eco-distretto. Un luogo dove i rifiuti organici possano essere trasformati in biogas, in nuovo lavoro e nuova economia”. Una situazione tutt’altro che facile quella che si prospetta per il sistema rifiuti nelle prossime settimane, anche a seguito della reazione del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti che, pur dicendosi attento e preoccupato per la situazione dei rifiuti della Capitale, ha affermato di voler convocare “tutte le parti interessate, mettendo ciascuno di fronte alle proprie responsabilità e non accetterò scaricabarile su un tema che è di piena competenza regionale e comunale, nel quale il Governo può intervenire sono dinanzi ad una grave resa politica e amministrativa, ad una dichiarazione di impotenza e incapacità di chi è tenuto ‘ex lege’ ad affrontarlo e risolverlo”.
Intanto sui nostri territori resta alta l’attenzione soprattutto per il futuro del sito della Ecofer. Come molti ricorderanno la discarica di Fluff car in via Ardeatina nei mesi scorsi è stata scenario di una grande mobilitazione cittadina contro l’indicazione a sito provvisorio in sostituzione di Malagrotta. A rassicurare gli animi, assieme alle dichiarazioni del Sindaco secondo cui la Falcognana non sarebbe rientrata nel novero dei siti provvisori, era servito il provvedimento emesso della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Roma. Questa lo scorso 28 novembre, aveva infatti chiesto agli uffici di Roma Capitale di sospendere i lavori per la realizzazione del terzo invaso. L’organo del Mibac contestava in particolare che la fascia di rispetto del fosso dei Preti (tutelato con fascia di rispetto di 150m) era stata interessata da movimenti di terra e che le determinazioni dirigenziali della Regione Lazio, del 20 aprile 2010 e del 13 giugno 2013, che consentivano l’attività della Ecofer, fossero state rilasciate “prive delle autorizzazioni paesaggistiche”. Ad oggi è però il Tar del Lazio a riaprire la partita, sospendendo lo stop ai lavori di allargamento della Ecofer. “Quanto sta nuovamente avvenendo ha dell’incredibile – dichiarano in una nota congiunta Alessandro Lepidini (Pd), Presidente Commissione Ambiente, Mobilità e Periferie del Municipio IX, e Giuseppe Contenta, Capogruppo Pd al Municipio IX – A fronte della nota del Mibac del novembre 2013, che chiariva nero su bianco macroscopiche violazioni della disciplina vincolistica sulla tutela paesaggistica, si apprende ora dell’esistenza di una nota della Regione che sembrerebbe dichiarare la legittimità degli atti autorizzativi, chiamando in causa gli uffici del Comune di Roma che avrebbero rettificato il giudizio circa l’irregolarità dei lavori sul terzo invaso, peraltro senza darne comunicazione al Mibac”. Si potrebbe quindi riaprire la partita sull’utilizzo della discarica anche per volumetrie maggiori rispetto a quanto inizialmente previsto: “È una vicenda sconcertante – proseguono Lepidini e Contenta – e sulla quale intendiamo andare fino in fondo sia attraverso il Consiglio municipale, sia rilanciando la mobilitazione di fronte ad una nuova aggressione al nostro territorio alla quale risponderemo colpo su colpo”. Intanto l’8 aprile il Municipio IX ha approvato con voto unanime la mozione per richiedere l’intervento dell’avvocatura capitolina a sostegno del MIBAC nel contenzioso di fronte al TAR. Le richieste sull’esclusione definitiva di Falcognana come sito emergenziale sono bipartisan. A questo proposito è il Consigliere d’opposizione in Municipio IX, Massimiliano De Juliis, a ricordare il documento su questo tema inviato dal Consiglio municipale a tutti i Capigruppo capitolini: “La nostra mozione è stata finalmente messa all’ordine del giorno, richiede al Sindaco di escludere definitivamente Falcognana non solo come discarica per i rifiuti di Roma ma anche come discarica per le emergenze. Questo documento – spiega – ci può mettere definitivamente al riparo dallo scempio sul quale i cittadini, in campo da nove mesi, hanno detto no in tutte le maniere”. La mozione secondo De Juliis, anche a fronte degli ultimi sviluppi sul terzo invaso, diverrà il vero banco di prova della volontà del Sindaco: “Ora capiremo davvero se ciò che ha detto Marino sono solo parole, se c’è un impegno serio o è l’ennesima presa in giro e se coloro che, in maggioranza, avevano preso le distanze da quella scellerata decisione stavano bluffando oppure no”. L’invito a vigilare sulla vicenda arriva anche dall’Assessore all’Ambiente del Municipio IX, Alessio Stazi, impegnato in questi giorni nel dare risposta alle criticità del porta a porta: “I nostri cittadini vogliono fortemente la raccolta differenziata, anche perché il nostro è il Municipio di Falcognana, dove è stata impedita l’installazione di una discarica. Sull’allargamento dell’invaso chiederemo delucidazioni anche attraverso la commissione Ambiente, ma la nostra posizione rimane negativa, anche per quanto riguarda il fluff car”.

Leonardo Mancini