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Municipio VIII: il Consiglio condivide i temi, ma non gli atti

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Piano Casa, ex Fiera di Roma e solidarietà ai morti a Lampedusa, il Consiglio si spacca sugli atti condivisi

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NEL CONSIGLIO – del Municipio VIII di martedì 8 ottobre, si è continuato ad alimentare lo scontro fra maggioranza e opposizione sul tema dell’aumento di cubature derivanti dall’adesione dei costruttori alle normative del Piano Caso regionale. Non che non ci sia unità d’intenti, mettiamolo in chiaro, solamente c’è molta confusione sulle strade da intraprendere per raggiungere lo stesso obiettivo: il respingimento di ogni aumento di cubature.

DALLA MAGGIORANZA – arrivano le prime impressioni su quanto avvenuto in aula. Sono i capigruppo Federico Raccio (PD), Gabriella Magnano (SEL) ed Eleonora Talli (Lista Civica Marino), assieme al Presidente Andrea Catarci, ad affidare ad una nota le loro considerazioni: “Ma l’opposizione da quale parte sta? A favore dei cittadini o contro? Nel Consiglio si sono discusse due mozioni riguardanti il fermo a qualsiasi tipo di speculazione, edilizia e finanziaria, su l’ex Fiera di Roma e sull’ex sede della Federazione Italiana Consorzi Agricoli in via del Porto Fluviale – seguita la nota dando una rappresentazione di quanto accaduto in aula – La mozione sull’ex Fiera è passata grazie alla maggioranza di centro sinistra, mentre il M5S, PDL e Fratelli d’Italia hanno preferito non partecipare al voto e uscire dall’aula, nel caso di quella su Porto Fluviale la rappresentante pentastellata ha preferito astenersi. Hanno scelto di stare contro la cittadinanza e contro la difesa del territorio palesando la loro preferenza verso chi vorrebbe cementificare sulle aree in questione”. Non manca la stoccata alla rappresentante del Movimento 5 Stelle al Municipio VIII, Valentina Vivarelli: “Ancora una volta il M5S si allea con una parte del centro destra per andare contro qualcosa o qualcuno, peccato che i destinatari siano i cittadini del Municipio Roma VIII”.

LA REPLICA – del Movimento 5 Stelle è arrivata nella serata di ieri, con Valentina Vivarelli che intende puntualizzare e spiegare quanto è avvenuto nell’Aula di via Benedetto Croce: “Nel comunicato della maggioranza non viene detto che la prima mozione approvata è stata presentata fuori sacco – cioè al di fuori dall’ordine del giorno – il 30 settembre scorso proprio dal M5S contro l’applicazione del Piano Casa nell’ex Fiera di Roma. Ma questa maggioranza che vuole urgentemente trattare il tema del progetto urbanistico ex fiera di Roma ce l’ha respinta”. C’è stata poi una seconda mozione: “Presentata dalla maggioranza basata su tecnicismi che loro stessi non hanno saputo chiarire – seguita Vivarelli – L’assessore competente che poteva spiegarne il contenuto non era in Municipio. Ergo la maggioranza ha votato senza capire – continua la consigliera pentastellata spiegando il motivo dell’astensione – Il M5S ha invitato il Consiglio ad approfondire la questione in Commissione e, chiamato comunque a votare, si è astenuto”. È poi sulla votazione del terzo atto in esame, durante la quale l’opposizione è uscita dall’Aula nel tentativo di far cadere il numero legale, che Vivarelli vuole sottolineare le differenze fra i vari documenti: “Un conto è la nostra mozione riguardo il contrasto all’applicazione del Piano Casa, un conto è avere la pretesa di trattare un progetto urbanistico quale quello dell’ex Fiera di Roma con una proposta debole e incompleta. Il M5S ne ha chiesto il ritiro per produrre un atto più approfondito e realisticamente capace di incidere su questo progetto, frutto del lavoro dell’apposita Commissione Urbanistica e forte del sostegno dell’intero Consiglio – continua Vivarelli – La maggioranza ha risposto di avere i numeri per farlo approvare, ovvero decidiamo noi. È evidente che PD SEL e Lista Civica Marino hanno più volontà di mettere la loro firma su un documento inefficace piuttosto che essere utili ai cittadini collaborando con gli altri consiglieri – conclude il Movimento 5 Stelle – La mozione loro è stata approvata perché dai piani alti è sceso Catarci, senza il cui voto i grandi numeri della maggioranza non sarebbero serviti a niente”.

LAMPEDUSA – Altra atto su di cui si è discusso in questa seduta del Consiglio, riguarda la mozione di solidarietà nei confronti delle centinaia di morti di Lampedusa. Un documento questo presentato fuori sacco, per la quale PDL e CittadiniXRoma non hanno accettato la discussione nella seduta dell’8 ottobre. “In un clima surreale abbiamo assistito a una scena che non fa onore alle Istituzioni di Roma Capitale. La maggioranza di centrosinistra nel Consiglio Municipale ha presentato una proposta di mozione per esprimere solidarietà alle povere vittime della tragedia di Lampedusa dei giorni scorsi, che la destra all’opposizione si è rifiutata di approvare – Lo dichiarano in una nota Federico Raccio, capogruppo del PD e Gabriele Basile, segretario PD dello stesso municipio – Il Pdl e la Lista Alemanno, per mere ragioni di tattica politica, non si sono fatti scrupolo di negare la propria solidarietà a più di 200 esseri umani morti, in maggioranza donne e bambini. Questo proprio mentre tutto il nostro Paese, la nostra Città, e perfino l’Europa si mobilitano con giornate di lutto e riflessione per far sì che tragedie come questa non si ripetano. Ci chiediamo con quale animo una parte politica, giustamente bocciata dai cittadini di Roma, possa esprimere tanta insensibilità e sordità di fronte a una tale sofferenza”. Immediata la replica del PDL, con il Capogruppo, Andrea Baccarelli, che intende chiarire la dinamica di questo evento e le ragioni del centro destra: “Come al solito la storia si ripete. La maggioranza di centro-sinistra capeggiata da Catarci e compagni non ha vergogna. Ogni occasione è buona per strumentalizzazioni e propaganda politica. Oggi si è raggiunto il culmine quando il centro-sinistra ha presentato un documento non iscritto all’ordine dei lavori, con il quale più che esprimere la solidarietà alle vittime della tragedia si dava mandato al Presidente del Municipio di porre in essere iniziative tese alla abrogazione della legge Bossi-Fini – seguita Baccarelli – Quanto è accaduto in giornata, se non fosse tragico, sarebbe ridicolo. La sinistra non si ferma nemmeno davanti ad oltre 300 morti ed invece di proporre un documento condiviso che esprima il dolore comune e la solidarietà che tutti noi proviamo verso questa povera gente, non perde l’occasione per rilanciare spot propagandistici rispetto ad argomenti e competenze che non appartengono al Municipio”. Non sarebbe stato l’unico documento presentato sulla vicenda di Lampedusa: “Un altro documento per esprimere solidarietà era già stato presentato dai consiglieri della Lista civica Marchini nella giornata di ieri – spiega Baccarelli – Oggi la sinistra presentando questo documento fuori sacco, ha tentato di mettere la propria bandierina su un argomento che invece, strumentalizzazioni a parte, è ampiamente condiviso da tutti. La nostra solidarietà alle vittime della strage di Lampedusa è incondizionata – conclude il Capogruppo – Il nostro dolore è immenso e sincero, Catarci e la sua maggioranza oggi hanno dato un pessimo spettacolo e dovrebbero semplicemente tacere e vergognarsi”.

Leonardo Mancini