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Garbatella: si guarda alla valorizzazione degli ex Bagni Pubblici

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Lo stabile per anni sede di un mobilificio potrebbe tornare alla pubblica utilità attraverso una valorizzazione culturale

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LO STABILE – Il vecchio palazzo dei bagni pubblici di Garbatella in via Caffaro, che per molti anni ha ospitato il mobilificio Proietti, potrebbe tornare ad ospitare i cittadini, con una nuova valorizzazione di stampo culturale. Ad affermarlo è il Consiglio del Municipio VIII che, con una Proposta di Mozione, ha impegnato la Giunta e il Presidente a promuoverne la valorizzazione. Questo atto è solo l’inizio di un lungo lavoro che potrebbe consentire di regalare ai cittadini romani un nuovo spazio che racconti la storia di uno dei quartieri più particolari della Capitale. “Questo è un luogo di importanza storica e culturale per tutto il territorio – spiega in Aula il promotore della mozione, il Consigliere PD e presidente della Commissione Cultura, Flavio Conia – Credo si fondamentale riscoprire e valorizzare questi antichi luoghi della collettività, vogliamo farlo dal punto di vista culturale, evitando così che finisca nelle mani di privati”. La volontà, ci spiega Conia, è quella di rendere i beni del Municipio capaci di raccontare la propria storia “Senza farli diventare altro o snaturare la loro storia e le loro antiche funzioni”. Anche l’assessore alle Attività Culturali del Municipio VIII, Claudio Marotta, ha sottolineato l’importanza di un voto unanime su un documento che parla di cultura, valorizzazione e storia dei nostri quartieri: “Fino a qualche tempo fa era pieno di mobili e tutti lo chiamavano ‘Proietti’. In realtà, era l’edifico dei Bagni Pubblici della Garbatella, quando a inizio del secolo scorso le case popolari venivano tirate su senza neanche i servizi igenici. Oggi – seguita Marotta in relazione alla seduta del Consiglio Municipale del 26 novembre – un voto unanime ha deciso che questo storico immobile torni alla sua vocazione pubblica e che venga fermato ogni tentativo di speculazione su di esso. Lo spazio degli ex Bagni è un bene comune che abbiamo vincolato alla realizzazione di servizi pubblici per la cultura – conclude – Ora vogliamo un impegno chiaro da parte dell’ATER e di Roma Capitale per investire energie e risorse in questa importante opera di rigenerazione urbana”.

I VINCOLI – Uno dei primi problemi da affrontare per riuscire a portare avanti una reale valorizzazione di quello stabile, è sicuramente l’accertamento della presenza o meno di vincoli sull’area: “Bisogna sfatare il mito secondo cui la Garbatella sia tutta sottoposta a vincolo – spiega durante la discussione il Consigliere del PdL, Maurizio Buonincontro – negli ultimi anni mi sono attivato per ottenere una mappatura e posso assicurare che lo stabile degli antichi bagni pubblici è all’interno del vincolo dei Beni Culturali. Quell’edificio – seguita Buonincontro – ha un significato particolare nel quartiere e merita una tutela che vada verso una valorizzazione culturale degli spazi”. Nella dichiarazione di Buonincontro non manca la nota dolente, individuata nell’attuale proprietà del palazzo: “Spero che questa Mozione abbia la forza di andare avanti, perchè sicuramente si scontrerà con forti interessi patrimoniali. L’ATER – conclude Buonincontro – al momento sta dismettendo il suo patrimonio, per questo risulta impellente accelerare i tempi”. Anche per il Consigliere municipale di SEL, Amedeo Ciaccheri, l’iniziativa promossa dal PD è lodevole, soprattutto perchè guarda ad un’idea di città da condividere e alimentare: “Questo è uno degli atti che cercano realmente di progettare il territorio mettendo al centro il patrimonio comune della nostra città. Una discussione che non vede come caposaldo la svendita, ma la necessità di reclamare e utilizzare questi beni comuni. Il caso dei bagni pubblici di Garbatella, dopo l’uscita di scena del locatario privato parla proprio di questo”. Il Consigliere Ciaccheri si spinge oltre, immaginando anche una un possibile utilizzo di quegli spazi: “Nel nostro Municipio c’è la necessità di creare nuovi spazi bibliotecari, vista la scarsa attenzione riservata dal Comune di Roma su questa tematica nel nostro quadrante di città”.

LA DISCUSSIONE – in aula, seppur facendo incassare alla commissione cultura non pochi ringraziamenti per il lavoro fin qui svolto, non ha mancato di regalare qualche polemica, soprattutto in relazione agli altri luoghi di aggregazione e di incontro presenti sul territorio. “Bisogna intanto sottolineare la posizione strategica di questa struttura, vicina al Palladium, all’Urban Center e al mercato di via Passino – afferma nel suo intervento la Consigliera del Movimento 5 Stelle, Valentina Vivarelli – senza dimenticare l’importanza di una gestione aperta e democratica degli spazi e degli eventi culturali. Ad oggi – seguita la Consigliera – rimane difficile per le associazioni accedere ad esempio all’Urban Center, ci sarà bisogno di lavorare al massimo sulla effettiva partecipazione”. Loda l’iniziativa, ma parla di necessità di ripartire con uno spirito nuovo, il Consigliere del PdL, Simone Foglio: “Serve uno spirito nuovo negli atti concreti. Voglio ricordare che negli ultimi cinque anni – seguita Foglio riferendosi alla passata amministrazione comunale di centrodestra – è stato restituito al quartiere il mercato di via Passino ed è stata anche regolarizzata, attraverso un bando pubblico, la situazione di Casetta Rossa. Sulla gestione dell’Urbana Center – continua Foglio riprendendo la suggestione della collega pentastellata – c’è da dire che non è aperto a tutti, ha visto la presentazione di iniziative di parte, nonché di assegnazioni dirette che sarebbero da verificare”. Con questi esempi il Consigliere Foglio ha voluto sottolineare che “Per parlare di riqualificazione di luoghi pubblici bisogna guardare a quali sono gli spazi attuali e in che modo vengono fruiti – conclude – Analizziamo la situazione di oggi e partiamo da quanto è successo negli ultimi anni per ripartire con uno spirito nuovo”.Sulla stessa linea anche l’intervento del Capogruppo 5 Stelle, Carlo Cafarotti, che punta il dito sulle assegnazioni dirette e sugli impegni presi del Municipio: “Questa cattiva pratica va abolita, soprattutto perchè il municipio ha approvato una mozione per la condivisione degli spazi a tutte le associazioni culturali”.

Leonardo Mancini