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Fosso delle Tre Fontane: la replica del Coordinamento Stop I-60

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I cittadini replicano alle dichiarazioni di alcuni Consiglieri Municipali sul sequestro del Fosso

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PUBBLICHIAMO LA REPLICA – da parte del Coordinamento Stop I-60, alle dichiarazioni rilasciate al nostro giornale da due consiglieri del Municipio VIII in occasione del nostro articolo “Sequestro I-60: la copertura del fosso delle Tre Fontane blocca una parte del cantiere”, pubblicato a pagina 4 del numero 113 – marzo 2014 – di Urlo.

LE DUE DICHIARAZIONI – Cui i cittadini hanno deciso di replicare, riguardano entrambe il sopralluogo della Commissione Urbanistica del Municipio VIII nell’area sequestrata: “Abbiamo potuto accertare in un sopralluogo la presenza di natura spontanea nella zona sequestrata – racconta Antonella Melito, Consigliera Pd al Municipio VIII e Presidente della Commissione Urbanistica – A mio avviso da questa situazione potrebbe scaturire una revisione del progetto, ma sarei cauta nel dire che in questo modo si fermeranno i lavori di edificazione – conclude – certamente grazie all’interesse del Municipio si riuscirà a tutelare il Fosso, ma dobbiamo dire la verità ai cittadini senza creare false illusioni”. La seconda dichiarazione in merito è del Presidente della Commissione Controllo e Garanzia del Municipio VIII, Maurizio Buonincontro, il quale pone sul tavolo la possibilità che l’attuale corso del Fosso possa non essere quello originario sottoposto a vincolo: “Dopo un sopralluogo, a logica e richiamando le informazioni ottenute da cittadini residenti in prossimità della zona sequestrata, mi chiedo se quello che vediamo oggi sia l’originario corso del Fosso oppure possa essere stato deviato con la costruzione di via Ballarin – seguita – Nel caso fosse stato deviato, sarebbe ancora sottoposto a vincolo? Questo è una dei tanti elementi che dovranno chiarire i tecnici”. A tal scopo il Consigliere Buonincontro ha spiegato di aver richiesto al Presidente dell’omologa Commissione Comunale, Giovanni Quarzo, di indire una riunione per fare chiarezza, cui saranno convocati i tecnici di Comune e Municipio e gli Assessori all’Urbanistica comunale e municipale: “L’area sequestrata è comunque limitata – seguita Buonincontro – bisognerà quindi valutare l’opportunità di rivedere il progetto. Va bene tutelare l’ambiente, soprattutto se si parla di una zona sottoposta a vincolo, ma deve esserci un risultato percepibile. Ho paura – conclude il Consigliere – che questa possa essere l’ennesimo exploit in vista delle prossime elezioni europee”.

LA REPLICA – da pare dei cittadini: “Replichiamo alle dichiarazioni dei due esponenti politici Maurizio Buonincontro e Antonella Melito. Al primo, che ipotizza una deviazione del corso del fosso dall’alveo originario, vorremmo chiarire che, oltre alle testimonianze dei cittadini fanno fede gli atti notarili in possesso dei rappresentanti del Coordinamento Stop I-60 che non fanno altro che confutare le fantasiose rappresentazioni del presidente della commissione Controllo e Garanzia. Quanto alle esternazioni della presidente della Commissione Urbanistica Antonella Melito, teniamo a precisare che ciò che lei definisce “false illusioni”, relativamente alla possibilità di bloccare la sciagurata edificazione, per noi cittadini è un diritto, sostantivo che i rappresentanti politici stanno calpestando da tempo”.

Leonardo Mancini