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Catarci: “Poteri speciali solo per Ostia. Agli altri il modello Fiumicino”

“Oggi la Giunta Alemanno ha delegato i poteri speciali al Municipio XIII, quello comprendente Ostia. – dichiara Andrea Catarci, Presidente del Municipio Roma XI.
“Ostia quindi avrà maggiori risorse e una specie di federalismo fiscale, maggiore autonomia decisionale e più competenze in materia di istruzione, programmazione, progettazione, realizzazione, gestione, manutenzione e tutela dei parchi e dell’ambiente; altre specifiche competenze passeranno al Municipio XIII in materia di cultura, sport, piani territoriali ed urbanistici, lavori pubblici, attività produttive commerciali e di servizi, demanio e patrimonio, attività scolastiche”.
“Lo stesso avvio di tale processo mostra in maniera inequivocabile come sia possibile, qui ed ora, sulla base dello Statuto e delle altre norme regolamentari del Comune di Roma, fornire ai Municipi alcuni indispensabili strumenti di intervento sul territorio – prosegue il Presidente Catarci -. Dimostra, analogamente, quanto sia ipocrita e bugiardo affermare il contrario, ovvero che per farlo occorra attendere la conclusione dell’iter di Roma Capitale. Si sta per procedere ad Ostia, si può andare avanti in tutti gli altri Municipi, basta volerlo! Sembra, al contrario, si intenda inopportunamente “selezionare” sulla base delle specificità locali, senza comprendere che si tratta di un problema generale. In questo modo ognuno avrà da mettere l’accento su qualcosa di caratterizzante. Per quanto riguarda il Municipio XI, si ricordi che c’è una concentrazione unica di progetti e piani di trasformazione urbana di rilevanza cittadina, critici o virtuosi, in corso, bloccati o a tutt’oggi in via di definizione: gli ex Mercati Generali, l’ex Fiera, il “Campidoglio 2”, il Parco della Tenuta di Tormarancia, il Piano di assetto di Piazza dei Navigatori, il Piano di riqualificazione e ricostruzione di Viale Giustiniano Imperatore, i due Contratti di Quartiere (quello in conclusione a Garbatella e quello appena avviato a Tormarancia), il deposito AMA della Montagnola, il deposito ATAC di San Paolo, l’edificazione I60. Non basta tutto questo per ritenere opportuno e necessario un ruolo maggiormente incisivo e decisivo del Municipio e della cittadinanza, a garanzia della qualità della vita e degli stessi equilibri locali e metropolitani? Invece, i Municipi subiscono un sostanziale ridimensionamento dell’operatività quali Enti di prossimità e vengono espropriati, per il secondo anno consecutivo, persino della possibilità di presentare le previsioni di bilancio; e questa volta non c’è neanche il commissariamento, addotto allora a parziale giustificazione di quel restringimento degli spazi di amministrazione decentrata!”
“Si avvii immediatamente un serio processo di ridefinizione dell’architettura politico-amministrativa che riguardi l’intera città e non solo il Municipio XIII. Se così non sarà, e magari si dovrà subire un altro bilancio centralistico e ciarlatano come il precedente – conclude Catarci -, si costringerà il Consiglio dell’XI a valutare l’opportunità di dar vita ad un Ente autonomo, o sul modello di Fiumicino Comune o insieme alle altre realtà comunali e municipali confinanti con cui si condivide quel patrimonio dell’umanità che è l’Appia Antica”.

Marzia Lazzerini

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