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Ospedale CTO: il piano di rilancio in due anni

L'annuncio arriva dalla Asl Roma2, ma dal territorio si chiedono maggiori certezze su fondi, tempi e assunzioni

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Tratto da Urlo n.167 Aprile 2019

GARBATELLA – Interpellando i cittadini del Municipio VIII nessuno sembra avere ben chiaro cosa ci sia al momento all’interno del CTO. In molti (troppi) credono addirittura che l’ospedale sia chiuso, magari in attesa del tanto decantato rilancio che da tempo stenta ad arrivare. È dal 2013 infatti che si parla di un rinnovato interesse per la struttura, situata al centro di quartieri ai primi posti a Roma per l’età avanzata dei residenti. All’inizio dell’anno c’è stata una prima buona notizia, con il riacquisto della struttura da parte della Regione Lazio. Il nosocomio infatti, assieme a molti altri, era stato venduto nel 2002 dall’allora Giunta Storace a una società interamente posseduta dalla Regione Lazio, la SanIm, allo scopo di immettere liquidità nel sistema delle aziende sanitarie regionali e contribuire alla copertura dei disavanzi, con l’obiettivo di riacquistarli successivamente. Ora è una seduta di Commissione Sanità in Regione Lazio, richiesta dagli esponenti di FI, a riaccendere qualche speranza sul futuro del CTO.

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IL PIANO – Si parla di un piano in 24 mesi, due anni per rilanciare la struttura come riferito dal Presidente della Commissione alla Pisana, il Consigliere di FI, Giuseppe Simeone: “Apprendiamo con grande soddisfazione, dalle parole del Direttore Generale dell’Asl Roma 2 Flori Degrassi, che ci sarà il rilancio del CTO – afferma – Il nosocomio della Garbatella è il principale polo ortopedico del Lazio, da settant’anni eccellenza sanitaria nazionale pubblica e non solo. Abbiamo colto con un grande sollievo quanto la dottoressa Degrassi ha affermato oggi in Commissione, escludendo rischi legati a riconversioni o a una progressiva chiusura”. Nessuna conclusione quindi, anzi per la fine di quest’anno si dovrebbero avviare i lavori per l’ambulatorio ortopedico e per l’arrivo di una nuova TC (Tomografia Computerizzata) per il Pronto Soccorso. Si attende inoltre “la ristrutturazione del reparto di Radiologia, con una nuova risonanza magnetica, come pure il restyling delle quattro sale operatorie – spiega Simeone – Fa piacere sentire che si procederà a nuove assunzioni del personale, oltre all’aggiunta di altri servizi, come la nuova unità di week surgery”. Assicurato anche il mantenimento del servizio di dialisi e il raddoppio dei posti di Terapia Intensiva e Unità Spinale, oltre all’ampliamento del reparto di Riabilitazione.

VIGILARE SUGLI INTERVENTI – Il sentimento generale dei convenuti alla Commissione resta quello di attendere le dovute rassicurazioni sui piani messi in campo. “Abbiamo ascoltato la relazione dei vertici della Asl Roma 2 – afferma il Consigliere municipale di FI Simone Foglio, tra coloro che hanno richiesto la Commissione – tante promesse che però ancora non hanno un cronoprogramma certo. Vigileremo nelle prossime settimane se gli impegni assunti verranno rispettati a tutela dei cittadini e delle tante professionalità che hanno a cuore l’ospedale di Garbatella”. Il ruolo delle sentinelle è stato richiamato anche dalla Consigliera regionale e dal Capogruppo capitolino di FdI Chiara Colosimo e Andrea De Priamo: “Pur accogliendo con ottimismo i programmi annunciati dai dirigenti, riteniamo impossibile che si possano realizzare in soli due anni. In ogni caso, non abdicheremo dal nostro ruolo di sentinelle e controlleremo l’evolversi del loro piano”. Secondo il Consigliere locale di Fdi, Maurizio Buonincontro, l’importante è che la struttura non perda l’aderenza con le necessità del territorio: “È un primo passo, ma se non si assicureranno servizi per i cittadini della zona servirà reperire un nuovo poliambulatorio. Purtroppo – spiega – ancora nessuno si è esposto politicamente”. Piedi di piombo e poco sensazionalismo è quanto riportano invece dal M5S del Municipio VIII. Per i pentastellati sembra troppo presto per cantare vittoria: “L’obiettivo deve essere il rilancio della struttura – spiega il Capogruppo Lupardini – il CTO deve tornare a essere un punto di riferimento medico per il territorio, ma non si può parlare di piani e riqualificazioni senza che si individuino le risorse, su questo dobbiamo puntare: la massima trasparenza”.

IL DIALOGO TRA ISTITUZIONI – Naturalmente la Commissione Sanità regionale ha chiesto un cronoprogramma di questi interventi, per analizzare e vigilare sull’andamento di questo piano di rilancio, un documento che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. Dal Municipio VIII intanto si guarda alla buona pratica dell’interlocuzione diretta con l’Assessore regionale alla Sanità D’Amato e con l’Azienda Sanitaria. Questi contatti, ha spiegato il Presidente Amedeo Ciaccheri a margine della Commissione, “cominciano a dare i primi frutti. Il progetto di ampliamento dell’Unità Spinale e della Terapia Intensiva sono notizie importanti, cui però devono corrispondere i tempi rapidi e un piano di rilancio anche dal punto di vista delle assunzioni – spiega – Il Pronto Soccorso e i servizi sanitari di primo accesso sono l’altro argomento su cui non perdere tempo. Il Municipio continua a essere attento ed elemento pressante verso la Regione per una collaborazione fattiva ai fini di un risultato che attendiamo da tanti anni, quello di un rilancio complessivo della struttura ospedaliera per i servizi sanitari di base”.

LA CASA DELLA SALUTE – Da Fdi sono però i Consiglieri Colosimo e De Priamo a lanciare la sfida alla Regione sulla sostenibilità degli annunci: “Vedremo se riusciranno nell’impresa di far bastare le risorse economiche, garantire tempi contenuti e qualità dei lavori, necessari per aprire nuovi poliambulatori, costituire una Casa della Salute nell’Istituto S. Michele, acquisire nuove sedi da dedicare ad altri ambulatori, come annunciato”. All’interno della Commissione Sanità c’è stato infatti modo di trattare una vicenda di lungo corso nel Municipio VIII, cioè la realizzazione di una Casa della Salute. Un progetto in ballo da diversi anni che non si è però mai concretizzato. Già in passato infatti si erano individuati negli stabili del San Michele a Tor Marancia i luoghi ideali per realizzare questo servizio. “La novità in questo caso, ci spiega l’Assessora municipale alle Politiche Sociali, Alessandra Aluigi – sta nel fatto che il San Michele sta procedendo a una riorganizzazione degli spazi, e che quindi sarebbe finalmente disponibile la palazzina per realizzare la Casa della Salute. Su questo progetto – seguita Aluigi – mettiamo la massima attenzione, perché è un servizio richiesto e molto atteso da tutta la cittadinanza, e su questo c’è assoluta comunanza tra le varie forze politiche”.

Leonardo Mancini