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Sulle nuove edificazioni a Cecchignola i comitati e le associazioni incontrano Berdini

Le richieste dei cittadini riguardano la riduzione delle cubature e maggiori interventi sulla mobilità del quadrante

Tra le richieste resta l’apertura della Città Militare alla mobilità privata, attraverso via dell’Esercito oppure via dei Genieri

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LA RIUNIONE – Le questioni urbanistiche di Cecchignola nella giornata di ieri sono finite sul tavolo dell’assessore capitolino all’Urbanistica Berdini, grazie all’incontro richiesto da Attivamente Cecchignola, e dai comitati Fonte Meravigliosa, Millevoi, Colle di Mezzo-Giuliano Dalmata, Tor Pagnotta e Cava Pace. Temi centrali della riunione: le nuove edificazioni di via delle Cecchignola e la situazione della mobilità nell’area.

UNITI SU DUE INTERVENTI – Dall’Associazione Attivamente Cecchignola sottolineano l’unità di intenti mantenuta dai vari comitati coinvolti nella richiesta di due interventi per rendere sostenibile la mobilità dell’area. La prima richiesta riguarda la riduzione delle cubature previste “visti i ritrovamenti archeologici e il ricorso al TAR per l’illegittimità del consorzio ”Colle delle Gensole”, si legge nel resoconto dell’Associazione. Che prosegue con la seconda richiesta: “L’apertura della Città Militare al traffico tramite apertura di Via dell’Esercito ai residenti o di Via dei Genieri, che per altro darebbe finalmente una seconda uscita al nostro quartiere con il collegamento Via Kobler/Vassalle – Via dei Bersaglieri”. I dati relativi alla mobilità sono ben chiari ai comitati: “Nessun intervento su viabilità o mobilità permetterebbe infatti al quadrante di assorbire le nuove 20.000 macchine (si passerebbe dalle 12.000 attuali a 32.000) che deriverebbero dall’arrivo di 1,5 milioni di metri cubi di edificazioni per circa 40.000 nuovi abitanti”. Inoltre resta come elemento fondamentale l’impiego degli oneri concessori di Cecchignola Ovest da parte del Comune, in particolare “per realizzare le opere previste e in particolare le scuole e l’adeguamento del tratto di Via della Cecchignola che arriva alla rotonda del Dazio, la quale non può essere un imbuto”.

LE ‘STRANEZZE’ DELLA VICENDA – I comitati hanno poi riportato all’assessore Berdini le varie ‘stranezze’ riscontrate negli interventi urbanistici: “A partire dall’operato dei costruttori che da un lato hanno sventrato parte del Fosso della Cecchignola (tutelato da vincolo regionale in quanto risorsa idrica) e dall’altro hanno realizzato il primo palazzo di Cecchignola Ovest più alto di 6m rispetto al previsto – seguitano i cittadini – Vi sono poi quelle riscontrate sul lato archeologico della vicenda, il PTPR (Piano Territoriale e Paesaggistico Regionale) infatti, tutela l’Ardeatina Antica con un vincolo che, guarda caso, viene meno proprio lì dove sono previste le edificazioni, inoltre la Soprintendenza Archeologica (la stessa che ha autorizzato lo sventramento di importanti ritrovamenti a Millevoi, per permettere la Centrale Elettrica Acea per alimentare le nuove edificazioni, dichiarando che si trattava solo di pozzolana quando vi sono numerose foto di mosaici) ha dichiarato di aver svolto in loco ”indagini preventive in corso d’opera” probabilmente per mascherare il fatto di non aver svolto indagini preventive come dovuto, avendo invece lavorato in corso d’opera”.

I PROSSIMI SVILUPPI – La riunione concessa dall’assessore Berdini sembra aver soddisfatto i cittadini: “L’incontro si è concluso con la presa d’atto da parte dell’Assessore delle richieste dei comitati e delle associazioni del quadrante e con l’annuncio di una conferenza interna con cui rivedere quanto previsto. L’impressione – concludono da Attivamente Cecchignola – è che vi siano spiragli positivi per ottenere la riduzione delle cubature e l’apertura al traffico della Città Militare (I vertici militari hanno già dato l’ok all’apertura di Via dei Genieri), stiamo a vedere”.

LeMa