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Garbatella History Camp: così inizia l’avventura

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12 ragazzi da tutto il Mondo per il Parco Commodilla

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PARTE L’AVVENTURA – La prima vota che noi di Urlo abbiamo sentito parlare di quest’idea ci siamo entusiasmati. In pochi ci credevano, ma quei pochi sono bastati per realizzarla. È partito ieri il Garbatella History Camp, il campo di volontariato internazionale del Comitato Parco Giovannipoli realizzato con il contributo di Legambiente e di tante realtà associative del territorio. Sono 12 ragazzi e ragazze tra i 18 e i 20 anni provenienti da tutto il mondo che fino al 15 luglio si occuperanno del Parco delle Catacombe di Commodilla nel cuore della Garbatella. 

LE PRESENTAZIONI – Il campo è iniziato ieri con l’arrivo dei volontari e le prime presentazioni con tutti coloro che si sono impegnati per realizzare questa splendida iniziativa. C’è chi sin da subito si è rimboccato le maniche, cucinando per tutti un piatto di pasta italo/costaricano/coreano, chi ha iniziato subito a parlare di musica, film e di altre esperienze internazionali e chi, ricambiato con sguardi di incomprensione, rispetto e invidia, chiede dove conviene andare a correre alle 5 di mattina. A qualcuno si è rotta la doccia appena montata, ma quando si è in tanti una soluzione si trova e la riparazione si fa in un attimo.

TUTTI AL PARCO – Poi arriva la prima visita al Parco, il giro turistico organizzato dagli attivisti del Comitato e la cena tutti insieme. Unico momento di silenzio quando si è dovuto decidere chi si sarebbe alzato alle 6 per preparare la colazione, ma poi due mani si alzano e si torna a scherzare e a parlare fitto. Si chiudono i cancelli del Parco e si va a dormire in uno dei padiglioni della Scuola Principe di Piemonte trasformato in camerata per l’occasione.

IL CAMPO CONTINUA – Il primo giorno è stato un successo e mentre scriviamo i volontari internazionali stanno incontrando la soprintendenza per raccogliere tutte le informazioni necessarie in questi giorni di intensa attività. Si occuperanno di tutto, apertura e chiusura del Parco, svuotamento dei cestini, riqualificazione dell’area verde e laboratori di autocostruzione. Per l’immane sforzo organizzativo gli attivisti del Comitato del Parco negli scorsi mesi hanno chiesto aiuto ai cittadini del territorio, hanno messo in piedi una campagna di finanziamento online e attivato alcuni punti di raccolta di cibo e materiali non deperibili presso i quali, chiunque volesse, può ancora contribuire.

Leonardo Mancini