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Degrado Montagnola: continuano le segnalazioni dei residenti

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Nuovi insediamenti, degrado e fumi tossici, i cittadini non ci stanno e presentano un esposto alla Polizia

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MOLTE SEGNALAZIONI – Continuano le segnalazioni riguardanti il degrado alla Montagnola. Con il finire delle ferie estive e il ritorno in città di tanti residenti, aumentano in questi giorni le segnalazioni e le lamentele rivolte agli organi di Polizia e al Municipio VIII. Dopo gli sgomberi di fine luglio ai danni degli insediamenti abusivi di via Laurentina, non sono mancate le occupazioni, più o meno stabili, di nuove aree. In particolare nei giorni scorsi avevamo riportato la segnalazione pervenuta dall’Associazione Eur-Montagnola Terra di Confine sull’insediamento sorto all’interno del campo sportivo inutilizzato in via Luigi Perna. 

DAL MUNICIPIO VIII – Il Municipio VIII ha immediatamente inviato una nota per chiedere un rapido ed efficace intervento e per chiedere “la bonifica della zona, con il taglio della folta vegetazione e la rimozione dei materiali di scarto presenti”, scriveva nella nota la Vice Presidente del Municipio Anna Rita Marocchi il 23 agosto scorso. Purtroppo non c’è stato ancora nessun intervento e, come testimonia il materiale fotografico presentato dai cittadini, in via Luigi Perna stanno sorgendo le prime tende.

L’ESPOSTO DEI CITTADINI – Allarmati dal crescente numero di segnalazioni i cittadini dell’Associazione Montagnola Terra di Confine hanno quindi presentato oggi un esposto al Commissariato di Polizia di Tor Carbone spiegando come “un gruppo di persone di etnia Rom, mediante il taglio della rete di recinzione sul lato di Via Laurentina, ha preso illegalmente possesso dell’ area in questione – l’ex campo sportivo in via Perna – adibendola a dormitorio, con l’ installazione di tende e baracche, e deposito di rifiuti provento di accattonaggio”. Nell’esposto tra gli elementi che maggiormente hanno facilitato il degrado dell’area viene identificata la mancata potatura delle alberature: “Gli occupanti abusivi di questi terreni, pertanto, coperti dalla folta vegetazione – si legge nel testo dell’esposto – hanno la possibilità di svolgere liberamente le loro attività di sversamento e lavorazione dei rifiuti”. Non manca un cenno ai roghi di materiali per i quali più volte sono partite segnalazioni ad istituzioni ed organi di Polizia: “Sovente si notano colonne di fumo levarsi dal terreno accompagnate da odori nauseabondi dovuti allo scioglimento di materie plastiche per recuperare le parti ferrose – seguitano i cittadini nell’esposto – i fumi generano enormi danni alla salute di chi ha la sfortuna di abitare nelle vicinanze, a causa della siccità della folta vegetazione presente nel campo potrebbero agevolmente espandersi e raggiungere il vicino impianto di distribuzione carburanti alimentando un incendio di vastissime proporzioni”. Le richieste dei responsabili dell’Associazione sono chiare e riguardano i “provvedimenti previsti dalla legge nei confronti dei proprietari dei terreni al fine di richiamarli ai loro obblighi di manutenzione, messa in sicurezza e sorveglianza costante delle aree per evitare che l’insediamento abusivo si sviluppi ulteriormente”.

Leonardo Mancini