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Municipio VIII: il Presidente Paolo Pace risponde sulla crisi e sulle dimissioni

Se la crisi nella maggioranza municipale non si risolverà non resta che il commissariamento

Dopo le notizie diffuse quest’oggi dalla stampa in merito alle dimissioni presentate dal Presidente Paolo Pace e dalla sua Giunta, abbiamo voluto interpellare il minisindaco per capire cosa sta succedendo in questi giorni all’interno della maggioranza del Municipio VIII.

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Questa mattina abbiamo letto sulle pagine romane del Messaggero della sua salita al Campidoglio con tre dei suoi assessori (Daniela Altera, Serena Guida e Antonio Pelagatti) per rassegnare le dimissioni. Tutto vero?

Si, la nostra situazione in Municipio è diventata più critica. Perché effettivamente non riusciamo più ad amministrare come avremmo voluto e soprattutto non abbiamo la collaborazione di quelle persone (i Consiglieri di maggioranza contrari alla linea del Presidente ndr) che invece dovrebbero assicurarla. Per questa ragione non essendoci più i requisiti minimi per poter andare avanti, soprattutto con gli attacchi contro gli assessori che vanno avanti dal mese di settembre, e che ieri hanno costretto il vicepresidente a dare le dimissioni.

E le dimissioni degli altri assessori?

Si è sviluppato un effetto domino che ha comportato la presentazione delle dimissioni di tutti gli altri tre assessori rimasti, alle quali ho aggiunto le mie. Questo perché non si può governare da soli e soprattutto ricostruire una squadra in tempi accettabili. Abbiamo esposto la situazione alla Sindaca che ci ha assicurato la massima collaborazione nel trovare una soluzione per evitare che la crisi possa degenerare. Il nostro interesse è continuare a lavorare per la collettività, stiamo facendo delle grandi cose su questo territorio e ce ne hanno dato atto tutti, anche le opposizioni, quelle vere.

Entro quando le vostre dimissioni diventeranno definitive?

Abbiamo dato qualche giorno per arrivare a delle soluzioni vere. Anche perché tutte le volte che siamo stati in Campidoglio a contrattare su questa vicenda (già due volte Ndr) siamo usciti solo con delle ipotesi. Noi abbiamo ottemperato a tutto, mentre dall’altra parte (i consiglieri distanti dal Presidente Ndr) disattendono tutto.

Le condizioni date in passato quali erano?

Nell’ultimo incontro di lunedì scorso si erano decise una serie di condizioni. Noi abbiamo immediatamente dato seguito, mentre dall’altra parte, già in Consiglio Municipale, si sono verificate delle situazioni che disattendevano gli accordi presi. Senza parlare del modo in cui si voleva portare avanti la selezioni degli assessori. Abbiamo dato ulteriormente prova che questo loro modo di operare non è affidabile.

Avete chiesto delle condizioni particolari per ritirare le dimissioni?

No, abbiamo semplicemente espresso l’impossibilità di andare avanti in una situazione di questo genere. Abbiamo chiesto alla Sindaca, pensiamo che le sia la persona più adatta a dare una risposta e confidiamo nella sua preparazione per avere in breve tempo una soluzione. Il nostro senso di responsabilità verso la collettività ci porta a muoverci sempre con assoluta cautela, infatti sono otto mesi che stiamo sopportando questa situazione. Al di là delle buone intenzioni, e della volontà che ci mettiamo, anche la nostra sopportazione ha un limite, così come la dignità personale.

Oltre alla Sopportazione e alla dignità personale dobbiamo parlare anche dell’agibilità politica

Si, così come dell’immagine del M5S. Credo che certi atteggiamenti potrebbero portare danni alla collettività e al M5S. Bisogna cominciare a lavorare sulle persone che ne fanno parte. Proporrei prima delle elezioni una sorta di esame per dimostrare che chi vuole entrare in questo mondo abbia una minima competenza.

Praticamente una vecchia scuola di politica?

Ad otto mesi dalle elezioni non si può non distinguere il potere amministrativo da quello politico, continuando a fare confusione su tutti i fronti, senza conoscere i principi e le norme basilari che regolano la pubblica amministrazione. Si deve pensare ad un corso, che duri almeno sei mesi, nel quale si diano le nozioni di base che permettano di avere amministratori più preparati. Per non ricreare queste situazioni.

Ma questo non ricalcherebbe le formazioni politiche tradizionali? Non si lascerebbe la figura del cittadino portavoce per quella del politico?

Ma perché i portavoce non devono avere contezza dell’amministrazione? Se andiamo a concretizzare le cose che ci vengono contestate non sono mai azioni fuori dalla legalità, ma ci accusano solo per ideologia portata ai massimi livelli. Ci dicono di aver fatto affidamenti diretti, ma gli atti dimostrano il contrario. Noi ci siamo comportati nel massimo rispetto della legge, tanto che le vere opposizioni ci attaccano su altro. Le loro contestazioni in alcuni casi le ritengo lecite, perché alcune attività andavano portate avanti in maniera diversa.

Ad esempio?

Il nostro presidente del Consiglio, come scritto in un verbale di Giunta pubblicato, ha introdotto una ditta da lui conosciuta in una struttura municipale, facendola salire sul tetto di un palazzo. Questo per un avere preventivo per l’installazione di un impianto fotovoltaico. E poi vedo arrivare una Proposta di Risoluzione a sua firma per l’installazione di questo impianto. Questo va contro una legge che si chiama Nuovo Codice degli appalti. Ma poi c’è un discorso di etica, io mi sarei dimesso.

Se non si trova una soluzione le dimissioni saranno confermate e arriveremo al commissariamento?

Purtroppo si, ma se non troviamo una soluzione è perché non c’è la volontà di trovarla, a quel punto è bene che queste persone non facciano gli amministratori pubblici. Una carica che richiede un grande senso di responsabilità.

Se il Municipio venisse commissariato si soffrirebbe della mancanza della politica, soprattutto in vista di alcuni appuntamenti fondamentali, come gli ex Mercati Generali, l’ex Fiera di Roma, l’I-60 e Piazzale dei Navigatori, questo solo per parlare di urbanistica. Il tutto senza la politica, questo fa paura.

Si, non è semplice andare avanti senza la politica, manca l’indirizzo, c’è un vuoto e ci sarebbero delle difficoltà. Io ritengo che questa fase sia passeggera. Non credo arriveremo al commissariamento. Abbiamo la fortuna di avere persone come la Sindaca che saranno assolutamente in grado di gestire la situazione e che ci permetteranno di governare bene al servizio della collettività.

Leonardo Mancini