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IL COORDINAMENTO CITTADINO DI LOTTA PER LA CASA RISPONDE ALLE DENUNCE DEL CONSIGLIERE NACAMULLI

Replica del Coordinamento Cittadino di lotta per la Casa in merito all’articolo pubblicato da URLO sulla caserma occupata di via del Porto Fluviale

L’intervista rilasciata al vostro giornale dal neoconsigliere municipale del PD Nacamulli in merito allo stabile occupato di via del Porto Fluviale contiene un eccessivo numero di inesattezze e falsità tale da indurci ad una doverosa replica.

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 Per il futuro ci auspichiamo che chiunque, e a maggior ragione un rappresentante dei cittadini, si preoccupi di verificare di persona le ?leggende metropolitane? su cui basano affermazioni molto serie come quelle in merito ad uno sgombero.

IlConsigliere infatti rischia di gettare benzina sul fuoco dell?intolleranza quando afferma che per una famiglia magari marocchina, algerina o peruviana avere una parabola (dal costo di 20 euro) con cui vedere le trasmissioni nella propria lingua madre sarebbe il sintomo di un lusso che gli permetterebbe invece di pagare un mutuo o uno dei folli affitti di questa città. In merito al pericolo di crollo della struttura dell?ex caserma, la relazione effettuata dal NAE (in seguito ad un accesso a cui hanno partecipato i soli vigili senza alcun tecnico) è smentita non solo da una perizia ordinata dalla precedente giunta comunale che attestò l?assoluta solidità della struttura in cemento armato ma anche dal fatto stesso che al suo interno ci sono dei binari che servivano per dirottare all?interno del deposito militare interi vagoni merci dalla vicina ferrovia.

Vorremmo infine cogliere l?occasione per spiegare cosa rappresentano per noi le occupazioni dei numerosissimi spazi pubblici (e a volte anche privati) lasciati nell?abbandono. Oltre ad essere il modo che moltissimi di noi sono costrette a scegliere per mettersi un tetto sulla testa, i posti occupati sono per noi del Coordinamento cittadino di lotta per la casa anche un modo per avanzare delle proposte e spingere all?attivazione delle autorità competenti. Nel caso di via del Porto Fluviale, l?idea era ed è quella di aprire una battaglia affinché il patrimonio demaniale del ministero della difesa, che a livello nazionale stava passando alla disponibilità dei comuni, fosse in tutto o in parte destinato alla creazione di strutture di assistenza alloggiativa per famiglie sotto sfratto o in sofferenza per il livello degli affitti durante le lunghissime liste di attesa per le case popolari ed opporsi allo sperpero di soldi pubblici regalati ai privati proprietari dei residence (e non meno degradate e fonte di degrado).

Invitiamo tutti i cittadini che senza pregiudizi abbiano delle rimostranze da esprimerci o meglio ancora coloro che vogliano saperne di più del mondo di chi lotta per un diritto alla casa a farlo scrivendo all?indirizzo e-mail coordinamento@inventati.org


Giulia Bucalossi
Coordinamento cittadino di lotta per la casa