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Municipio VIII: saluto romano nella foto di classe, ma per la scuola è solo goliardia

La vicenda riguarda una foto di classe al Liceo Socrate della Garbatella

LA POSIZIONE DELLA SCUOLA – ‘Puro intento giocoso’. È in questo modo che la Preside del Liceo Socrate della Garbatella ha descritto il saluto a braccio teso fatto da alcuni studenti al momento della foto di classe di fine anno. È una nota con tanto di numero di protocollo a spiegare i motivi per cui, secondo la Preside, l’azione non sarebbe sanzionabile. La comunicazione è stata inviata al consiglio di classe, ai rappresentanti dei genitori e degli studenti. La dirigente spiega di essersi rivolta all’Ufficio Ispettivo e di aver concluso che “il saluto romano non è reato se commemorativo e non violento”, come riportato dalla sentenza della Cassazione (8108/2018) che aveva assolto due esponenti di Fdi per fatti risalenti al 2014. Sempre nella nota la Preside spiega di aver parlato con la classe e con i responsabili di questo gesto, facendo “riflettere sull’opportunità del gesto”. Sempre a quanto riportato “I presenti hanno sottolineato il carattere goliardico della vicenda: il saluto era stato fatto per puro intento giocoso”, pertanto non ci sarebbero “i presupposti per effettuare un consiglio straordinario”.

DAGLI STUDENTI – Non poteva mancare la reazione degli altri studenti dell’Istituto, che in una lettera condannano sia il gesto che il comportamento della Preside: “Un gesto deplorevole, fatto con leggerezza e senza cognizione di causa, viene giustificato da un pubblico ufficiale su carta intestata con l’emblema della Repubblica, liberalizzandolo all’interno di un luogo pubblico di formazione – hanno scritto gli studenti in una nota – Di fronte a questa lettera ci sentiamo soli e abbiamo paura di dire che rifiutiamo il fascismo in ogni sua forma. È troppo, nell’Italia che festeggia i settant’anni dalla Costituzione antifascista, chiedere che un preside condanni il saluto fascista in una scuola pubblica? È troppo chiedere che non si tiri in ballo la libertà d’espressione verso un’idea che attenta a quella stessa libertà? Non vogliamo sanzioni ma una presa di posizione forte, netta, chiara pubblica che ci renda di nuovo fieri di essere studenti”.

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LE CRITICHE – Critiche sono arrivate anche dalla politica locale, con il candidato alle prossime elezioni amministrative per la Coalizione di Centro Sinistra, Amedeo Ciaccheri, che ha dichiarato: “Chi presiede un’istituzione, soprattutto quando si tratta di un luogo pubblico di formazione, deve difendere i valori repubblicani che sono nella Costituzione nata dalla lotta al nazifascismo. Bene hanno fatto le studentesse e gli studenti del liceo a sollevare con una lettera le scelte provocatorie della preside, intenzionate ad alimentare un clima di scontro tra studenti – seguita – Non bisogna mai abbassare l’attenzione di fronte a simili episodi vergognosi e pericolosi”.

Leonardo Mancini