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Giustiniano Imperatore: esempio concreto di demolizione e riqualificazione

Il 9 novembre alle 10, presso la Casa del Municipio–Urban Center Roma XI tavola rotonda, organizzata dal Municipio Roma XI.

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Riportiamo il comunicato di Andrea Catarci, Presidente del Municipio XI e di Alberto Attanasio, Vicepresidente e Assessore all’Urbanistica del Municipio XI.

“Giustiniano Imperatore è  un esempio concreto, tra i primi in Italia, di demolizione e riqualificazione. All’abbattimento di due edifici fatiscenti, infatti, non è seguita solo la ricostruzione edilizia ma si è realizzata una vera e propria opera di trasformazione urbana.
Dagli insediamenti intensivi degli anni ’50 e ’60 nel 2004, su impulso del Municipio Roma XI e grazie al dell’Assessorato all’Urbanistica comunale, si è dato vita ad una nuova lettura del quartiere, dove abitazioni, servizi pubblici e esercizi commerciali avessero il loro posto nel flusso ordinario della vita quotidiana. L’area è attraversata da tre percorsi pedonali, ci sono una piscina pubblica (già funzionante), il “giardino delle essenze” interno agli edifici residenziali, le aree pedonali previste dalla riqualificazione di via della Villa di Lucina, i parcheggi interrati e la strada pubblica di accesso alle residenze e al parco. La progettazione è stata caratterizzata anche da un ulteriore aspetto
innovativo: la partecipazione. Si è avuto un confronto serrato con gli abitanti e i comitati della zona e si è scelto di formare un consorzio dei proprietari e di riconoscere delle agevolazioni alle famiglie spostate in abitazioni temporanee. Questa operazione sta permettendo agli inquilini di tornare nelle loro abitazioni, a costi contenuti e senza esborsi ingenti a carico dell’Amministrazione capitolina. L’operazione, infine, si caratterizza per il miglioramento della qualità urbana, sociale e ambientale.
Oggi, mentre il Sindaco Alemanno fantastica di abbattere e ricostruire un intero quartiere come Tor Bella Monaca, con circa 45 mila abitanti, si propone un confronto obiettivo, a cui, oltre allo stesso Sindaco, sono stati invitati Zingaretti e Polverini, su i vantaggi e le criticità che sono state incontrate durante il percorso speciale di ricostruzione che ha coinvolto questi primi edifici e che sta terminando.
Per un intero quartiere il procedimento sarebbe enormemente più complesso e comunque sarebbe sicuramente più opportuno riqualificare e arricchire il tessuto urbano esistente piuttosto che pensare a piani faraonici forse irrealizzabili. A meno che Alemanno non voglia, come pare di capire, dar vita ad una speculazione di vaste dimensioni chiamandola piano di sviluppo.”

In foto: una vecchia immagine del cantiere di zona