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Garbatella: ancora roghi nell’area di via Palos

Il Municipio VIII dà seguito alle segnalazioni dei cittadini: coinvolto il Tavolo per l'Ordine e la Sicurezza

Tratto da Urlo n.165 Febbraio 2019

GARBATELLA – Quello dei roghi tossici è un fenomeno di carattere cittadino. Spesso i fumi avvolgono le aree più periferiche della Capitale, sprigionati da insediamenti o discariche abusive, per ottenere metalli da materiali di solito frutto del rovistaggio nei cassonetti. Ma ci sono casi, come quello di via Palos, dove i roghi sono a due passi dal centro. In passato abbiamo dato voce alle segnalazioni dei cittadini della zona che lamentavano la presenza di insediamenti abusivi e di micro-discariche nell’area a poca distanza dalla Circonvallazione Ostiense. I residenti hanno denunciato e richiesto interventi alle istituzioni e alle Forze di Polizia, senza ottenere soluzione.

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LE SEGNALAZIONI – La cittadinanza in questi ultimi mesi ha presentato non poche segnalazioni alle autorità, riscontrando, ci spiegano, molte difficoltà nell’ottenere una soluzione definitiva. Le prime chiamate risalgono addirittura al 2015, raccontano i cittadini, ma il fenomeno sembra essersi intensificato nell’ultimo anno e mezzo. Nelle scorse settimane un video ha mostrato come in pochi secondi un fumo denso ha avvolto la rampa d’accesso alla Cristoforo Colombo, creando non pochi disagi al traffico. “Ci sono momenti in cui i roghi sono più frequenti – affermano i residenti – Solitamente partono alle 18 di sera e non terminano fino alle 23. In queste ore siamo costretti a tenere chiuse tutte le finestre a causa del fumo e dell’odore acre che si espande nell’aria”. Le preoccupazioni riguardano principalmente i rischi per la salute, soprattutto per quanti abitano a ridosso dell’area interessata da questi fuochi.
Quello alle spalle di via Palos è un triangolo di sterpaglie posto su un complesso incrocio di competenze. Infatti in questo tratto compreso tra la Colombo, i binari della ferrovia e il Parco dell’Appia, si sovrappongono e confondono le autorità di tre municipalità (i Municipi I, VII e VIII), di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e del Parco dell’Appia Antica. Inoltre, come riferito in Commissione Ambiente, non bisogna dimenticare che i fuochi di sterpaglie sono autorizzati all’interno del Parco dell’Appia. Quindi questi oltre a essere calendarizzati, dovranno essere maggiormente controllati, per accertarsi che non coincidano con quanto segnalato dai cittadini, ma soprattutto che non vedano la combustione di materiali non permessi. Un luogo di confine insomma, dove a una marginalità sociale, probabilmente costituita di insediamenti abusivi, fuochi per riscaldarsi o per estrarre metalli da materiali di risulta, si affianca quella amministrativa, fatta di difficoltà di intervento, competenze sovrapposte e di abbandono.

DAL MUNICIPIO – Il Municipio VIII ha preso in carico le segnalazioni dei cittadini, lavorando sul fenomeno all’interno della Commissione Ambiente e con il Tavolo locale per l’Ordine e la Sicurezza del Prefetto (10 gennaio scorso), oltre che con la votazione di atto in Consiglio Municipale per chiedere il monitoraggio della zona. “Abbiamo intenzione di lavorare assieme ai Comitati e ai cittadini – ha dichiarato il Presidente della Commissione, il Consigliere di Super8 Luigi Di Paola – anche perché crediamo che un problema come questo che non sarà di facile soluzione”. Le maggiori difficoltà stanno proprio nell’individuazione dei punti in cui vengono accesi questi roghi. “Nemmeno le diverse competenze sull’area aiutano a raggiungere una soluzione – prosegue Di Paola – ma siamo determinati a mettere in campo tutte le iniziative necessarie a risolvere questo problema che tocca prima di tutto la salute dei cittadini”. Tra i primi passi messi in campo dall’amministrazione locale c’è il coinvolgimento del Tavolo del Prefetto: “In quella sede abbiamo avuto riscontro della massima disponibilità di tutti i soggetti coinvolti – ci ha spiegato il Minisindaco Ciaccheri – In questo momento sono stati interessati non solo gli organi di Polizia Locale, ma anche i Guardiaparco dell’Appia, il nucleo ambientale dei Carabinieri, la Polizia di Stato e l’Arpa Lazio, per il monitoraggio dei luoghi in cui si verificano i roghi“. Dal Municipio VIII ci spiegano quale sia il sistema messo in piedi per assicurare la massima efficienza delle segnalazioni che provengono dal territorio. Infatti la collaborazione parte dal NUE (Numero Unico per le Emergenze) che convoglia le denunce di questo tipo per dare un riscontro e verificare tempistica e geografia del fenomeno. “Proprio grazie al coinvolgimento del NUE – spiega Ciaccheri – contiamo che si risolvano le difficoltà legate alla competenza territoriale, riuscendo a dare una risposta efficace senza lentezze e rugginosità”.

DAL TERRITORIO – La vicenda anche in passato era stata attenzionata dal M5S municipale, come ci spiega il Consigliere Enrico Lupardini, che in Commissione Ambiente ha delineato quali siano, a suo dire, i passaggi da seguire per risolvere questa situazione. Con un passato nella Polizia Provinciale, il Capogruppo pentastellato ha sottolineato di aver “chiaramente richiesto che su questa vicenda si segua il giusto iter. Bisogna capire se dagli esposti presentati dai residenti sia o meno scaturita un’indagine della Procura – spiega – Poi si devono utilizzare mezzi non invasivi per il controllo dell’aria. Esistono dei misuratori portatili in dotazione al NOE (Nucleo Operativo Ecologico, ndr) dei Carabinieri. Inoltre sempre l’Arma ha dei droni che possono rilevare i punti di innesco”. Come richiamato anche dalla maggioranza, la soluzione di questa vicenda non sembra essere dietro l’angolo, ma le opposizioni promettono di vigilare su quanto verrà messo in campo per ridare tranquillità ai residenti della zona: “Non si può più tollerare che la quotidianità dei cittadini sia scandita da abusi, degrado e da comportamenti pericolosi per la salute pubblica – spiega il Consigliere di FI, Simone Foglio – Così come non si può sottovalutare che sorgano micro-discariche, insediamenti abusivi e veri e propri centri per il recupero del rame. Vigileremo perché gli impegni presi non siano soltanto parole vuote e senza conseguenze del centro sinistra al governo di questo Municipio”.

I CONTROLLI – Nelle prossime settimane continueremo a chiedere conto dei risultati che produrranno le misure disposte dal Municipio in collaborazione con le Forze di Polizia e il Tavolo per l’Ordine e la Sicurezza. Sicuramente anche i cittadini della zona non hanno intenzione di demordere e hanno già fatto sapere che si adopereranno per segnalare ogni episodio nella speranza di individuare il luogo e le cause di questi roghi.

Leonardo Mancini