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Municipio VIII: il verde non aspetta

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I cittadini tornano a ripulire i loro parchi

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LE PULIZIE PARTECIPATE – Nel Municipio VIII si è svolto un nuovo fine settimana all’insegna del verde e della partecipazione, con tante realtà del territorio che si sono rimboccate le maniche per riqualificare e manutenere aree verdi in condizioni spesso impietose. Una mancanza generale di manutenzione ordinaria che porta i fruitori di queste aree a dover convivere con erba alta, tombini ostruiti, alberi che necessiterebbero di potature e degli arredi urbani in totale stato d’abbandono. Ci sono luoghi dove la cittadinanza si è però rimboccata le maniche, denunciando le mancanze e sfidando l’amministrazione a superare con i fatti l’attivismo dei cittadini. In questo modo nel territorio municipale si sono ben presto moltiplicate le iniziative di pulizia partecipata, dal Parco Falcone e Borsellino, dove il 25 aprile scorso sono state raccolte decine di buste di immondizia, passando per le pulizia del Parco Scott, o le richieste per una gestione condivisa avanzate dal Comitato Parco Giovannipoli, fino alle pulizie mensili del parco Caduti del Mare, nel cuore della Garbatella. 

LA DENUNCIA – Sono proprio questi ultimi tre parchi ad aver visto nello scorso fine settimana l’interessamento di cittadini e attivisti per mettere mano direttamente alla manutenzione e superare così le mancanze dell’amministrazione. La denuncia era stata già lanciata in più occasioni, ed è tornata alla ribalta nei giorni scorsi attraverso le parole del Presidente, Andrea Catarci, e dell’assessore municipale all’Ambiente, Emiliano Antonetti. “La manutenzione dei parchi e dei giardini pubblici è ormai solo un ricordo: da deficitaria com’era si presenta praticamente azzerata da qualche tempo”. Una situazione questa che si verifica per tutti i parchi del territorio, siano essi di competenza dell’assessorato all’Ambiente e di quello alle Periferie. A quest’ultimo fanno riferimento quattro importanti aree del territorio: il parco Caduti del Mare, il parco delle Catacombe di Commodilla, il giardino Desiderio Nobels e il giardino di Piazza Caduti della Montagnola. “Per questi – aggiungono Catarci e Antonetti – l’azzeramento di ogni impegno economico finalizzato alla manutenzione risale al 2010: da allora si è sempre agito su stimoli legati alle emergenze ed ancora si prospetta un futuro all’insegna di una programmazione inesistente degli interventi minimi”.

PARCO CADUTI DEL MARE – In molte occasioni abbiamo parlato dello stato in cui versa l’area verde di via Pullino. Ai cestini stracolmi e all’immondizia sparsa in tutto il parco, in questo periodo si va ad aggiungere anche l’erba cresciuta indisturbata, raggiungendo ormai l’altezza delle panchine. Purtroppo, nonostante l’impegno di tanti cittadini che organizzano pulizie mensili, l’attivismo non sembra bastare. Così la scorsa domenica si sono dati appuntamento nell’area anche i ragazzi del gruppo Scout Roma 51: “Nel corso delle nostre attività abbiamo scelto di lavorare sui temi di politica e lavoro – ci spiegano i ragazzi del gruppo – Ieri ad esempio abbiamo organizzato una piccola conferenza per parlare del sistema dell’occupazione e delle politiche nazionali e territoriali. Poi questa mattina stiamo cercando di dare un contributo, dando una mano alla cittadinanza in questo parco”. Presenti durante la pulizia anche molti esponenti della politica territoriale. Tra questi è la consigliera del Pd, Floriana d’Elia, a prendere la parola per ringraziare quanti si siano adoperati per la pulizia straordinaria, ma anche per ricordare i compiti dell’amministrazione: “La pulizia dei parchi non può essere affidata solo ad atti di solidarietà o volontariato dei cittadini, è compito delle Amministrazioni pubbliche assicurare spazi vivibili – seguita – Per questo aspettiamo che escano presto i bandi per la manutenzione delle aree verdi bloccati nell’ambito dell’indagine Mafia Capitale. Oggi però grazie ai cittadini il parco è più bello”. Presente all’iniziativa anche la Onlus Sensacional, per la quale il futuro di un’area verde come questa passa soprattutto attraverso progetti che coinvolgano la cittadinanza. Per questo potrebbe nascere nei prossimi mesi il progetto S-Compost, che prevedrebbe l’installazione di una compostiera al servizio dei residenti, ma anche la realizzazione di un orto didattico.

PARCO DI COMMODILLA – Contemporanea anche la pulizia del Parco delle Catacombe di Commodilla in via Giovannipoli, organizzata dal Comitato che da tempo si batte per ottenere una gestione condivisa dell’area. “Oggi ancora una volta le cittadine e i cittadini erano al lavoro per difendere dal degrado i parchi del quartiere – spiegano dal Comitato -Mentre noi pulivamo il parco Commodilla, altri volontari insieme agli scout si occupavano del Parco Caduti del Mare. Queste esperienze nascono tutte dallo stesso presupposto: il totale abbandono da parte delle istituzioni competenti del verde urbano”. Pur nella mancanza di contatto con l’amministrazione, i cittadini non si sono tirati indietro, continuando a programmare le pulizie del parco e lavori straordinari come l’#operazionesiepe, organizzando anche un campo archeologico internazionale per studiare l’area superficiale delle catacombe.

LE DIFFICOLTÀ DELL’AMMINISTRAZIONE – Tra i motivi per cui l’amministrazione non riuscirebbe in questo momento a far fronte alle necessità di gestione di queste aree ci sarebbe il blocco degli appalti dovuto alle indagini su Mafia Capitale. Con questo stop infatti sono state proposte nuove gare d’appalto, che arriveranno all’individuazione dei nuovi soggetti che si occuperanno del verde non prima di ottobre. Tra questa vicenda e la difficoltà riscontrate dalla cittadinanza nell’ottenere delle garanzie per la gestione delle aree, è il presidente Catarci a chiedere maggiore impegno da parte dell’amministrazione: “Gli unici sforzi per reggere l’urto, comunque vengono dai Comitati e dai Municipi lo stesso, mentre gli stessi Assessorati lamentosi continuano a metterci mesi pure per rilasciare un nulla osta per facilitare il volontariato. È colpa di Mafia Capitale pure questo fatto?”.

Leonardo Mancini