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Giubileo: in Municipio VIII è scontro su opere e assegnazioni

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Catarci: “Rischio di realizzare opere inefficaci”. Cattoi: “Non è il momento delle polemiche”

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FARE BENE, FARE PRESTO – Tra il ‘fare presto’ e il ‘fare bene’ c’è una bella differenza. È questo il punto centrale delle dichiarazioni rilasciate quest’oggi dal minisindaco del Municipio VIII, Andrea Catarci, in relazione alle opere pubbliche messe in campo per il Giubileo. Sul Municipio VIII gli interventi maggiori riguardano le rotatorie su via Ardeatina, in particolare in relazione all’incrocio con via Vigna Murata. 

LE ROTATORIE SULL’ARDEATINA – Su questo intervento il Municipio già da maggio aveva chiesto di visionare i progetti definitivi, senza però ottenere risposta. Dalla presidenza si spera che le quattro rotatorie programmate porteranno una fluidificazione alla viabilità, anche se “ad oggi, stanno alimentando ulteriormente gli intasamenti e il traffico – scrive Andrea Catarci – Appare evidente che urge intervenire per correggere talune imperfezioni del progetto, sentendo il Municipio che mette a disposizione i propri uffici ma che, da maggio, non ha ancora ricevuto i richiesti progetti definitivi”.

I PERICOLI – Il maggiore rischio in questa modalità di intervento secondo il Presidente Catarci è quello di realizzare opere inefficaci o addirittura controproducenti. Questo sia “per la fretta oggettiva dettata dall’avvicinarsi del Giubileo ma anche per la tendenza a far da soli senza fare squadra e senza usufruire dei contributi fattivi di tutti gli attori coinvolti, Municipi in primis”. Con la scadenza giubilare alle porte e la cittadinanza stanca di opere inefficaci o non concluse, “non ci si può permettere il lusso di sbagliare – prosegue Catarci – né si può ingenerare il dubbio che i soli vantaggi di taluni lavori siano quelli economici per le ditte appaltatrici”. L’appello della Presidente del Municipio VIII è rivolto all’Assessorato capitolino ai Lavori Pubblici: “In particolare – afferma Catarci – all’Assessore Pucci, di cui per Via Ardeatina abbiamo apprezzato la capacità e la velocità con cui ha sbloccato un finanziamento incagliato da anni, affinché si modifichi subito questa eccentrica e pericolosa modalità”.

L’EX DAZIO DI VIA ARDEATINA – Strettamente collegata, o meglio ‘circondata’, dall’intervento per le rotatorie è la vicenda dell’ex Dazio all’incrocio con Vigna Murata. Inserito nel complesso sistema delle nuove rotatorie, stenta ancora ad ottenere una funzione definitiva. L’idea espressa in più occasioni dal Municipio è quella di creare in questo edificio un polo delle emergenze da affidare alle associazioni di Protezione Civile del territorio. In questo modo si punterebbe, oltre che alla riqualificazione dell’area, anche a dare nuove funzioni ad uno spazio altrimenti all’abbandono. “Il Municipio aveva individuato oltre un anno fa la soluzione per l’ex dazio, realizzando lavori importanti per la costruzione di una recinzione e l’abbattimento di una struttura commerciale abusiva, per poi stipulare un’intesa che garantisse il presidio e la manutenzione della struttura – racconta Catarci – Tutto è stato vanificato dagli Assessorati comunali, forti di burocrazia e verbali e poveri di idee e pragmatismo, lasciandoci nella situazione attuale di abbandono”.

IL BOTTA E RISPOSTA – Non sono passate inosservate le parole del Presidente Catarci, infatti è l’Assessore al Patrimonio di Roma Capitale, Alessandra Cattoi, a rispondere sul destino della struttura: “L’ex dazio di via Ardeatina è stato consegnato lo scorso 1° settembre alla Protezione Civile che aveva chiesto la disponibilità di sedi da utilizzare per lo svolgimento delle sue attività in vista del Giubileo, anche attraverso l’affidamento ad associazioni di volontariato. Dovrebbe ben saperlo il presidente Andrea Catarci, visto che alla consegna era presente un rappresentante dello stesso Municipio VIII – seguita Alessandra Cattoi – Il lavoro di squadra necessario per il Giubileo, sollecitato proprio dal presidente Catarci, comincia da una corretta informazione e dal riconoscimento dell’impegno che le varie strutture capitoline si stanno assumendo perché la città arrivi preparata a questo importantissimo evento. Non è il momento di fare polemiche – conclude – ma di rimboccarsi le maniche e lavorare insieme per il comune interesse di Roma”. Lo scontro è aperto e da Benedetto Croce non si risparmiano affondi: “L’Assessora Cattoi parla con coda di paglia e approssimazione politico-amministrativa. Al Municipio ben sappiamo che lo scorso 1° settembre, dopo oltre un anno di blocchi causati dalle sue scartoffie, l’assessorato al patrimonio ha finalmente assegnato il bene alla Protezione Civile centrale – continua Catarci – Il problema è che quest’ultima non lo ha contestualmente girato alle associazioni operative sul territorio. Questo era il passaggio che si intendeva sollecitare, visto che nel frattempo, in assenza di presidio, ha avuto luogo una nuova occupazione degli spazi”.

LeMa