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Camp8: torna il Campo di Volontariato Internazionale in Municipio VIII

campo mura

Dall’8 al 23 luglio 16 ragazzi da tutto il mondo si occuperanno dei parchi del territorio

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Tratto da Urlo n.136 giugno 2016

MUNICIPIO VIII – Lo scorso anno abbiamo seguito con molto interesse l’esperienza del primo campo di volontariato internazionale di Garbatella, promosso dal Comitato Parco Giovannipoli e da Legambiente Garbatella, incentrato sulla manutenzione del Parco delle Catacombe di Commodilla. Uno straordinario successo che ha visto la partecipazione di 13 ragazzi e ragazze tra i diciotto e i trent’anni provenienti da tutto il mondo. Ma non solo, infatti il punto di forza di questa esperienza è stato quello di riuscire a coinvolgere tanta parte del quartiere nella vita quotidiana del campo. Dall’aiuto dato ai ragazzi da molti volontari durante le operazioni di manutenzione dell’area verde, fino al contributo economico e materiale dei residenti e dei negozianti della Garbatella, che hanno provveduto a “sfamare” i tredici partecipanti.

Quest’anno l’esperienza del Garbatella History Camp si trasforma e si amplia. Il campo di volontariato internazionale, previsto dall’8 al 23 luglio, prende il nome di Camp8 e si arricchisce con altre realtà del territorio municipale. Questa nuova edizione vedrà infatti la partecipazione, oltre a quella del Comitato Parco Giovannipoli e del circolo territoriale di Legambiente, del Csoa La Strada, dell’Associazione Nessun Dorma e di Villetta Social Lab. Anche il numero di partecipanti si allarga, i volontari infatti saranno 16, tra ragazzi e ragazze, provenienti da Russia, Armenia, Hong Kong, Corea del Sud, Spagna, Francia, Serbia, Repubblica Ceca, Turchia e Austria.

“Camp8 – spiegano gli organizzatori – che ha già ottenuto il patrocinio del Municipio VIII, quest’anno sarà un campo diffuso per il territorio”. Infatti saranno tre le aree verdi su cui interverranno i volontari, il Campo Socrates a Roma70, il Parco delle Catacombe di Commodilla e il Parco Garbatella, dove oltre ad attività di pulizia ambientale saranno realizzati arredi necessari a rendere più accoglienti e vivibili le aree verdi. “Sarà diffuso anche nei temi che verranno affrontati – proseguono dal Comitato – dal valore ambientale e sociale delle aree verdi, alla cittadinanza attiva e grazie alle attività della Villetta Social Lab, verranno affrontati i temi dell’accoglienza, quest’ultimo argomento internazionale dei campi di volontariato 2016”.

Un’esperienza importante che noi di Urlo seguiremo, ma che purtroppo in questi primi giorni di giugno ha rischiato di svanire. Una nota dolente in tutto il processo di organizzazione del campo, che ha lasciato di stucco gli attivisti impegnati da mesi su questa iniziativa. “Abbiamo appreso che il Consiglio d’Istituto della Principe di Piemonte ha votato ‘no’, nel suo ultimo incontro prima della fine della scuola, all’ospitalità del campo di volontariato internazionale Camp8, fatta nel marzo 2016 – hanno comunicato gli organizzatori in una lettera aperta – La decisione di non concedere gli spazi della scuola per ospitare il campo di volontariato apre grandi difficoltà logistiche nell’organizzazione, rese ancora più grandi dall’averlo saputo solo ora a poche settimane dall’avvio del campo”. Oltre alla pessima figura internazionale, le associazioni rischiano di dover risarcire migliaia di euro di biglietti aerei. Nonostante questo gli attivisti si sono detti indignati soprattutto per le motivazioni del diniego, ottenute finora solo in maniera informale. Tra queste ci sarebbe il non aver lasciato una contropartita alla scuola durante lo scorso campo, e aver tenuto la festa di chiusura all’interno dell’Istituto. “La prima è irricevibile – affermano gli organizzatori – Il valore di un’iniziativa come questa prescinde da contropartite spicciole. La scuola è un’istituzione di servizio e appartenente ad una comunità e non dovrebbe limitare il proprio metro di giudizio ad un mero tornaconto personale, specie se la controparte è un’iniziativa di volontariato che opera tra mille difficoltà finanziarie ed organizzative”. Inoltre qualche “contropartita” c’è pure stata: “Interventi di cui la scuola ha beneficiato e di cui non ci siamo fatti vanto, quali la pulizia ‘straordinarissima’ della cucina, la riparazione di due rubinetti e della serratura della porta esterna – aggiungono – E sempre in questo spirito Legambiente si è impegnata in questi anni con iniziative gratuite proprio con la Principe di Piemonte”. Per quanto riguarda invece la festa di conclusione del Campo, questa “si è tenuta al Parco Commodilla, come i numerosi partecipanti e le innumerevoli foto pubbliche possono testimoniare”.

Nonostante non sia stata data agli attivisti la possibilità di replicare, questi non demordono e stanno lavorando per ottenere delle alternative e non fermare quella che si va profilando come un’importantissima esperienza di volontariato internazionale: “Abbiamo preso contatto con altre scuole e altre realtà, che si sono rese disponibili – concludono – Nei prossimi giorni avremo la certezza di ospitare i ragazzi: noi una soluzione la troveremo perché possiamo contare su una rete di associazioni e realtà territoriali importanti, ma la scuola ha perso una grande occasione”. Nelle prossime settimane Urlo continuerà a seguire le iniziative di avvicinamento a Camp8, certi che il motto lanciato nella scorsa edizione possa essere ancora valido: “Non abbiamo tanti soldi, ma abbiamo tanti amici’.

Leonardo Mancini