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Garbatella: ‘Moby Dick la biblioteca che verrà’ è arrivata

moby dick zingaretti

Dopo due anni d’attesa gli ex Bagni Pubblici finalmente trasformati in polo culturale

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L’INAUGURAZIONE – Centinaia di persone erano presenti l’8 novembre all’inaugurazione della biblioteca Moby Dick in via Edgardo Ferrati nel quartiere Garbatella. Lo storico edificio degli ex Bagni Pubblici torna a nuova vita con un progetto di trasformazione urbana che nasce da un protocollo siglato nel gennaio del 2014 tra Municipio, Regione (con Laziodisu), Roma Tre e l’Ater come proprietaria dell’immobile. All’interno dello storico edificio troverà posto una biblioteca in collegamento con le strutture universitarie e comunali con un servizio di prestito dei libri, un’emeroteca, anche digitale e uno spazio polivalente, mente nella parte centrale si svolgeranno seminari e convegni. 

LA STORIA – La struttura di via Ferrati, per anni sede del mobilificio Proietti, era tornata alla ribalta dopo la chiusura dell’attività commerciale. Per evitare che la proprietà (ATER) mettesse in vendita la struttura, il 24 gennaio 2014 un gruppo di attivisti la occuparono chiedendo la sua trasformazione in biblioteca: “Mobidick la biblioteca che verrà”. L’occupazione scosse gli equilibri della maggioranza in Municipio VIII, arrivando a meno di un mese dalla votazione di un documento del Pd sulla tutela della struttura. Il braccio di ferro sugli ex Bagni Pubblici continuò, poi, fino al 28 gennaio 2014, quando si riuscì a siglare un protocollo tra Municipio, Regione (con Laziodisu), Roma Tre e la proprietà, per la riqualificazione della struttura, predisponendo anche fondi per 1 milione di euro. Nonostante le critiche mosse all’epoca da tutta l’opposizione municipale, il 24 febbraio del 2014 partì un processo partecipativo che coinvolse diverse decine di persone, nella speranza di far valere le richieste dei cittadini sull’utilizzo degli spazi. Poi i lavori che, nonostante abbiamo dovuto subire gli stravolgimenti politici degli ultimi mesi, hanno sforato di poco il cronoprogramma, portando i locali all’inaugurazione dell’8 novembre.

GLI INTERVENTI ISTITUZIONALI – È il vice Presidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio a parlare dell’importanza di questa apertura e della necessità, da sempre richiamata, di inserire i cittadini che hanno animato il progetto nel board di gestione di questo spazio, richiamando anche l’iter con cui si è arrivati all’identificazione del progetto: “Ci vuole pazienza per negoziare tra ciò che è legale e ciò che è giusto. L’occupazione forse non è legale ma forse può essere giusta. Il compito è quello di far emergere una domanda non di reprimerla. Penso che questa città ha bisogna di darsi fiducia di incoraggiare il protagonismo dei cittadini non solo sui social ma sulle cose concrete che cambiano la realtà”. Dal Rettore di Roma Tre, Mario Panizza, arriva il ringraziamento verso un quartiere che ha accolto l’Università e la rassicurazione che l’Ateneo “ha voglia di collaborare in questa iniziativa fino in fondo, mettendo a disposizione le sue competenze”. È poi il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a concludere l’inaugurazione: “Noi corriamo il rischio di pensare i luoghi come legati al solo consumo. Ma il rischio è di rimanere soli in questi luoghi interrompendo il rapporto con l’altro. È importante pensare alla città in modo che torni a riempiersi di luoghi che favoriscono incontro. La riapertura di questo luogo spiega anche che mettendosi in sintonia con la voglia di partecipare dei cittadini, si arriva a capire che i problemi sono tanti. Se in questi casi però si getta la spugna si rompe la speranza e muore la democrazia. Anche in situazioni difficili – conclude – se c’è la volontà e possibile cambiare e questo non significa mai distruggere ma sempre costruire”.

Leonardo Mancini