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Garbatella: degrado nei parchi che vennero inaugurati due volte

Il Malaspina e il Malocello scivolano nel degrado. Dai cittadini la denuncia: i parchi stanno morendo

Tratto da Urlo n.156 aprile 2018

GARBATELLA – Sono i cittadini della zona a segnalare lo stato in cui versano i due parchi di via Capitan Bavastro: il Malaspina e il Malocello. Manutenzione scarsissima, o del tutto assente, e nessuna chiusura notturna: sono questi i fattori individuati dai residenti che stanno minando inesorabilmente la vivibilità di queste aree verdi. Già parte delle opere di urbanizzazione previste con l’intervento edilizio in via Bartolomeo Diaz, i due parchi hanno riqualificato una zona altrimenti lasciata al degrado, nonostante la presenza di un vecchio bocciofilo chiamato Villa Arzilla. Sono state installate panchine, aree giochi per bambini e una frequentatissima area cani.

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LA STORIA DELL’AREA – Era l’ottobre del 2012 e l’allora Giunta Alemanno inaugurò i due parchi. Una cerimonia sotto tono, non solo per l’assenza in quel frangente delle autorità municipali, ma anche perché da quel giorno entrambi i giardini vennero chiusi. Il motivo dello stop, durato due anni, stava nella mancata presa in carico delle aree verdi da parte del Municipio VIII, a causa di alcune difficoltà nell’assegnazione del vicino bocciofilo, e dell’assenza del collaudo del ponte che collega le due aree. L’apertura di questa struttura, dall’evocativo nome “Le Colonne d’Ercole”, sembrava un’impresa titanica, portata a termine solo grazie al pressing delle autorità municipali e alla minaccia di un’apertura forzosa dei parchi nel giugno del 2014. Si è arrivati così alla seconda inaugurazione, che avvenne il 2 ottobre del 2014, per la felicità dei molti residenti della zona che finalmente conquistarono due parchi incastonati tra i palazzi, i binari della ferrovia e la Cristoforo Colombo.

LA MANUTENZIONE – Da quel momento la loro manutenzione, affidata ancora al consorzio, procedette speditamente. Così le due aree verdi, stando a quanto riferito dai residenti, diventarono velocemente un importante punto d’aggregazione e di svago per tutto il quadrante. Poi circa due anni fa la gestione è passata al Municipio VIII, ricordano i cittadini, e sono iniziati i problemi. Con l’uscita di scena del consorzio, sui parchi termina anche il servizio di apertura e chiusura, mentre prendono il via i primi atti vandalici. A fare le spese di quest’abbandono è stata principalmente l’area destinata ai più piccoli, con i giochi presto vandalizzati, poi la manutenzione del verde. Con il passaggio al Servizio Giardini gli interventi sono quasi completamente cessati. I residenti non ricordano sfalci dell’erba, né potature di siepi o alberi.

IL DEGRADO – Così con l’assenza di controllo e di manutenzione, tendono a moltiplicarsi i fattori di degrado, rendendo sempre più difficile vivere quest’area. Da alcuni mesi anche lo svuotamento dei numerosi cestini per l’immondizia non viene effettuato. Immediata conseguenza di questa mancanza è la formazione di una serie di mini-discariche. Purtroppo anche sul fronte della sicurezza questi parchi non sono più il gioiellino che erano un tempo. Con la mancata chiusura notturna dei cancelli, sono molti i senza fissa dimora che hanno eletto quest’area come luogo di dimora temporanea. I segnali di quello che sembra essere l’inizio di un piccolo insediamento abusivo ci sono tutti, a partire dai panni stesi ad asciugare al sole dei quali ci sono pervenute alcune fotografie. Il pressing dei residenti in questo caso sembra essere servito a ben poco. Non sono mancate le segnalazioni all’URP del Municipio VIII e al Dipartimento Ambiente del Comune di Roma, ma a nessuna di queste è stato dato seguito. Un’intera area cittadina che era vissuta e apprezzata da tutti rischia di diventare un nostalgico lontano ricordo. I parchi, ci dicono, stanno morendo, così come la speranza di vederli come erano un tempo.

Leonardo Mancini