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Municipio VIII: ancora nulla sul fronte elettorale

Sulla data delle elezioni per il rinnovo dell’amministrazione municipale regna l’incertezza

MUNICIPIO VIII – Con l’avvicinarsi delle elezioni Politiche e Regionali del 4 marzo cresce l’amarezza per la mancata occasione nel Municipio VIII. Il territorio che va da Porta San Paolo fino al Parco dell’Appia, dallo scorso aprile è di fatto commissariato. Dopo le dimissioni dell’ex minisindaco del M5s, Paolo Pace (poi arrivato tra le fila di Fdi), il Municipio è commissariato dalla Sindaca Raggi, in attesa di una tornata elettorale utile a rinnovare il parlamentino di via Benedetto Croce. Purtroppo la data utile del 4 marzo è saltata e, a quanto si apprende, sembra che l’intenzione dell’amministrazione capitolina sia quella di tirarla per le lunghe. Con l’uscita di scena anche della presidentessa di Montesacro, i territori cui dare una nuova guida diventano due. L’idea, sempre ascoltando le voci di corridoio, sarebbe quella di far passare addirittura l’estate, e di portare i cittadini al voto nel mese di settembre.

IL M5S LOCALE – Intanto in queste settimane le riunioni del M5s in Municipio VIII sono state piuttosto movimentate, con la presenza degli assessori comunali e della stessa sindaca Raggi, che il 14 febbraio scorso era presente all’incontro alla bocciofila di via Severo a San Paolo. L’incertezza sul voto in Municipio VIII, che a questo punto potrebbe essere accorpato a quello di Montesacro, aumenta soprattutto in funzione delle prossime possibili date in cui si andrà al voto: il 3 giugno per il referendum su Atac e una domenica tra metà aprile e metà giugno per il rinnovo di molti comuni italiani.

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BASTA INDUGI – I commenti rispetto questo clima di incertezza nei confronti del voto in Municipio VIII non sono mancati: “Apprendiamo da fonti di stampa che, per gli scontri all’interno degli attivisti grillini rispetto al futuro di Piazza dei Navigatori e per la difficoltà di trovare un candidato unitario, il Campidoglio sta pensando di far slittare ulteriormente il voto in VIII Municipio – scrive in una nota il PD municipale – Da oramai un anno oltre 140 mila abitanti sono senza un governo locale, in una condizione che rappresenta una vergogna per la città tutta. Basta indugi ed interessi di parte, si convochino subito le elezioni. Si applichi l’articolo 7 dello statuto di Roma Capitale, si dia finalmente la possibilità ai cittadini di tornare alle urne e al nostro territorio di riprendersi la sua dignità”.

CALCOLI DI BOTTEGA? – Durissima la dichiarazione dell’ex minisindaco e consigliere municipale, Andrea Catarci, da sempre critico nei confronti dell’utilizzo della Bocciofila per le riunioni del M5s locale: “Qualcuno di buona volontà potrebbe spiegare alla Sindaca Raggi e agli Assessori comunali che frequentano gli incontri settimanali del M5s locale alla Bocciofila di Via Alessandro Severo che non si fanno riunioni di partito in uno stabile di proprietà comunale? O prevedono di darne uno ad ogni forza politica?”. La replica di Catarci tocca anche la possibilità, richiamata in alcuni articoli negli ultimi giorni, che il ritardo nel voto sia da ricondurre all’assenza di fondi: “C’è qualcuno disposto a ricordare loro che una legge impone di votare entro il 15 giugno 2018 e che i fondi per farlo vanno trovati, tanto più che il M5s capitolino poteva chiedere di accorparle con quelle nazionali e regionali e non ha voluto risparmiare per i suoi meschini calcoli di bottega?”.

Leonardo Mancini