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Garbatella, ex Bagni Pubblici: a fine luglio l’apertura della biblioteca

bagni pubblici garbatella aprile 2016

Prevista una biblioteca di arte e spettacolo, uno spazio polivalente e una sala per convegni e seminari

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IL CRONO-PROGRAMMA – Tra i 90 e i 120 giorni per completare i lavori, poi l’apertura al pubblico della biblioteca, della sala convegni e dello spazio polivalente. È questo il cono-programma per il completamento della ristrutturazione degli ex Bagni Pubblici della Garbatella, che verranno restituiti ad uso pubblico entro la fine di luglio. “Quando abbiamo saputo che il mobilificio sarebbe stato dismesso si è voluto restituire questo luogo alla cittadinanza – spiega il Presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci – Questo grazie al protagonismo dei cittadini che ci hanno spinto a sbrigarci con un importante momento di occupazione, che poi ha dato il via al protagonismo istituzionale”.

SI TORNA A PARLARE DEGLI EX BAGNI PUBBLICI – I più attenti tra i nostri lettori non dimenticheranno che su questa vicenda l’iter amministrativo e partecipativo ha subito non pochi sobbalzi. La sorte della struttura di via Ferrati, per anni sede del mobilificio Proietti, è tornata alla ribalta con chiusura dell’attività commerciale, per evitare che la proprietà (ATER) precludesse la possibilità del ritorno ad un uso pubblico. Così il 24 gennaio 2014 un gruppo di attivisti occuparono gli ex Bagni Pubblici chiedendo la trasformazione in biblioteca: ‘Mobidick la biblioteca che verrà’. L’occupazione scosse non poco gli equilibri della maggioranza al governo del Municipio VIII, anche perché arrivò meno di un mese dopo la votazione di un documento del PD sulla tutela della struttura. Il braccio di ferro sugli ex Bagni Pubblici continuò fino al 28 gennaio 2014, quando si riuscì a siglare un protocollo tra Municipio, Regione (con Laziodisu), Roma Tre e la proprietà, per la riqualificazione della struttura, predisponendo anche fondi per 1 milione di euro. In molti ricorderanno le critiche mosse in quell’occasione dall’opposizione municipale, compatta nel segnalare le criticità del territorio sulle quali si sarebbe potuto spendere il milione di euro.

UN PROCESSO LUNGO E COMPLESSO – Il 24 febbraio del 2014 partì un processo partecipativo che coinvolse diverse decine di persone, nella speranza di far valere le richieste dei cittadini sull’utilizzo degli spazi. Da quelle giornate arrivarono tantissime proposte, ma sulla reale aderenza alle richieste del quartiere ci riserviamo di aspettare la chiusura del progetto. Quello che è certo è che nei mesi successivi la struttura è rimasta chiusa. Poi il 21 febbraio 2015 riusciamo a partecipare ad un sopralluogo all’interno dei locali dove da poco era stata tolta la moquette, rivelando dei magnifici mosaici. Questo sembra essere un’occasione per il rilancio, ma purtroppo struttura e mosaici cadono nuovamente nell’oblio delle complicate procedure amministrative. Nonostante la prima data utile per l’apertura (l’inizio dell’anno Accademico 2015) sia stata puntualmente disattesa, l’incontro di oggi e la presentazione di un crono-programma fanno ben sperare.

IL PROGETTO – Gli interventi conservativi dovrebbero partire nei prossimi giorni e terminare in tempo per l’inaugurazione degli spazi prevista per la fine di luglio. All’interno degli ex Bagni Pubblici, così come spiegato dalla Laziodisu, troverà posto una biblioteca di arte e spettacolo e uno spazio polivalente, mente nella parte centrale si svolgeranno seminari e convegni. Durante l’incontro si è accennato brevemente alla possibilità di ospitare un centro di documentazione sulla storia del quartiere, così come il Rettore di Roma Tre, Mario Panizza, ha parlato di 40.000 volumi provenienti dall’Istituto di Cultura Latino Americana che potrebbero trovare posto nella nuova biblioteca. La speranza è che nella gestione degli ex Bagni Pubblici non si dimentichi la spinta partecipativa, rappresentata dai tanti cittadini che parteciparono alla ‘costruzione’ delle funzioni di questo spazio: “Bisognerà costruire anche un modello di governance – ha affermato il vice presidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio – con la biblioteca a cura di Roma Tre e l’utilizzo degli spazi legato al Municipio che lo metterà a disposizione di cittadini, associazioni e comitati”.

Leonardo Mancini