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Ex Mercati Generali: nell’area è prevista anche una chiesa a tre navate

Sarà dedicata a San Giovanni Paolo II e dovrebbe essere pronta nel 2021

Tratto da Urlo n.159 Luglio 2018

OSTIENSE – Che per l’area degli ex Mercati Generali servisse un intervento dall’alto era ormai chiaro, ma che si guardasse così tanto in alto è una novità. La notizia non ha avuto il risalto che avrebbe meritato, nonostante l’impatto che questo intervento potrebbe avere sul territorio. Parliamo della volontà di realizzare, all’interno del piano di riqualificazione degli ex Mercati Generali, fermo da tempo, la prima chiesa dedicata a San Giovanni Paolo II.

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IL PROGETTO – È difficile ripercorrere l’intero iter di questo progetto. I primi interventi risalgono al 2005, quando la giunta Veltroni consegnò l’area. Nel 2008, sempre sotto Veltroni, si approvò il progetto definitivo a firma dall’archistar olandese Rem Koolhaas. Nel 2010, sotto la Giunta Alemanno, si passò al progetto esecutivo, ma il cantiere si bloccò per la mancanza di alcuni passaggi amministrativi. Si restaurarono soltanto gli edifici perimetrali, si portò avanti una prima variante che diminuiva le percentuali destinate alla cultura, mentre Koolhaas ritirava la sua firma dal progetto. Poi silenzio fino all’ingresso nell’affare della famiglia di immobiliaristi De Balkany e una nuova riorganizzazione degli spazi, con piazze e una maggiore compenetrazione con il quartiere circostante, oltre allo studentato da 5mila metri quadrati destinato a Roma Tre. Poi una biblioteca, una mediateca, un cinema e naturalmente spazi commerciali e direzionali. Tuttavia i cantieri non decollavano e la riqualificazione dell’area sembrava sempre più lontana. Passata l’Amministrazione Marino, il Prefetto Tronca, chiamato come Commissario per la Capitale, non è intervenuto sulla questione, lasciando l’approvazione della delibera alla Sindaca Raggi. L’assenso arriva nell’ottobre dello scorso anno, mentre il Campidoglio annuncia la chiusura dei cantieri per il 2020. Poi, come da buona tradizione, silenzio, nonostante sia stato questo tema a innescare lo scontro che ha portato alle dimissioni del minisindaco grillino Paolo Pace in Municipio VIII. Ma qualche nuova informazione trapela. È l’Assessore capitolino all’urbanistica Montuori, nel gennaio scorso, a parlare della ripresa dei lavori per la primavera seguente. Una scadenza ormai ampiamente disattesa. Così il quadrante resta immobile e della riqualificazione tanto attesa nemmeno l’ombra.

LA CHIESA – I lavori per la realizzazione della chiesa, stando a quanto riferito dal vescovo ausiliare Gianrico Ruzza e dal Presidente di Euroma2 (che dovrebbe finanziare l’intervento) Davide Maria Zanchi, durante la presentazione dell’edizione di quest’anno della “Notte Sacra”, dovrebbero partire nel prossimo autunno e durare circa tre anni. Si parla di una struttura a tre navate dotata anche di una casa canonica. Non si tratterà tuttavia di una vera e propria parrocchia ma, nell’idea del Vicariato, di un luogo di culto destinato soprattutto ai giovani in una zona caratterizzata dall’università di Roma Tre. Non è la prima volta che un luogo di culto viene previsto all’interno di questo progetto urbanistico. In passato avevamo già riferito dell’idea di realizzare una piccola cappella, qualcosa di assolutamente ridotto rispetto a quanto si prospetta ora. C’è da segnalare infatti che questa chiesa sarà la prima dedicata a San Giovanni Paolo II, un luogo che certamente richiamerà un certo numero di pellegrini, molti dei quali attirati sul quadrante già per la presenza della Basilica di San Paolo. Un’opera che modificherà sicuramente l’impatto di questo tipo di intervento sull’intero quadrante.

MUNICIPIO ALL’OSCURO – Su questa vicenda, che sicuramente continuerà a interessarci per diversi mesi, è intervenuto anche il nuovo Minisindaco del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri, lamentando soprattutto la mancanza di informazioni in cui è stato lasciato l’ente di prossimità durante il periodo di commissariamento. “Il Municipio in questo momento non ha a disposizione il piano definitivo sugli ex Mercati – ha dichiarato il Presidente Ciaccheri – Lo stiamo chiedendo all’Assessorato Capitolino all’Urbanistica. Dobbiamo essere messi a conoscenza di tutti gli ultimi passaggi amministrativi e procedurali, questo perché l’ultimo progetto è passato direttamente dall’Assessorato durante il commissariamento del Municipio”. Più cauta la posizione in merito alla previsione di una chiesa all’interno dell’area: “Questo – afferma – è un progetto che ha proposto il privato che sta realizzando la riqualificazione degli ex Mercati Generali. Si dovrà guardare a esso nella sua interezza, anche in relazione alle altre vicine comunità parrocchiali, per questo aspettiamo le carte”.

SACRO E PROFANO – Dal centrodestra non arriva contrarietà nei confronti di questo intervento; certo è che la progettazione andrebbe maggiormente condivisa: “Quello che più ci preoccupa è che questo tipo di notizie, che dovrebbero passare necessariamente per il vaglio degli enti territoriali ed essere messe a conoscenza dei cittadini, dobbiamo invece apprenderle solo grazie alla stampa – ha comunicato il Consigliere municipale di Fi, Simone Foglio – La realizzazione di una chiesa, soprattutto se dedicata a una figura così importante, è sicuramente una notizia che accogliamo con favore, ma restiamo comunque interessati a capire come questa potrà essere inserita all’interno dell’area degli ex Mercati Generali”. Il maggior rischio riguarda i differenti tipi di flussi che animeranno questo quadrante: “È facile immaginare come questo luogo di culto diverrà meta di pellegrinaggio, anche vista la poca distanza dalla Basilica di San Paolo – seguita Foglio – Siamo certi che i flussi di pellegrini potranno essere compatibili con la realtà fin qui pianificata per quest’area? Speriamo al più presto di vedere il progetto e di parlare con le autorità comunali per capire quali siano le caratteristiche dell’intervento”. Il richiamo resta comunque quello di accelerare sul progetto: “Non possiamo più attendere la ripresa dei lavori – conclude l’esponente forzista – L’area deve essere portata alla necessaria riqualificazione. A fare le spese di questo immobilismo restano, come sempre, i cittadini di Ostiense”.

Leonardo Mancini