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Operai sul Gazometro: la protesta per avere garanzie sul lavoro

I 4 dipendenti della Conus da ieri sul Gazometro per non perdere il posto di lavoro

Da ieri quattro operai, tutti sopra i cinquant’anni, hanno deciso di ricorrere ad un gesto estremo per dar voce alla loro protesta e rendere note a tutti le loro richieste. I quattro sono dipendenti della Conus, società appaltatrice per la lettura dei contatori del gas, che dipende direttamente dall’Italgas. Già da tempo i lavoratori manifestavano segni d’insofferenza per la condizione contrattuale che mette a rischio il loro impiego. Infatti il 7 aprile scadrà l’appalto e il loro timore è per l’assenza nel bando di gara di una clausola di salvaguardia occupazionale che li tuteli dal licenziamento. Gesto estremo dopo diversi tentativi di dialogo con Eni e Italgas che non hanno portato a nulla. L’associazione “Brigata Garbatella” ha fornito agli operai sacchi a pelo, tende parasole e lampade a gas per far fronte alle condizioni precarie ed estremamente pericolose in cui si trovano. Il Ministro delle Attività Produttive ha fatto sapere che oggi avrebbe preso visione del bando e sarebbe intervenuto per comprendere fino in fondo la situazione. Intanto gli operai restano sullo scheletro del gazometro, dando vita all’ennesimo e disperato tentativo di difesa del proprio lavoro.

Stefano Cangiano

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