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Catarci: Alemanno si ricordi di Piscine San Paolo

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Andrea Cartarci, Presidente Municipio XI

“Quando il Sindaco sostiene che il polo natatorio di Valco San Paolo potrebbe essere pronto in 4-6 mesi dimostra di essere poco e male informato. Malgrado gli oltre 16 milioni di euro malamente impiegati, nei circa 30.000 metri quadri di superficie fanno bella mostra strutture in evidente degrado, al posto delle previste piscine, palestre, bar, ristoranti e sala-conferenze. Quello che doveva essere l’edificio-paesaggio, con cui si intendeva raggiungere un’equilibrata integrazione tra spazi artificiali e naturali a tutela dei valori architettonici ed estetici del contesto, anziché l’erba e gli accorgimenti termici d’avanguardia presenta lesioni strutturali che lo rendono pericoloso ed un colore più simile all’asfalto che al verde dei prati.

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A confermare l’instabilità è nientemeno che Francesco Maria De Vito Piscicelli in un’intercettazione telefonica. L’imprenditore edile che rideva la notte del terremoto a l’Aquila pensando al business della ricostruzione, direttore di Opere pubbliche e Ambiente S.p.A., la società che ha realizzato il complesso di Valco San Paolo, pare commentasse preoccupato la spaccatura della lunga crepa sul pilastro. Pare che il tetto-giardino si fosse abbassato di trenta centimetri schiacciando i sostegni e che per la risoluzione del problema si fosse scelto di coprire la crepa con colla e guaina, in modo da non far vedere niente. Sembra, infine, che nemmeno sulla vasca della piscina esterna, dove un lato sarebbe venuto più lungo di 8 centimetri, sarebbero mai stati apportati i necessari interventi di ripristino.

Tutto ciò sta a confermare come a Valco San Paolo si sia consumata una grande abbuffata a spese della collettività e nell’interesse della cricca. Il Sindaco non ne è al corrente o è comunque convinto che alle situazioni richiamate un governo nazionale in agonia possa porre rimedio in 4-6 mesi? E quando nega persino la presenza del suo Delegato allo Sport all’inaugurazione avvenuta il 9 luglio 2009, con tanto di dichiarazioni sulle opportunità per il quartiere, dice davvero o ci sta prendendo in giro?

Proprio il quartiere, da ultimo, attende ancora la riqualificazione di Lungotevere Dante, strada, marciapiedi, illuminazione ed aree verdi da Ponte Marconi a Via Parravano, su cui si era impegnato anche l’Assessorato comunale ai Lavori Pubblici. Coscienti del fatto che a tante mancanze non si pone rimedio in pochi mesi, si invita Alemanno ad un sopralluogo, insieme al Municipio ed ai Comitati di zona, per esaminare la situazione attuale e proporre un crono-programma credibile dei lavori”.