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Mercati Municipio VIII: mesi caldi tra aperture e nuovi progetti

Tutto tace sul destino del Farmer's, mentre si guarda ad un nuovo plateatico per Santa Galla e all'apertura del Mercato del Parco

Mercato Santa Galla

Tratto da Urlo n.170 Luglio 2019

MUNICIPIO VIII

I mercati rionali del Municipio VIII stanno sicuramente vivendo una stagione di profondi mutamenti e nei prossimi mesi non mancheranno le novità. È l’assessore municipale al Commercio, Leslie Capone, a confermare che sono tre le realtà sulle quali si stanno concentrando le energie dell’assessorato: la sistemazione definitiva del mercato su sede impropria a Santa Galla, il rinnovo della concessione per il Farmer’s Market di via Passino e l’apertura del nuovo plateatico di via Rosa Guarnieri Carducci.

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IL MERCATO DI SANTA GALLA

Qualcosa si muove sul futuro degli ex operatori di via Passino, spostati a due passi dalla Circonvallazione Ostiense, ma su sede impropria, ormai dal 2002. Dopo le ultime riunioni in assessorato capitolino (17 aprile), il Municipio VIII a metà maggio ha dato seguito alle richieste del Campidoglio presentando un’idea progettuale per la realizzazione di un nuovo plateatico. “Lo abbiamo pensato con il nostro ufficio tecnico – afferma l’assessore Capone – in una serie di incontri con gli operatori”. L’idea prevede la realizzazione di un plateatico con copertura, allaccio diretto alle utenze per 36 box e servizi igienici per operatori e clienti, oltre a due piazze interne dove posizionare arredi urbani e tavolini. “Il costo stimato dell’opera è di circa 2 milioni di euro – seguita Capone – e dovrebbe essere realizzata dove ora c’è la sede stradale di via Santa Galla, al fianco del mercato attuale”. Realizzando i nuovi box vicini a quelli attuali si risolverebbe anche la necessità, vitale per gli operatori, di mantenere aperte le loro attività durante tutto il periodo dei lavori. “In Giunta – prosegue Capone – abbiamo emanato un atto per chiedere al Comune di predisporre i fondi per realizzare la progettazione di quest’opera”, atto recepito anche con una mozione capitolina. È questo infatti il primo passaggio da espletare, per poi passare alla gara e all’effettiva realizzazione. “Questo progetto potrebbe dare finalmente agli operatori e agli utenti un mercato adeguato, attrattivo e in linea con i tempi”.

IL MERCATO DEL PARCO

Si avvicina anche la data di apertura del cosidetto ‘Mercato del Parco’, realizzato supra il Pup di via Rosa Guarnieri Carducci. L’inaugurazione annunciata nei mesi scorsi è stata disattesa (giugno 2019), ma l’iter per unificare i mercati di via Rosa Raimondi Garibaldi e di via Odescalchi è veramente arrivato alla conclusione. “Abbiamo già fatto la pre-assegnazione dei box – conferma Capone – Gli operatori hanno 90 giorni per allestire i loro spazi, con la possibilità che questi vengano prolungati di altri 30”. Una proroga che, vista la scadenza di fine agosto, verrà quasi sicuramente accordata. “Successivamente continueremo a chiedere che vengano assegnati fondi per la progettazione della copertura del mercato – aggiunge Capone – ma intanto a settembre gli operatori di Rosa Raimondi Garibaldi e di via Odescalchi dovrebbero trovare posto nel nuovo plateatico che è già stato chiamato ‘il Mercato del Parco’”. Contestualmente è stato predisposto un progetto di ‘rinaturalizzazione’, finanziato dal Dipartimento Ambiente, per inserire una parte del vecchio mercato di via Rosa Raimondi Garibaldi all’interno del limitrofo parco, mentre il resto dell’area rimarrà a servizio degli operatori. In ogni caso la rimozione dei vecchi box, che è a carico dei commercianti, avverrà anche su via Odescalchi, dove invece è previsto un intervento di sistemazione dello square centrale che ospita il mercato.

TUTTO TACE SUL FARMER’S

Se per i due casi precedenti qualche buona notizia è arrivata, per il mercato a Km0 del fine settimana all’orizzonte continuano ad addensarsi nuvole scure. Al momento gli operatori di via Passino sono in attesa del pronunciamento da parte del TAR sulla sospensiva, richiesta dopo la scadenza della convenzione e la presa di posizione del Campidoglio, che non ammette proroghe nemmeno in attesa della pubblicazione del bando per l’assegnazione. Questo nonostante le colpe dei ritardi siano da indirizzare al Campidoglio stesso. È l’assessore capitolino Carlo Cafarotti, dopo una riunione con i vertici municipali, a far sapere che al momento “sono emerse ulteriori criticità nella progettazione dei lavori di cui necessita la struttura e sia il Dipartimento che il Simu stanno trovando la migliore soluzione amministrativa per pubblicare il bando entro breve. Spiace comunicare che i tempi slittano, perché più si approfondisce, più criticità emergono, sebbene la mia direttiva datata 4 febbraio 2019 imponesse rapidità d’azione. Così non è stato, ma la direzione, comunque, resta una sola: restituire al più presto ai cittadini un mercato agricolo più sicuro, all’insegna della legalità”. Sull’intera vicenda il Municipio VIII in questi ultimi mesi è stato molto critico. “Dal nostro ultimo incontro abbiamo avuto l’impressione che l’assessorato non abbia il controllo sull’operato degli uffici – ha commentato Capone dopo la riunione con Cafarotti – Siamo fermi alle stesse identiche difficoltà del mese di aprile. Ancora non conosciamo i tempi per il bando e le procedure che questo dovrà prevedere”. La preoccupazione riguarda la modalità con la quale gli interventi di adeguamento necessari saranno inseriti all’interno del bando per la concessione. Stando a quanto riferito fino ad ora infatti sarà il vincitore a dover portare a temine i lavori per conto del Comune (come Stazione Appaltante). Se fosse così c’è il dubbio riguardo la possibilità che gli operatori agricoli, di certo interessati ad ottenere la concessione, possano svolgere tale ruolo dal punto di vista amministrativo e quindi di conseguenza partecipare al bando stesso.”Inoltre manca la progettazione degli interventi anti-incendio e dei servizi igienici, né siamo a conoscenza di chi dovrà effettuarla – conclude Capone – Questa situazione di stallo non fa bene agli operatori lasciati senza certezze, alla struttura che comunque avrà bisogno di interventi e neppure all’amministrazione che sicuramente non fa una bella figura”.

Leonardo Mancini