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In Municipio VIII si mappano e si riparano le fontanelle

nasone repertorio

Otto interventi in pochi giorni, vi sembrano pochi? Ne siete sicuri?

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LA POLITICA DELLA FONTANELLA – In Municipio VIII nelle ultime settimane sono state rimesse in funzione o manutenute 8 fontanelle, da tempo fuori uso o in pessime condizioni. Molti lettori penseranno che questa è solo una goccia nel mare, ma da oggi possiamo affermare, con assoluta certezza, che sono state rimesse in funzione circa il 28% delle fontanelle non funzionati sul territorio municipale. Questo calcolo è stato reso possibile da un lavoro di mappatura e analisi predisposto dall’Assessorato ai Lavori Pubblici municipale. “Le fontanelle sono un bene prezioso per Roma – Ci racconta l’Assessore Paola Angelucci, ricandidata Con SI-Sel al Consiglio Municipale nella lista ‘Sinistra per Catarci’ – eppure, in molti casi, sono ammalorate e degradate. Dall’Assessorato abbiamo sentito l’esigenza di mettere mano alla ‘politica della fontanella’, piccoli interventi molto sentiti dalla cittadinanza”. 

LA MAPPATURA – Così è stata messa in opera questa certosina opera di mappatura di tutti gli impianti a cura di due dipendenti degli uffici tecnici municipali: Annarita Orsini e l’Ing. Giorgio Cedro. Da questo lavoro, effettuato visitando ogni metro quadrato del territorio, si evincono dei dati molto interessanti. Intanto si viene a conoscenza del fatto che in Municipio VIII sono presenti ben 158 fontanelle. Di queste, 29 sono quelle completamente non funzionanti, mentre in 27 casi hanno dei malfunzionamenti, pur continuando ad erogare acqua. “La percezione dei cittadini stride con i numeri rilevati – spiega l’Assessore Angelucci in riferimento alle decine e decine di segnalazioni pervenute in Assessorato – La mappatura non nasce da un bisogno d’ufficio, ma dalla necessità di rispondere a tutte queste richieste, nonostante siano solo 29 le fontanelle chiuse, restano pur sempre un elemento che costruisce comunità, quindi la loro assenza viene fortemente sentita dai romani”. 

mappatura fontanelle

IL RAPPORTO CON ACEA – La mappatura, oltre a rispondere alle richieste dei cittadini, servirà anche come strumento di pressione verso chi, questi impianti, deve farli funzionare: “È servito per stimolare Acea – conferma Angelucci – perché in questo decentramento imperfetto le competenze del Municipio sono ridotte”. Il Municipio ad oggi può soltanto segnalare, ma non ha altri poteri, e spesso “una fontanella rotta porta altri problemi, come un maggiore rischio di scivolamento per i pedoni – prosegue l’Assessore – Acea si sente stimolata da un lavoro di questo tipo. Infatti in queste ultime settimane ci sono stati diversi interventi veloci”. Un rapporto collaborativo con le municipalizzate è evidente che possa portare a risultati insperati. Sta di fatto che un interrogativo resta: possibile che Acea non abbia questo tipo di mappatura? A quanto appreso sembra proprio non esistere, se non per il I Municipio in un’App turistica. La mappatura effettuata per il Municipio VIII, oltre ad essere uno strumento importante per i tecnici, sarà a breve inserita sul sito del Municipio a disposizione di tutti i cittadini.

INCROCIARE LE MAPPATURE – Al netto del dibattito sulla presenza o meno di una mappatura di questo tipo all’interno dell’azienda che questi servizi li eroga, resta uno strumento importantissimo per la conoscenza e la progettazione del territorio. Oltre al naturale utilizzo come strumento di pressione per le riparazioni, questa mappatura, qualora venisse incrociata con altri dati, potrebbe far rilevare elementi di forza o debolezza del territorio. Ad una primissima analisi risulta evidente come lungo l’asse Colombo, che ospita una pista ciclabile, siano pochissimi i punti di approvvigionamento di acqua: 5 o 6 fontane, non troppo visibili a chi non conosce l’area e spesso situate sulla corsia opposta a dove corre la pista. Stesso discorso per uno dei parchi archeologici più belli e importanti del mondo: l’Appia Antica. Qui gli impianti, tutti funzionanti, dal Quo Vadis al GRA sono soltanto 5. Queste sono alcune delle analisi possibili qualora si incrocino questi dati con l’esistente o con il progettato. Pensiamo a cosa si potrebbe rilevare incrociando questa mappatura con le scuole oppure con i parchi del territorio. Siamo così sicuri che tutti i parchi o le aree gioco abbiano una fontanella, e che quest’ultima sia funzionante? “Quando finalmente si riprenderà in mano il piano quadro della ciclabilità e quando si faranno le famose ricuciture, si dovranno fare richieste anche in questo senso – seguita Paola Angelucci – E saranno motivate proprio da questa mappatura. Questo ragionamento è valido per tutti gli altri luoghi d’aggregazione, sono tutti dati che pian piano andranno incrociati”.

PUNTI DI MAGGIOR CRISI – Con questo strumento è facile capire quali siano i luoghi del territorio in cui c’è una maggiore ‘crisi delle fontanelle’. Il colpo d’occhio è notevole quando alla Montagnola, su una trentina di fontanelle presenti, quelle completamente fuori uso sono 12. “Undici – precisa l’Assessore – dato che proprio uno dei primi interventi è stato effettuato su una delle fontane di Piazzale Caduti della Montagnola”. I restanti interventi sono stati sparsi su tutto il territorio: “Piazza Damiano Sauli, via Tazio Nuvolari, Lungotevere Dante, via Malfante, Circonvallazione Ostiense, Largo Fratelli Greco e via Ostiense – conclude l’Assessore Angelucci – Grazie al lavoro svolto dall’Assessorato e dagli uffici si è riusciti a recuperare in pochi giorni quello che in tanti anni non si è ottenuto. Otto fontanelle ripristinate in pochi giorni sono una grande vittoria”.

Leonardo Mancini