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Le iniziative culturali del Municipio XI per il nuovo anno

La cultura come mezzo di miglioramento sociale e territoriale
Tante le iniziative proposte dall’XI Municipio, che anche quest’anno punta molto sulla cultura, sull’arte emergente e sul teatro. Già negli anni passati è stata posta particolare attenzione al decentramento delle iniziative in aree di disagio sociale, valorizzando manifestazioni che, da occasionali, si sono trasformate nel tempo in appuntamenti fissi. L’Assessore alle Politiche Culturali del Municipio XI Carla di Veroli ha spiegato: “Abbiamo fatto, e stiamo facendo, un grosso sforzo per costruire una rete di sistemi, nella ferma convinzione che in un municipio che da anni ha fatto la scelta di incoraggiare le iniziative sul territorio, non può reggere in un regime di risorse scarse se non si procede per reti, per collaborazioni, per collegamenti che interessino teatri, compagnie, generi e forme di spettacolo, nonché la formazione sia dei tecnici e degli artisti, che del pubblico”.
Un esempio concreto è la riapertura e la programmazione del Teatro Palladium. Restaurato e riaperto al pubblico dall’Università Roma Tre nel 2003 allo scopo di inserire il nuovo polo universitario nel tessuto sociale e culturale cittadino, è un luogo di produzione artistica, in cui si intrecciano musica, teatro, manifestazioni pubbliche, convegni, seminari, iniziative studentesche e sperimentazione. Affidato alla gestione e direzione artistica della Fondazione Romaeuropa, ha da subito manifestato la sua vocazione di laboratorio culturale nel quale si mescolano linguaggi e forme espressive diverse che consentono una diffusione del sapere culturale ad ogni livello espressivo. Per citare alcune date, interessante quella del 22 febbraio in cui Daniela Mariotti presenta: “18 febbraio 1920 – 18 febbraio 2011 Buon Compleanno Garbatella Nostra”, teatro, musica e Performance per festeggiare il 91° anniversario dell’unico quartiere di Roma di cui si conosce esattamente la data di nascita. Ma ancora il 31 marzo L’Associazione Culturale Cantalavita e Teatro 91 presentano “Carmen che non vede l’ora”, un progetto di Lucilla Galeazzi che nasce dal desiderio di realizzare un evento-spettacolo che racconti la donna attraverso le parole, la musica e la poesia. Il 26 aprile, dalle 16 alle 23 la Compagnia Il Naufragarmedolce presenta “Prove Aperte di Civiltà: Trame leggere, solide resistenze”, uno spazio in cui artisti e linguaggi si incontrano, si riconoscono, si intrecciano, in uno spazio dedicato alla creatività indipendente. Il 17 maggio “Municipio a porte aperte” a cura dell’Associazione Culturale “Il Viandante”, evento-spettacolo di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle difficoltà che incontrano le persone all’uscita dagli istituti di pena nel percorso di reinserimento nella società. “Le ragioni sono da ricercare nelle potenzialità della cultura come motore di idee e fattore di coesione sociale. La cultura mette in moto innovazione, creatività intellettuale e capacità di trovare soluzioni inedite a problemi complessi – continua la Di Veroli – Una vitalità culturale più ricca rafforza il senso di appartenenza dei cittadini. Crea un contesto culturalmente ricettivo che facilita i progressi di integrazione sociale anche nei confronti delle comunità straniere, perché enfatizza anziché problematizzare la convivenza di stili di vita diversi. L’investimento culturale deve interpretare le trasformazioni del territorio che disegneranno la metropoli di domani. È fondamentale garantire l’accesso alla cultura intesa come bene a disposizione della comunità, incrociare le competenze, far dialogare i saperi, raccontare e documentare l’insieme dei valori, dei concetti, delle identità e delle differenze che formano il nostro tempo. Bisogna dar vita a progetti culturali integrati che sviluppino nuove funzioni pregiate e coordinino in una rete le strutture esistenti. In tutto il territorio municipale cerchiamo di individuare locazioni strategiche e aiutare l’insediamento di funzioni di alto profilo per la musica, la cultura cinematografica, l’infanzia, la creatività giovanile, l’arte, la memoria industriale. Il Municipio XI ha bisogno non solo di un modello di sviluppo culturale coerente con le sue caratteristiche, ma anche di un concerto di voci pubbliche che lavorino per unire risorse, progettualità, competenze. Ora – continua – ci troviamo nella condizione di dover combattere per elemosinare pochi fondi da destinare alle politiche culturali. Per il centro-destra la cultura è solo identità e tradizione, per noi è inclusione sociale, valore economico, coesione, sicurezza. Perché pensiamo che una città ‘accesa’ dalle luci della cultura sia una città più sicura e vivibile”.
Uno degli appuntamenti da non perdere è l’imminente progetto “Pedalare insieme per ricordare e riflettere” previsto per il 23 gennaio, che si inserisce nell’iniziativa “Pedalando per la memoria: Settimia Spizzichino”. Questo progetto è nato con diversi intenti: rendere le nuove generazioni più partecipi e coscienti degli avvenimenti che hanno riguardato Roma durante la Seconda Guerra Mondiale, ricordare la figura e l’opera di uno dei testimoni di questi avvenimenti: Settimia Spizzichino che, catturata a Roma durante il rastrellamento nazista del Ghetto il 16 ottobre 1943, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz e di Bergen Belsen, ha impegnato la maggior parte del tempo dal giorno della sua liberazione, il 15 aprile 1945, a raccontare ai giovani la drammatica esperienza vissuta da milioni di persone nei campi di sterminio; creare un’occasione di incontro, che possa generare la convinzione e la fiducia di poter uscire con una pedalata in bicicletta da tutti i tunnel del nostro mondo, quali l’ignoranza, la miseria, il razzismo, la violenza, il terrorismo.

Emanuela Maisto

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