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Il Municipio VIII delinea il piano di contrasto alla ‘sosta selvaggia’

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Catarci: “Scoraggiare i prepotenti con un’opera di dissuasione a cui seguirà, se necessario, un’azione repressiva”

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L’INCONTRO – Il 6 marzo scorso si è svolto un incontro tra il Presidente del Municipio Roma VIII, il Comandante dell’VIII Gruppo Tintoretto e le Organizzazioni Sindacali, sulle attività della Polizia Locale all’interno del territorio municipale e per delineare le attività volte alla diminuzione del fenomeno della ‘sosta selvaggia’. Nei giorni scorsi infatti, il Presidente Catarci, aveva richiamato la necessità di un giro di vite nei confronti di comportamenti incivili e lesivi del vivere civile.

 

IL PIANO – Come spiega il Presidente: “Nei giorni scorsi si è attivato un piano locale contro le soste irregolari, volto a contrastare quei comportamenti, sempre più odiosamente abituali, irrispettosi e lesivi del vivere civile, oltre che ovviamente in contrasto con il codice della strada”. Lo scopo richiamato dal presidente Catarci, non sembra essere quello di far cassa facendo fioccare multe nei luoghi più congestionati del territorio: ”Con questa prima fase d’intervento e di informazione alla cittadinanza si intende scoraggiare i prepotenti con un’opera di dissuasione a cui seguirà, se necessario, un’azione repressiva”. Ma questo piano non funzionerebbe senza un Tavolo oppure una Conferenza periodica in cui gli organi di polizia e quelli del governo di prossimità possano interagire: “E si possano definire competenze e priorità di intervento. Su questo – conclude Catarci – si chiede al Sindaco Marino e al Comandante Clemente di approntare quanto prima con i Municipi un percorso condiviso.”

DAGLI ORGANI DI POLIZIA – sembra esserci sintonia con quanto previsto dal Presidente Catarci. In particolare i rappresentanti sindacali dell’VIII Gruppo di Polizia Locale di CGIL, CISL, UIL e CSA, hanno affermato che: “C’è piena sintonia sull’interpretazione dell’intervento della Polizia Locale. A seguito di un’efficace comunicazione alla cittadinanza è molto più facile che l’utenza comprenda che il servizio, svolto anche in forma repressiva quando necessario, ha l’alta finalità di tutelare le categorie più deboli – divieto di sosta sui marciapiedi, sugli scivoli per disabili, doppie e triple file – Si auspica che questo modello operativo e di collaborazione istituzionale possa essere recepito ad un livello più ampio e più alto”.

Leonardo Mancini