Home Municipi Municipio VIII

Metro San Paolo: pronta la petizione contro il degrado

Votato in Municipio VIII un atto per chiedere interventi immediati sull'area

SAN PAOLO – Le condizioni critiche in cui versa l’area attorno alla Metro San Paolo Basilica nelle ultime settimane sono state segnalate più volte dai cittadini della zona. Dal Comitato di Quartiere San paolo è arrivata anche una raccolta firme che presto verrà consegnata anche al Municipio VIII per chiedere la pulizia delle aree e la messa insicurezza delle vie d’accesso alla stazione.

Ads

IL DEGRADO DELL’AREA – Come riportato dai cittadini la situazione di degrado è andata peggiorando dopo lo scorso 7 aprile, quando si è verificato il crollo della recinzione metallica di un palazzo limitrofo alla stazione. “Una visione apocalittica – spiegano dal CdQ – Con le solite bancarelle che ostruiscono il passaggio di uscita, corde che reggono i loro ombrelloni legati sui pilastri residui, le famose reti arancioni “protettive” crollate sul marciapiede e la chiusura del passaggio alla Metro con nastri di plastica, creando confusione e rendendo una stazione così importante, pericolosa e veramente vergognosa”.

IL VOTO IN CONSIGLIO – Anche il Consiglio del Municipio VIII negli ultimi giorni si è interessato a questa vicenda, con la consigliera Pd e Presidente del Consiglio, Antonella Melito, che ha presentato un documento per chiedere il ripristino del decoro nell’area. L’atto è stato votato all’unanimità dai consiglieri, segno che la criticità è ormai evidente e sotto gli occhi di tutti: “Sono decine e decine le segnalazioni che mi sono arrivate -ha detto la Consigliera Melito – È una questione di decoro urbano in uno dei luoghi “porta di ingresso” del nostro Municipio per turisti, vista la vicinanza della Basilica, studenti, vista la presenza dell’università Roma Tre, lavoratori e famiglie, vista la vicinanza ad esempio dell’Ospedale Bambino Gesù. Sarebbe importante un intervento di riqualificazione e bonifica dell’area per dare un segnale forte ai cittadini esausti di questo degrado”.

Leonardo Mancini