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OSPEDALE CTO: LA VOCAZIONE TRAUMATOLOGICA ESISTE, MA I MEDICI INSISTONO SULLA POLIVALENZA

Nonostante i tagli il personale spera in una sterzata positiva da parte della Regione
Continua l’agitazione dei sindacati al CTO, il personale non condivide i tagli previsti dal piano di razionalizzazione, nonché la perdita della polivalenza dell’ospedale e la chiusura del pronto soccorso.

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Il dott. Massimo Iachetti, primario radiologo del CTO, ha affermato: “l’Unità spinale del CTO, l’unica del centro sud, è una struttura importante e deve essere mantenuta. I reparti collegati all’Unità costituiscono il patrimonio storico qualificante dell’Ospedale.

Specialità che nel corso degli anni hanno raggiunto livelli di eccellenza, devono pertanto restare parte integrante del CTO. Uno spiraglio di luce arriva dalla notizia che l’angiografo è stato acquistato”. Il responsabile dell’unità operativa di radiologia specifica però: “affinché il vitale strumento ricominci a lavorare a pieno regime sarà necessario predisporre anche di un’adeguata équipe di professionisti radiologi”.Anche se il piano di razionalizzazione della rete ospedaliera implica il taglio di ben 128 posti letto e la chiusura del pronto soccorso, i medici del CTO continuano con dignità il loro lavoro assicurando professionalità al servizio dei cittadini. Paradossalmente, la politica dei tagli non ha influito negativamente sulla buona volontà di personale medico e paramedico dell’ospedale che, anzi, ha risposto alla sfida incrementando i servizi offerti dalla struttura: molti reparti hanno ripreso a lavorare più di prima. E’ questo il caso del reparto di Oculistica. Il dott. Romolo Apolloni, primario oculista del CTO, ha confermato questo andamento: “negli ultimi mesi abbiamo incrementato l’attività ambulatoriale e ricominciato l’attività chirurgica, appoggiandoci però a posti letto di altri reparti e sostenuti dal personale paramedico, indispensabile per queste attività. Le prestazioni che effettuiamo comprendono sia visite ambulatoriali che interventi, addirittura abbiamo effettuato un trapianto di cornea. Siamo però costretti, per interventi che necessitano di sala operatoria, ad operare solo il sabato”. Inoltre il reparto, non prevedendo la degenza, fornisce posti letto solo in day hospital, ma interventi delicati come quelli di chirurgia oculistica spesso necessitano di ricovero. Riferendosi alle risorse dell’Ospedale, il primario di oculistica conclude: “cerchiamo con il nostro lavoro di stimolare l’acquisto di apparecchiature, l’investimento dell’ospedale in questo settore e l’organizzazione delle risorse. Tra il CTO e il S. Eugenio siamo in tutto solo 8 medici oculisti. Con queste risorse non riusciamo a colmare la domanda dei cittadini. Dobbiamo quotidianamente limitarci nelle attività per mancanza di strutture adeguate. Ad esempio al CTO se arrivasse in pronto soccorso un distacco di retina non siamo attrezzati per intervenire”.
Un infermiere dell’Ospedale ha poi aggiunto altre informazioni sulla ripresa del CTO “stiamo aspettando l’arrivo dell’angiografo (fermo in dogana) che comunque è stato acquistato, è stato aggiunto un posto letto in rianimazione e sono stati acquisiti 3 apparecchi per la respirazione assistita”. Possiamo dire piccoli segnali di ripresa e vitalità volti a scacciare lo spettro del San Giacomo sullo storico ospedale della Garbatella.
Simona D’Auria