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Cto: continua la protesta, nuova manifestazione alla Regione per chiedere revoca dei tagli di posti letto

Stamattina alla Garbatella protesta contro la chiusura del Pronto Soccorso
Era stata annunciata e stamattina c’è stata, la manifestazione di protesta delle forze politiche di sinistra (Sel, Idv, Pd e Verdi) del Municipio e del Consiglio Regionale con i cittadini dell’XI Municipio. A prendere parte all’assembramento sotto la sede della Regione Lazio anche sindacati e associazioni come Legambiente, Movimento per Roma, il Comitato Studenti di Medicina, insieme per ribadire la contrarietà ai provvedimenti inseriti nel Piano di Rientro della Polverini, che dal dieci Gennaio ha comportato la chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale di via San Nemesio oltre che della Breve Osservazione e del reparto di Medicina Generale. Si viene a sapere subito che la Presidente Polverini è dal Papa e la notizia fa crescere l’irritazione tra i manifestanti, che chiedevano di incontrarla di persona. In ogni caso la protesta continua e alternandosi al microfono gli esponenti della sinistra ribadiscono le ragioni del no ai tagli di posti letto al Cto. Viene attaccato il “criterio ragionieristico” con cui è stato ideato il Piano di Rientro, che “non tiene conto del valore della vita umana”, si contesta il trasferimento del reparto di Unità Spinale al Policlinico Umberto I e quello di Neurochirurgia al Campus Biomedico, ma soprattutto a motivare le critiche della sinistra è la scelta di sottrarre ad un quartiere come Garbatella un servizio fondamentale, che garantisce assistenza ad una popolazione di 140.000 persone, una popolazione che è tra le più vecchie di Roma. Il Presidente del Municipio, Andrea Catarci, richiedendo ancora un incontro con la Polverini torna a ribadire la sua proposta per l’immediato: riattivazione immediata del Pronto Soccorso e recupero dei 20 posti letto indispensabili al reparto di Breve Osservazione dai 400 rimasti a disposizione in tutto il Lazio dopo la stesura del Piano di Rientro. E rilancia: “Entro dieci giorni ci sarà una nuova manifestazione, è necessario continuare a far sentire la nostra voce”.

Dagli esponenti della destra municipale arriva una critica ferma al Presidente e ai colleghi di maggioranza, che, secondo Marco Perissa (Pdl), Consigiere dell’XI Municipio, “tengono di più a farsi inquadrare da due telecamere, rispetto a collaborare fattivamente per dare delle risposte concrete sul Cto”. Una polemica che nasce dalla presentazione stamane di un documento comune dei Consiglieri del centro destra che non è stato possibile discutere a causa della partecipazione degli esponenti della maggioranza alla manifestazione. In una nota Perissa dichiara: “A differenza di Catarci e della sua maggioranza, come centrodestra del Municipio XI siamo rimasti in aula e, proprio perché condividiamo e capiamo questo malcontento, abbiamo deciso di presentare un documento, nel quale chiediamo il ripristino dei posti letto o l’apertura di presidi medici territoriali”. A questa dichiarazione si affianca anche un appunto che lascia comprendere la contrarietà della politica locale rispetto a certi provvedimenti stabiliti dalla Regione: “Sono convinto – dice infatti Perissa – che la rimodulazione del Cto sia un errore rispetto al territorio, che non tiene conto delle esigenze dei cittadini, ai quali non è stato offerto nessun servizio alternativo, se non in una incerta prospettiva futura. Contro chi strumentalizza il malcontento della popolazione su tematiche importanti, non ci diamo per vinti e faremo tutto il possibile per recuperare i disagi creati da questo Piano di Rientro Sanitario sul nostro territorio». Una presa di posizione forte, senza alcun dubbio, che denota la mancanza di un punto di vista unitario all’interno dello schieramento di destra e in particolare tra i Consiglieri del Municipio XI e quelli della Regione.

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È quanto emerge anche ascoltando le parole di Alessandra Mandarelli, Consigliere della Lista Polverini e Presidente della Commissione Sanità, che dichiara: “Il piano sanitario regionale sta seguendo il suo iter con coerenza e logica, in linea con quanto contenuto e motivato nei decreti presidenziali da tempo pubblicati” e a proposito della chiusura del Pronto Soccorso, che stando al Piano di Rientro dovrà essere convertito in un Pronto Soccorso Ortopedico,e della Breve Osservazione commenta: “È un’azione programmata perché logica conseguenza del piano di riordino della rete ospedaliera che, in merito al Cto della Garbatella, sta operando per restituire alla struttura la sua originaria funzione d’eccellenza in campo traumatologico e ortopedico, come modello virtuoso di centro monospecializzato” e continua: “Restituendo, infatti, la funzione di centro d’eccellenza al Cto della Garbatella, i risultati saranno misurabili nel medio-lungo termine e la completa applicazione del piano sanitario, con l’attuazione delle nuove reti specialistiche e il potenziamento dei centri d’eccellenza, permetterà di valutare in modo obiettivo i risultati concreti di queste azioni, dando spazio nel tempo, come più volte ribadito dal Presidente Polverini, a sensati e sensibili miglioramenti”. Dunque Mandarelli conferma la fiducia nell’operato della Presidente esortando all’attesa e alla verifica e conclude: “Ribadiamo, ancora una volta, come il piano Polverini rappresenti una risposta razionale e dovuta per far fronte al risanamento sanitario, senza voler assolutamente discriminare nessun territorio e nessun cittadino”.

Rispondendo alle dichiarazioni degli della destra il Presidente Catarci ha commentato con risolutezza: “Le parole stanno a zero e quelle del centro destra sono mendaci. Parlano i fatti: si è chiuso il Pronto Soccorso medico del Cto e oltre a penalizzare gravemente il territorio si è bloccato il servizio sanitario di un intero quadrante di Roma, con le prime linee di Sant’Eugenio e San Giovanni in tilt e decine di ambulanze bloccate. La Polverini si fermi e torni indietro, perchè se sbagliare è umano perseverare è diabolico”.

Quello che resta di questa giornata quindi, e ancora una volta, è l’incertezza, sull’effettiva validità e razionalità dei provvedimenti, sulla risposta compatta delle forze politiche e sull’azione congiunta delle maggioranze e di chi si è fatto portatore di un provvedimento da cui dipende l’efficienza del Sistema Sanitario regionale e la stabilità del bilancio.

Stefano Cangiano