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Il nastro giallo torna a colpire, questa volta la vittima è Parco Cavallo Pazzo

I giochi per bambini del parco di Garbatella da alcuni giorni non sono più agibili, ma nessuno sa perchè

GARBATELLA – Il nastro giallo colpisce anche a Garbatella e più precisamente avvolgendo i giochi per bambini nel Parco Cavallo Pazzo. Un’area verde, c’è da sottolinearlo, che non è di competenza del Comune ma del Municipio VIII, anche se ad intervenire sulle strutture, impedendone l’utilizzo, sarebbero stati gli operatori del Dipartimento Ambiente Capitolino, che hanno anche rimosso le altalene.

IL NASTRO GIALLO

La denuncia di quanto accaduto è arrivata da Casetta Rossa, l’associazione che ha in gestione l’area verde e che si occupa della manutenzione ordinaria di questo spazio. “Il comune di Roma ruba le altalene alle bambine e ai bambini del parco Cavallo Pazzo – scrivono gli attivisti sulla pagina Facebook dell’Associazione – Proprio così. Come ogni mattina un operatore della Casetta Rossa ha aperto il parco. Una volta arrivato presso l’area giochi ha constatato che erano sparite le altalene. Al loro posto un triste nastro giallo di Roma Capitale. Lo stesso nastro del Comune inibiva l’accesso a un gioco, un piccolo scivolo. Perché? Non lo sappiamo. Le altalene erano in perfetto stato e il gioco è in ottime condizioni”.

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NESSUNA COMUNICAZIONE

Naturalmente è immediatamente partita la ricerca di informazioni per capire chi e per quale motivo avesse rimosso le altalene e circondato i giochi con il nastro giallo. Anche il Municipio VIII, fanno sapere da via Benedetto Croce, ha scritto al Dipartimento Capitolino, senza però ottenere alcuna risposta. “Siamo riusciti a scoprire che a commettere questo furto (perché di questo si tratta) è stato il dipartimento ambiente di Roma Capitale. Complimenti – seguitano gli attivisti – Non ne comprendiamo le ragioni se non l’odio che questa Amministrazione ha per tutto ciò che è bello. Chiude gli spazi culturali, gli spazi aggregativi e per la musica, chiude gli spazi delle donne. Infine ruba le altalene ai bambini in uno dei pochi spazi verdi tenuto con cura di tutta la città. Sono centinaia le bambine e i bambini che giocano nel nostro parco. E rivogliono i loro giochi. Immediatamente”.

LA SINDROME DEL NASTRO GIALLO

Su questa vicenda è intervenuto anche il minisindaco Amedeo Ciaccheri, che in queste ore sta cercando di risolvere la vicenda e di far ripristinare i giochi all’interno del parco: “Le squadre dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma non hanno riparato i giochi del Parco Caduti del Mare (che li riguardano), non hanno ripristinato i giochi del Parco del Forte Ardeatino (che li riguardano) ma hanno deciso di intervenire su una delle poche aree di competenza municipale nel Parco Cavallo Pazzo e interdire col fatidico nastro giallo i giochi funzionanti senza averne competenza e fin ora senza motivazione o comunicazione alcuna al Municipio o all’associazione che ne garantisce la cura – conclude Ciaccheri – Una sindrome paranoica sta distruggendo questa città, ma Roma merita di meglio”.

LeMa