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Ex Fiera di Roma: Giunta comunale approva linee guida

È scontro tra Municipio XI e Comune su cubature e metodi di approvazione.


Dopo anni di abbandono e incertezze sul futuro a maggio dello scorso anno il Municipio XI era riuscito ad approvare una Delibera, di concerto con molti comitati di cittadini, che poneva delle linee guida e delle proposte per la riqualificazione dell’area dell’ex Fiera di Roma.
In questi mesi dal Comune non si erano avute risposte in merito alle carte inviate dal Municipio, fino alla dichiarazione dell’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Marco Corsini: “L’area situata sulla Cristoforo Colombo, con un’estensione superiore a 76 mila mq, si inserisce in un contesto di particolare importanza storica all’interno del Municipio XI. E’ un compendio articolato e complesso di tessuti edilizi, che necessita di una riconversione urgente per evitare l’abbandono ed il degrado. L’approvazione delle linee guida è il primo passo che ci consente di attivare importanti strategie di valorizzazione e riqualificazione urbana attraverso la realizzazione di servizi pubblici e la localizzazione di nuovi insediamenti compatibili e integrati con il contesto di riferimento e la trasformazione in corso, che sarà prevalentemente residenziale, con alcune funzioni commerciali e terziarie e che guarderà all’innovazione ed alla qualità anche sotto il profilo ambientale”.
Le linee guida della Delibera municipale hanno fissato alcuni ‘paletti’ come la realizzazione di edifici a corte che non superino i sei o sette piani (altezza degli edifici circostanti) e che mantengano la striscia di verde che caratterizza il lato destro della Cristoforo Colombo in direzione centro. Diversa è la questione legata allo stile architettonico: su questo non ci sono indicazioni e qualcosa di più concreto lo potremo vedere quando uscirà il progetto definitivo. Il Comune spera di bandire la gara prima dell’estate così da velocizzare i tempi di ripristino dell’area. Il mandato è stato dato ad Investimenti Spa, ex Fiera di Roma Spa. Importante sarà anche l’aspetto ecologico dell’opera, sono infatti stati previsti premi di cubatura pari al 5% per chi presenterà progetti sostenibili dal punto di vista della bio-edilizia.
Non a caso l’Assessore Corsini ha chiuso il suo intervento sottolineando che “il progetto mira a salvaguardare la vivibilità del luogo e la qualità architettonico-ambientale. Vuole essere un esempio di quartiere modello per contenuti e soluzioni, offrendosi alla città come nuovo punto d’incontro”.
Il presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale, Andrea De Priamo, accoglie con gioia le parole di Corsini, “Quanto affermato dall’assessore va a correggere di fatto il fumoso progetto veltroniano della Città dei Bambini che, dietro alla retorica del nome, celava la classica valorizzazione urbanistica inserita negli allegri bilanci comunali redatti dalle precedenti amministrazioni di centrosinistra. In particolare, sembra che gli uffici del Piano Regolatore si siano mossi secondo quanto da noi sempre suggerito, ossia immaginando di fare dell’area una vera cittadella della sostenibilità ambientale ispirata ai principi della qualità architettonica, della certificazione energetica e di una mobilità interna all’area pienamente sostenibile. In ogni caso – conclude De Priamo – garantiamo il nostro impegno affinché non sia presa alcuna decisione al di fuori di un corretto ed ampio confronto con i cittadini, che saranno i primi ad essere avvantaggiati da un recupero dell’area”.
Chi non è del tutto convinto dell’iter che si sta svolgendo per arrivare ad un progetto definitivo è Andrea Catarci, Presidente del Municipio XI. “Di male in peggio, ora gli annunci sulle trasformazioni urbane, su tempi e obiettivi, non li fanno neanche più Sindaco e Assessori. A decidere delle sorti di Roma sono diventati i rappresentanti di gruppi di interesse, da ultimo il Presidente di Camera di Commercio e ACEA, Giancarlo Cremonesi. E’ lui che ha spiegato quale sarà il futuro dell’ex Fiera di Roma, di proprietà di quell’Investimenti Spa che tra i suoi soci annovera, oltre alla Camera di Commercio anche Regione Lazio e Comune di Roma. Si farà un’asta pubblica per raccogliere almeno 300 milioni di euro, in un’operazione che, a detta dello stesso Cremonesi, comporterà varianti urbanistiche e servirà a ricavare risorse economiche da utilizzare per la nuova Fiera. Ma Sindaco e Assessori dove sono? A che ruolo hanno relegato l’urbanistica cittadina, supina persino ai proclami di interessi particolari?
Negli ultimi tre anni – continua Catarci – nel silenzio totale della Giunta Alemanno, gli unici a preoccuparsi dell’ex Fiera sono stati comitati, associazioni, cittadinanza locale e Municipio, che congiuntamente hanno anche elaborato le linee guida di un progetto di riuso: dal Municipio XI si darà battaglia. In quell’area non si può edificare più di quanto indicato nel documento municipale. Diversamente si rischia di fare scempio di equilibri territoriali già messi a dura prova (si pensi all’accordo di programma della vicinissima Piazza dei Navigatori) e di peggiorare – conclude Catarci – la mobilità di un’arteria fondamentale per la città come viale Colombo”.
Il comitato Roma Fieramente, per bocca di Paolo Cagnoli, esprime unità d’intenti con il Presidente del Municipio Catarci affinché vengano rispettate le indicazioni contenute nel documento municipale. “La Delibera di maggio era stata studiata da noi insieme al Municipio e all’Ing. Pietro Samperi, noto urbanista, e puntava a ridurre il più possibile la cubatura su quell’area che causerebbe problemi sotto tutti i punti di vista, di inquinamento e traffico in particolar modo, visti anche i lavori nell’adiacente Piazza dei Navigatori. Oltre naturalmente al fattore estetico penalizzato dalla presenza di edifici enormi e di pochi servizi pubblici.
Inoltre ci chiediamo che fine abbia fatto l’interessante proposta contenuta nella delibera di Destinare parte degli edifici agli uffici della Regione Lazio, presente in Investimenti Spa, e fortemente indebitata anche per i lauti affitti che è costretta a pagare per tutti i suoi distaccamenti”.
Andrea Baccarelli, consigliere Pdl del Municipio XI, risponde a Catarci sostenendo che “il Comune ha tenuto conto di molte delle indicazioni contenute nella Delibera municipale, apportando delle migliorie significative al vecchio progetto approvato dall’amministrazione Veltroni rispetto al quale il centro sinistra in Municipio non aveva mai espresso critiche malgrado decisioni molto discutibili. Sorprende che solo ora il Presidente Catarci si renda conto che nell’area dell’ex Fiera c’è un progetto di riqualificazione in corso, senza però apprezzare gli sforzi della Giunta Alemanno per migliorare una parte importante del Municipio XI”.
Se, come dichiarato da Corsini, tutto andrà secondo i piani del Comune, prima dell’estate avremo notizie più certe su quello che realmente sorgerà dalle macerie dei capannoni che costituivano la vecchia Fiera di Roma.

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Simone Brengola