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Da Bologna al Municipio VIII, per costruire nuovi spazi di socialità

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Social Street: presto un tavolo per replicare l’esperienza di via Fondazza

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L’IDEA – della “social street” ha origine dall’esperienza del gruppo di Residenti in Via Fondazza a Bologna, iniziata nel settembre 2013. L’obiettivo alla base del progetto Social Street è quello di socializzare con i vicini per creare un legame, condividere necessità, scambiarsi professionalità e conoscenze.

L’ESPERIMENTO – dopo essere stato replicato in molte realtà italiane, potrebbe sbarcare anche nel Municipio VIII. È il consigliere Pd, Flavio Conia, a chiedere un tavolo per valutare in che modo e quali territori coinvolgere: “Questo progetto prevede la ricostruzione di un rapporto tra cittadini che sentono la mancanza di socialità all’interno di quel grande microcosmo che è la nostra citta – spiega Conia – Questo sia attraverso la connessione fra cittadini sui social network ma anche con strumenti come bacheche e volantini, nei cortili e nelle strade, per creare una rete composta da servizi che ogni cittadino mette a disposizione degli altri”.

CON QUESTO SISTEMA – si conta di costruire delle connessioni, ma anche di migliorare la socialità e la vita all’interno dei quadranti: “Questa rete non è solo un sostegno alle realtà associative – seguita Conia – ma può arrivare a permettere anche la realizzazione di servizi, come sconti nelle attività commerciali del territorio”. In questo modo la cittadinanza potrebbe, come in molti casi già avviene, dedicarsi a delle giornate culturali, o alla salvaguardia di una piccola areea verde.

L’ESEMPIO – Un territorio d’applicazione, citato dal consigliere Conia, è quello del quadrante Ostiense, dove il progetto potrebbe rappresentare “Un modo per sanare le problematiche dei quartieri che continuano a perdere socialità. Sarà in ogni caso il Municipio ad aprire un tavolo – conclude – per capire quali siano i luoghi del territorio in cui una esperienza come questa può avere il maggior impatto”.

Leonardo Mancini