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Garbatella: sgravi Imu per edifici sotto vincolo

I proprietari dovrebbero pagare il 50%. Ma quali sono gli immobili?

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Nello scorso numero del nostro giornale ci siamo interessati delle condizioni in cui versano alcuni lotti della Garbatella. Contestualmente il Consigliere Pdl e Presidente della Commissione Controllo e Garanzia del Municipio XI, Maurizio Buonincontro, aveva fornito alcune informazioni riguardo la possibilità, per gli edifici sottoposti a vincolo del Ministero dei Beni Culturali, di usufruire di alcune agevolazioni nella riqualificazione: “La normativa prevede che il Ministero stesso partecipi in tutto o in parte, alle spese di valorizzazione del patrimonio vincolato. Questo aprirebbe a finanziamenti pubblici che offrano la possibilità di interventi che attualmente sembrano impossibili”. Sarebbero molte, a detta del Consigliere Buonincontro, le abitazioni sottoposte a vincolo del quale i residenti non hanno avuto alcuna comunicazione. Il problema a questo punto si porrebbe solamente nella vendita dell’immobile, con un periodo di aspettativa di sessanta giorni, o nel caso di lavori di ristrutturazione.

Ma in che maniera dovrebbero comportarsi questi cittadini nel saldo dell’ultima trance dell’Imu? “La Deliberazione n.37/2012 avente per oggetto ‘Regolamento in materia di imposta municipale propria’ – continua Buonincontro – ha disciplinato l’applicazione dell’Imu nel territorio di Roma. Questo Regolamento – all’art. 8 comma 7 lettera a – con riguardo agli edifici di interesse storico e artistico, riduce del 50% la base imponibile su cui calcolare l’importo dovuto dell’imposta”. Di sicuro una buona notizia per i tanti residenti di Garbatella che posseggano una casa in uno di questi edifici dei quali, purtroppo, ancora non si conosce il numero preciso: “Prossimamente, appena ne entrerò in possesso – promette Buonincontro – fornirò l’elenco dei beni attualmente sotto il vincolo. Purtroppo non è stato dato, sino ad ora, il giusto risalto ad un beneficio previsto, del quale tanti possibili beneficiari non hanno usufruito”. Un sensibile abbattimento dell’imposta del quale spesso i cittadini non hanno potuto usufruire perché rivolgendosi ai CAF o ai commercialisti, non avendo comunicato che il proprio immobile risulta sottoposto a vincolo, non hanno goduto dello sgravio nella prima rata scaduta a giugno. Inoltre a Garbatella non sono mai venuti ufficialmente a conoscenza che il proprio immobile fosse vincolato dai Beni Culturali.

Il risparmio, secondo i dati forniti da Buonincontro, si tradurrebbe in molti casi addirittura in un credito delle famiglie nei confronti dell’Amministrazione: “Molti cittadini avendo già versato la prima rata dell’Imu senza avvalersi dello sgravio potrebbero, in base alla rendita catastale del loro immobile, procedere alla richiesta di rimborso o conguaglio. Appare evidente l’importanza di diffondere adeguatamente questa notizia anche per evitare possibili contenziosi che potrebbero sorgere con l’Amministrazione comunale, derivanti da somme versate in eccesso a giugno”. Ma le possibilità di sgravio non sarebbero finite, infatti anche gli Enti proprietari di edifici posti sotto tutela, proprio il caso dell’Ater, possono avvalersi di un’aliquota al 6,8%: “L’Ater, già in difficoltà finanziaria, potrà godere di un notevole risparmio del quale chiederò – conclude il Consigliere – che venga utilizzato per opere di riqualificazione degli edifici stessi”. È comunque necessario avere la certezza che il proprio immobile sia stato oggetto di apposito Decreto da parte della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, trascritto sui registri immobiliari. In sostanza va richiesta una visura catastale aggiornata.

La mancanza di comunicazione riguardo questa possibilità di sgravio dell’Imu ha spinto Marco Pomarici, Presidente dell’Assemblea Capitolina, su sollecitazione dello stesso Buonincontro, a presentare in Aula un apposito Ordine del Giorno con il quale il Sindaco e l’Amministrazione comunale si impegnino a dare il più ampio risalto alla possibilità di accedere al beneficio tributario per i proprietari di immobili dichiarati storici. Il fine è certamente quello di informare i possibili beneficiari ed evitare eventuali contenziosi che potrebbero sorgere in seguito al pagamento di somme in eccesso.

Leonardo Mancini