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Municipio VIII: il M5S chiede maggiore partecipazione sull’assegnazione degli spazi pubblici

fo-progettazione

Molti edifici sul territorio ancora da assegnare: “facciamo esprimere la cittadinanza”

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LA LETTERA – nei giorni scorsi è stata protocollata dai consiglieri del M5S al Municipio VIII, Carlo Cafarotti e Valentina Vivarelli, una lettera aperta indirizzata al minisindaco, Andrea Catarci. Lo scopo di questa lettera è quello di proporre una forma di perimentazione sulla partecipazione della cittadinanza nell’assegnazione di spazi del patrimonio comunale e municipale: “Riguardo gli spazi di proprietà pubblica che sono all’interno del nostro municipio – si legge nella lettera – anche oggetto di emendamento in assemblea Capitolina in relazione alle deliberazioni concernenti l’alienazione del patrimonio capitolino, vorremmo proporre un primo esperimento sul nostro territorio per una decisione realmente partecipata”. La volontà, nemmeno troppo velata, è anche quella di evitare che si ripetano episodi di occupazione sul territorio municipale, con “solo alcuni soggetti possano porvi attenzione, dunque con canali privilegiati di assegnazione”.

LA SPERIMENTAZIONE – pensata dai consiglieri penta-stellati, sarebbe volta alla consultazione della cittadinanza sull’assegnazione e le funzioni di alcuni spazi: “ liberi comunali (o prossimi a liberarsi) presenti in municipio, oggetto di segnalazioni – elenca la lettera – Stiamo parlando degli immobili siti in Via Costantino 84, Via Ostiense 135, 137a, 137b, 137c, ed altri come riveniente da analisi apposita degli uffici (da indire)”. I proponenti spiegano anche quale sarebbe l’iter migliore da seguire: “Chiediamo che il Municipio promuova la raccolta di progetti di varia natura da parte di tutta la cittadinanza e volti all’utilizzo di questi spazi pubblici – seguitano i consiglieri del M5S – I progetti saranno pubblicati (senza l’indicazione del promotore) ed i cittadini potranno, sul sito del Municipio, votare quelli per loro più interessanti. Successivamente si potrà valutare l’eventuale convivenza di più progetti in uno stesso spazio, e dunque l’assegnazione in condivisione”.

LE CATEGORIE – in cui i progetti della cittadinanza potrebbero rientrare riguardano, principalmente usi sociali, ma non vengono dimenticate le esigenze legate a start up e occupazione under 30: “Chiediamo alla cittadinanza intera di esprimere una preferenza per la destinazione d’uso di questi spazi – seguitano – gli ambiti dei progetti presentabili (ovvero categorie ammissibili) potranno essere: Iniziative culturali, terziario/attività produttive (start up under 30), progetti integrati multi-funzione, accoglienza bimbi (tipo Ludoteca o altri), iniziative per bimbi e/o adolescenti, progetti di socializzazione e servizi ad Anziani, iniziative di culto religioso, biblioteche/sale lettura”.

Leonardo Mancini