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Appia Antica: il nuovo volto della Regina Viarum

Appia Antica1

Sensi unici “orari” e limite a 30, queste le maggiori novità per i prossimi mesi

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Tratto da Urlo n.134 aprile 2016

APPIA ANTICA – La riqualificazione del manto stradale dell’Appia Antica, da Porta S. Sebastiano fino a Cecilia Metella, prevista all’interno dei lavori giubilari, si è finalmente conclusa. Le difficoltà per la mobilità rilevate in questi mesi stanno pian piano lasciando il passo alla quotidianità del traffico ordinario. Ma la Regina Viarum si prepara a cambiare volto con delle sperimentazioni che ridisegneranno la mobilità di quest’area specifica. Ci sono state due Conferenze di Servizi e alcuni incontri in commissione Mobilità per delineare i cambiamenti più interessanti e urgenti, il tutto, ci assicurano dal Municipio VIII (il municipio direttamente interessato, ndr) all’insegna della sicurezza di pedoni, turisti e automobilisti. “Nessuno di questi cambiamenti è da considerare come definitivo – spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici del Municipio VIII, Paola Angelucci – Ma tutti puntano a migliorare la sicurezza e la fruibilità dell’Appia Antica riducendo i carichi di traffico. Altrimenti – aggiunge – resta il Parco archeologico più grande del mondo ma con le stesse funzioni di un’arteria stradale”.

Il Municipio VIII, nel corso della progettazione di queste sperimentazioni, ha avanzato delle richieste che sono state prese in considerazione e verranno provate. In primis il limite a 30 chilometri orari, da Porta S. Sebastiano fino all’omonima basilica: “Inoltre – seguita Angelucci – per aumentare la sicurezza dei pedoni verranno realizzate delle corsie laterali segnate a terra e delimitate con degli ‘occhi di gatto’”. Questa soluzione, rispetto alla costruzione di marciapiedi che necessiterebbero del nullaosta della Soprintendenza, permette di mantenere la giusta ampiezza delle carreggiate per il passaggio dei mezzi pubblici, che comunque andranno potenziati: “Abbiamo chiesto maggiori corse del 118, l’autobus che attraversa l’area e che collega i due municipi (VII e VIII, ndr) su cui insiste l’Appia Antica, oltre allo studio di un bus navetta con un percorso ancora da definire”. Un passaggio in più da questo punto di vista sarebbe la previsione di un parcheggio di scambio, che permetta anche ai romani di vivere il Parco. Questo potrebbe prendere forma in un’area, già adibita a parcheggio, di via Cristoforo Colombo, in prossimità della Circonvallazione Ostiense e dell’ingresso del Municipio VIII al Parco dell’Appia: “In quel punto, passando per il Parco Scott, si arriva in pochi minuti alla chiesa del Quo Vadis – spiega il Consigliere Pd e Presidente della Commissione Cultura, Flavio Conia – un ingresso al Parco che andrebbe valorizzato, anche nell’idea di segnalare il collegamento pedonale – passando per la Circonvallazione Gianicolense, ndr – tra la Metro Garbatella, la Metro Piramide e la Stazione Ostiense con l’Appia Antica – seguita Conia – uno di quegli interventi che può e dovrebbe fare direttamente il Municipio”.

Dal punto di vista della mobilità privata si partirà con delle sperimentazioni su dei “sensi unici orari”. Quello che è stato previsto è uno stop al doppio senso di traffico da Porta San Sebastiano fino alla chiesa del Quo Vadis (con orari in via di definizione) in cui sarà consentito il transito soltanto in uscita da Roma, e la realizzazione di una corsia preferenziale per i mezzi pubblici che arrivi fino a via Cilicia. Questa misura si completerà con un altro tratto a senso unico, questa volta stabile, da via della Caffarella fino all’Appia Pignatelli. “In questo modo – ci spiega l’Assessore Angelucci – si ridurrà il carico di traffico limitando gli attraversamenti automobilistici”. L’Appia Antica sarà quindi ancora transitabile, ma a velocità ridotta e percorrendo un anello.

Tutte queste misure saranno introdotte progressivamente e saranno controllate, in una prima fase, dalle forze ausiliarie della Polizia Locale e dagli autovelox per il rispetto del limite a 30 chilometri orari. Ma tra le richieste avanzate dal Municipio c’è il rispetto delle domeniche a piedi, sulle quali nei mesi scorsi si è aperto lo scontro con il Dipartimento centrale e con la Polizia Locale, che sembra impossibilitata a mantenere il servizio di controllo, ma in grado di vigilare quotidianamente su queste nuove sperimentazioni. “Abbiamo chiesto l’inserimento di varchi – aggiunge Angelucci – e sul tema si sta cercando di reperire delle risorse”. Intanto dall’opposizione municipale si cerca di placare gli animi, evitando “inutili trionfalismi”: “In troppi anni di governo di centrosinistra del nostro territorio abbiamo collezionato un numero altissimo di proclami sull’Appia Antica, dal riordino allo ZTL, passando per l’abusivismo – spiega il capogruppo di Fi, Simone Foglio – Ma invece otteniamo soltanto la manifesta incapacità di far mantenere un presidio dei Vigili durante le domeniche a piedi e una costante disattenzione alle necessità dell’area. E pensare che siamo in pieno Giubileo, sarebbe stato facile valorizzare l’Appia, invece resta un’inerzia inspiegabile. Ormai è chiaro – conclude – le loro promesse mascherano solo incapacità amministrativa, continuando a trascurare le esigenze del territorio”.

Sul piano è intervenuto anche il M5S, parlando di un primo passo verso la sicurezza stradale, ma anche di un intervento che “riverserà il traffico su piazza dei Navigatori, che dunque dovrà essere ripensata – afferma la Consigliera municipale Valentina Vivarelli – È complicato e poco risolutivo agire per singoli interventi. È sempre mancata un’idea di mobilità sostenibile cittadina, che la futura amministrazione dovrà studiare a partire da un’analisi dei flussi di traffico, richiesta dal M5S al nostro Municipio proprio ad inizio consiliatura, ma mai effettuata”. E nel procedere con queste sperimentazioni pare siano previsti studi e analisi, così come confermato dall’Assessorato municipale: “Il Comune di Roma negli anni ha permesso la costruzione di una città attorno al Parco e noi dobbiamo fare i conti con questo, mantenendo l’attenzione non solo per i turisti ma anche per chi attorno al Parco vive e lavora. Quindi – continua l’Assessore Angelucci – si faranno studi di traffico e inquinamento sulle zone adiacenti per capire l’impatto di queste prove”.

In ogni caso le sperimentazioni, seppur sembrano essere alle porte, porterebbero i primi frutti soltanto con la nuova amministrazione, rischiando di veder cambiare le carte in tavola. “La speranza è quella di arrivare al più presto alla fase finale del progetto sperimentale, con il rispetto delle domeniche a piedi e con i varchi che non rendano indispensabile la presenza dei Vigili – prosegue il consigliere Conia – Adesso si è aperta una partita importante e mi rattrista che tutto questo venga fatto con un governo della città non politico. L’Appia è ancora un’incognita e resta tra le prime cose da prendere in carico dopo le elezioni”. Momento in cui sarà necessario un cambio di passo, una rinnovata vicinanza tra Campidoglio, Soprintendenze e Ente Parco, soprattutto in vista del “Progetto Appia” del Ministero che potrebbe prevedere, ma queste sono solo indiscrezioni, un direttore unico di tutta l’Appia da Brindisi a Roma, senza dimenticare che il Piano d’assetto del parco non è ancora stato approvato.

Leonardo Mancini