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Autorecupero Grottaperfetta: si rischia lo scioglimento della Convenzione

autorecupero montagnola feb 2016

Dopo le richieste di incontro disattese i cittadini occupano la sede dell’Assessorato

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L’AUTORECUPERO DI GROTTAPERFETTA – La vicenda dell’autorecupero di via Grottaperfetta era tornata alla ribalta lo scorso marzo, quando sotto il periodo di commissariamento della Capitale si era prospettato uno stanziamento di 500mila euro per la demolizione dell’immobile. Una spesa ingiustificabile, a fronte della previsione di spesa di 390mila euro utili al completamento della sistemazione esterna dell’edificio che avrebbe ospitato 18 famiglie. Nei mesi scorsi i cittadini impegnati in questo progetto hanno chiesto in più occasioni un incontro con la nuova Amministrazione della Capitale senza ottenere risposta. Così questa mattina la vertenza si è spostata direttamente in Assessorato all’Urbanistica con l’occupazione della sede. 

LA STORIA DEL PROGETTO – Lo scopo del progetto di Grottaperfetta è quello di riqualificare una proprietà pubblica (esternamente a carico dell’Amministrazione) per dare un’abitazione a 18 nuclei familiari (che avrebbero singolarmente acceso un mutuo per le sistemazioni interne, per poi tornare a pagare un affitto al Comune). L’iniziativa nasce da un bando del 2001, vinto dalla Cooperativa Inventare l’Abitare, relativo all’autorecupero e basato sulla legge Regionale del 1998 che sancisce la possibilità per gli Enti pubblici di recuperare edifici e farne case pubbliche senza cementificazione ulteriore. Purtroppo, come spesso accade, le rugginosità e il disinteresse ha fatto sì che l’iter e i lavori si dilungassero per 15 anni, nonostante il progetto si sarebbe dovuto concludere nel 2007. Fino ad oggi sulla struttura sono stati spesi circa 300mila euro tra progettazione, l’inizio dei lavori (poi fermati) e le verifiche strutturali, senza però riuscire a concludere il progetto.

RESCINDERE LA CONVENZIONE – Ad oggi infatti la situazione sembra cambiare radicalmente. Infatti i cittadini impegnati nell’autorecupero hanno deciso di portare avanti la loro vertenza con l’occupazione dell’Assessorato, soprattutto dopo la presunta volontà del Comune di rescindere la Convenzione. “Abbiamo occupato l’assessorato capitolino all’Urbanistica per avere risposte chiare e certe sul nostro futuro – Si legge in una nota del Comitato Autorecupero Grotta Perfetta e della cooperativa Inventare l’Abitare – La Giunta M5S ha mandato tecnici nel cantiere dell’edificio di via di Grotta Perfetta, senza rispondere ai nostri solleciti, e ha deciso semplicemente di sciogliere la convenzione, e toglierci il diritto alla casa. Sono mesi che, tramite la cooperativa Inventare l’Abitare vincitrice del bando pubblico nel 2006 per l’autorecupero dell’edificio di via di Grotta Perfetta per farne case pubbliche, chiediamo un incontro alla Sindaca Raggi e all’Assessore Berdini. Ma nessuno ci ha mai risposto, nessuno ci ha mai incontrato”. Le domande che i cittadini avrebbero posto alla nuova amministrazione sono semplici, e vengono riproposte in chiusura della loro nota: “Raggi e Berdini dove sono i soldi spesi in questi anni? Che fine faranno i fondi della Regione Lazio? E il nostro diritto ad avere una casa pubblica in autorecupero?”.

SCIATTERIA ISTITUZIONALE – Parla di ‘sciatteria istituzionale’ l’ex consigliere comunale di Sel Gianluca Peciola, intervenuto sulla vicenda attraverso una nota: “Sosteniamo la mobilitazione dei cittadini – scrive Peciola – C’è il serio rischio che la sciatteria istituzionale di chi governa la città impedisca di dare seguito agli accordi presi e mai mantenuti. Sono dieci anni che i cittadini attendono la restituzione di questo stabile nell’ambito del programma di autorecupero di immobili dismessi che riguarda undici interventi in tutta Roma. Se il governo della città non investe sull’autorecupero degli immobili non capiamo quale sia il piano per affrontare il dramma dell’emergenza casa”.

Leonardo Mancini