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Stadio Della Roma: restano i dubbi dai territori

I Municipio IX e XI dovranno sostenere il peso dell’intervento. Verranno ascoltati sul nuovo progetto?

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Con il taglio delle cubature arriva anche la diminuzione delle opere pubbliche. Dalle opposizioni nei territori toccati dal progetto non mancano le critiche
IN MUNICIPIO XI – È l’ex minisindaco, attualmente capogruppo municipale del Pd, Maurizio Veloccia, a prendere la parola dopo l’annuncio della Sindaca Raggi: “Bocciato il Ponte dei Congressi ed eliminato il Ponte del nuovo stadio – scrive su Facebook il consigliere – Chi abita di qua del Tevere dovrà andare a nuoto a vedere la partita o farsi un po’ di fila sulla via del mare. A Pallotta vorrei inoltre suggerire di non avventurarsi sui tempi. Temo che queste novità annunciate sullo stadio richiedano una nuova procedura. E poi dici che gli investimenti scappano”. Successivamente il consigliere dem è tornato sulla vicenda, sottolineando il silenzio del M5S locale: “Sembra che l’accordo prevede che il Ponte sul Tevere e lo svincolo della Roma Fiumicino verranno fatti in un secondo momento. Fuori da ogni ipocrisia: in questa città le opere pubbliche rischiano di non farsi quando sono previste propedeutiche o contestuali alle edificazione privata. Partire già prevedendole in un secondo momento significa non farle. Un pezzo di Roma, in particolare il nostro Municipio esce massacrato in termini infrastrutturali da questo nuovo progetto dello Stadio. Complimenti ai nostri rappresentanti politici locali. Silenti ad ‘appecoronati’ di fronte a questa umiliazione”.

UN NUOVO PASSAGGIO NEI MUNICIPI? – La mancanza di informazioni sulle opere per il Municipio XI viene sottolineata anche dal vice presidente del Consiglio Municipale Marco Palma: “Quanto emerge dalle indiscrezioni frutto dell’ennesimo stato precario ed approssimativo della giunta Raggi necessita di specifiche puntualizzazioni in merito alle opere che dovranno essere realizzate nel nostro municipio che non dovranno e potranno essere realizzate dopo la costruzione dello stadio. È per questo – seguita palma – che anche la giunta del Municipio dovrà uscire dal torpore nel quale è calata e dia un cenno di esistenza in vita. Per il resto se non dovessero arrivare atti chiari o se dovesse essere confermata la priorità delle opere per l’area a ridosso dello stadio escludendo le opere del Municipio XI (ponte Luigi Dasti ponte pedonale e ciclopista direzione parco area Stadio) denunzierò questa scelta scellerata alle Autorità competenti”. Altro tema, che dovrà essere discusso nelle prossime settimane, riguarda la necessità o meno di far tornare il progetto nelle Aule dei Municipi: “Per fare chiarezza sull’idea che hanno partorito e di cui dubito, ritengo necessario un nuovo passaggio nei municipi interessati per il parere”.

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DAL MUNICIPIO IX – Il conto delle dichiarazioni sul progetto, secondo il consigliere Pd in Municipio IX, Alessandro Lepidini, verrà presentato “solo ai cittadini e agli stessi tifosi perché uno stadio senza le necessarie infrastrutture della mobilità è letteralmente inconcepibile”. Il consigliere dem parla di ‘accordo al buio’ “Per la Città e il Municipio IX, subito senza alcuna condivisione. Del via libera senza le opere pubbliche a carico del privato chi mai ne trae vantaggio se non il privato stesso”. Non si può dimenticare che il Municipio IX dovrà sostenere molta parte del peso dell’intervento in termini di traffico e di mobilità pubblica e privata: “Dagli annunci della Sindaca Raggi e dalle notizie dei media sembrano cancellati l’asse di collegamento Ostiense – A-91, lo svincolo autostradale A-91, la riunificazione dell’Ostiense e la ex Metro B divenuta poi potenziamento Roma Lido per complessivi 187 milioni di Euro mentre sembrano restare la nuova stazione della Roma Lido, la messa in sicurezza della via Ostiense e del quartiere di Decima, il ponte carrabile sul Tevere e il ciclopedonale Magliana per un valore di circa 85 milioni di euro – seguita Lepidini – Peccato però che la stazione di Tor di Valle già esiste e i lavori di riqualificazione, finanziati dalla Regione sono fermi da mesi mentre la messa in sicurezza dell’arteria stradale riguarda solo il tratto iniziale. Ora – conclude il consigliere – vanno avviate tutte le previste forme di partecipazione perché decisioni di questo tipo calate dall’alto sono davvero inaccettabili. L’eventuale passività o peggio assenza del IX Municipio sulla vicenda Stadio ci vedrà aprire con Roma una vertenza di ampia portata a tutela delle prerogative del Municipio e soprattutto dei nostri cittadini che rischiano purtroppo l’imbottigliamento”.

UN IMPIANTO IRRAGGIUNGIBILE – È da Legambiente, che nelle scorse settimane aveva anche organizzato un blitz sull’area di Tor di Valle, che arriva l’ennesima stoccata sulla mobilità. Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente, seppur saluta favorevolmente il taglio delle cubature, aggiunge: “Si conferma l’errore dell’area scelta che rimarrà irraggiungibile con la metropolitana, visto che il progetto sembra finanziare solo la riqualificazione della stazione di Tor di Valle ma continueranno a passare i soliti pochi, vecchi treni di una linea che funziona malissimo, e non emerge alcun finanziamento pubblico che preveda il potenziamento della linea. Anche in macchina – seguita – rimarrà quasi impossibile raggiungere l’area perché l’accordo sembra portare al taglio del ponte di collegamento con l’autostrada. Solo pochi giorni fa è stato bocciato il ponte dei congressi, da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che aveva lo stesso obiettivo di collegamento e a questo punto non si sa quando o se sarà mai realizzato”

LeMa